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domenica 3 dicembre 2017

POLICORO. LA TAPPA DI “IO EQUIVALGO”, LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ALL'USO DEI FARMACI EQUIVALENTI PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA-TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO. BASILICATA ULTIMA IN ITALIA PER CONSUMO DI QUESTI MEDICINALI. I LUCANI SPENDONO DI TASCA PROPRIA QUASI 12 MILIONI DI EURO L'ANNO PER ACQUISTARE PRODOTTI DI MARCA




LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.12.17

POLICORO – Lucani tartassati dai ticket del Servizio sanitario nazionale ma “autotartassati” nell'acquisto di farmaci di marca a sfavore di quelli definiti equivalenti o generici. Tanto da versare di tasca propria nelle casse delle case farmaceutiche titolari dei medicinali di marca o brand nei primi sei mesi del 2017 quasi 6 milioni di euro. Vale a dire circa 12 milioni annui. Un paradosso per una realtà con indici di povertà ben più alti di quelli della Provincia autonoma di Trento o dell'Emilia Romagna che sono al primo posto della classifica per il consumo di medicine “a basso costo”. La nostra regione, invece, è in fondo alla graduatoria tra tutte quelle del Belpaese. Tanto, almeno, è venuto fuori nel corso della giornata di sensibilizzazione all'uso dei generici “Io equivalgo”. Si tratta di una iniziativa nazionale organizzata da Cittadinanzattiva e dal Tribunale dei diritti del malato (Tdm) con tappa per la Basilicata nel centro jonico con un incontro coi giornalisti in municipio ed un “villaggio” informativo e partecipativo nella centralissima Piazza Eraclea. Ma perchè gli equivalenti non decollano? “Perchè – ha risposto Torino Aceti, coordinatore nazionale del Tdm nel corso della conferenza stampa tenuta con Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, ed Incoronata Bochicchio, coordinatrice lucana del Tdm - da noi sono arrivati venti anni fa mentre nel Nord Europa sono entrati nelle farmacie dieci anni prima. Ma ci sono anche motivi culturali che riguardano cittadini e medici. E girano molte fake news. Eppure si tratta di medicinali che hanno la stessa efficacia dei brand con la sola ed unica differenza che costano molto di meno. Si tratta, quindi, di un'opportunità di risparmio per i pazienti e per lo Stato. Più generici si consumano, infatti, più si ridurrebbe il prezzo di riferimento dei farmaci con benefici diretti ed immediati per il Servizio sanitario nazionale”. Ma cosa fare per incentivare il prodotto a “basso costo”? “Convincere i colleghi – ha risposto il sindaco-medico di Policoro, Enrico Mascia – a prescriverlo ed i cittadini ad usarlo”. “Introdurlo sempre più anche nelle corsie ospedaliere – ha aggiunto Antonio Carretta, farmacista territoriale della Asp di Potenza -. Ma la normativa vigente non impone la prescrizione del principio attivo né è possibile limitare le gare solo a questo tipo di farmaci. Che, tuttavia, sempre più spesso si aggiudicano i nostri appalti. Così stanno crescendo nel nostro prontuario”. “Spiegando a medici di famiglia ed ospedalieri – ha concluso il direttore generale della Asm, Pietro Quinto – che debbono sensibilizzare i loro pazienti ad usare questo genere di medicine. Che aumentano anche nel nostro prontuario ospedaliero. E' la strada per invertire la tendenza”.


IL RICONOSCIMENTO DI CITTADINANZATTIVA A VINCENZO GENOVESE: “PREMIATO PER AVER STRAPPATO UN SORRISO AD UNA BIMBA SPECIALE”
VINCENZO GENOVESE TRA MARIA ANTONIETTA TARSIA ED IL SINDACO ENRICO MASCIA
POLICORO - “Grazie per aver strappato un sorriso ad una bimba speciale”. Questa la motivazione incisa sulla targa-ricordo consegnata da Cittadinanzattiva a Vincenzo Genovese al termine della conferenza stampa svoltasi ieri mattina in municipio in occasione della giornata “Io equivalgo”. “Vincenzo – ha spiegato nel suo breve ma intenso indirizzo di saluto la segretaria regionale della Basilicata dell'organizzazione di volontariato, Maria Antonietta Tarsia, presente il sindaco del centro jonico, Enrico Mascia – è un maresciallo dei carabinieri così impegnato nel sociale tanto da meritare questo nostro riconoscimento. Un impegno volontario che la nostra organizzazione di cittadini conosce ed apprezza in particolare nell'assistenza ad una bambina diversamente abile. Da qui il nostro grazie”.

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