Visualizzazioni totali

domenica 26 maggio 2024

IL “MIO” SANTO. SAN FILIPPO NERI, PROTETTORE DEI GIOVANI, FONDATORE DI ORATORI PER I PIÙ POVERI E PATRONO DI ROMA, NAPOLI, VENEZIA E DECINE DI ALTRE CITTA' IN TUTTA ITALIA

IN BASILICATA È FESTA A TURSI E AD ARMENTO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE, CON NOTE BIOGRAFICHE DI SAN FILIPPO NERI ED IL PROGRAMMA DELLA FESTA DI TURSI

FOTO INTERRIS.IT


GIGI PROIETTI NEL RUOLO DI SAN FILIPPO NERI NEL FILM "PREFERISCO IL PARADISO" (FOTO FAMIGLIACRISTIANA.IT)

FONTE IL SANTODELGIORNO.IT

Nome: San Filippo Neri

Titolo: Sacerdote

Nome di battesimo: Filippo Romolo Neri

Nascita: 21 luglio 1515, Firenze

Morte: 26 maggio 1595, Roma

Ricorrenza: 26 maggio

Martirologio: edizione 2004

Tipologia: Commemorazione

Patrono di:
Roma, Napoli, Venezia, Manfredonia, Gioia del Colle, Guardia Sanframondi, Tursi, Piancastagnaio, Torri del Benaco, Sant'Eusanio del Sangro, Sant'Eusanio del Sangro, Perano, Roio del Sangro, Armento, Domicella, Carbognano, Villamiroglio, Roseto Valfortore, Castelfranco Piandiscò

Protettore  
giovani

Beatificazione:
25 maggio 1615, Roma, papa Paolo V

Canonizzazione:
12 marzo 1622, Roma, papa Gregorio XV

BIOGRAFIA

Nacque a Firenze da ricca famiglia nel 1515. Ebbe un carattere singolarmente mite, così da essere chiamato "Pippo il Buono".

Studiata umanità, per poter farsi sacerdote rinunziò all'eredità dello zio e partì per Roma, ove fu accolto da un suo concittadino. Visse in questa famiglia vita illibata e mortificata, cautissimo nello stringere amicizie. Il demonio gli suscitava violenti moti della carne, che egli vinceva coll'orazione e coi digiuni, fin che il Signore in premio di tanta lotta gli concesse la grazia di esserne per sempre immune.

Finiti gli studi e fatto sacerdote, si diede con tutte le forze alla propria santificazione.

Favorito della più sublime contemplazione, le ineffabili dolcezze spirituali lo facevano esclamare: «Basta, Signore, basta! perchè questo mio cuore è sì piccolo per amare Voi così amabile! ».

Amava molto i poveri ed era di continuo a contatto con il popolo; visitava gli ammalati nelle loro case e negli ospedali, e li serviva di giorno e di notte. Però prediligeva i giovani, e la sua stanza era divenuta il loro ritrovo gradito. La sua parola era ricca di facezie e comunicava agli astanti l'allegria santa che traboccava dal suo cuore: i suoi detti ai giovani sono passati alla posterità come proverbi di grande sapienza.

Nella celebrazione della santa Messa era spesso rapito in dolci estasi, sollevato in aria e circonfuso da ogni parte di luce celestiale: un angelo in carne!

Al confessionale passava le intere giornate ed era tanta la sua abilità che non andava a lui peccatore, per ostinato che fosse, senza rimettersi sulla retta via; taluni appunto lo evitavano per non avere a convertirsi!

Il Signore lo visitò anche con prove e contrarietà gravissime: fino allo scherno sopra le sue opere di bene, fino alla calunnia più vile, fino alla ribellione di qualcuno dei suoi confratelli; prove che egli vinceva colla dolcezza e colla confidenza filiale in Dio.

A S. Maria della Vallicella fondò la Congregazione dell'Oratorio che di tanto aiuto fu ed è alla Chiesa nell'educazione della gioventù.

Filippo, semplice ed umile, rifuggì sempre gli onori e dignità ecclesiastiche, più volte offertegli. E Dio lo favorì col dono della profezia, dei miracoli e con frequenti visioni.

Morì il 26 maggio del 1595, in età di anni 80. I medici gli trovarono due costole adiacenti al cuore inarcate a causa dei violenti battiti di amor di Dio.

CITAZIONE: "State buoni se potete".

Nessun commento:

Posta un commento