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sabato 20 giugno 2020

DEPOSITO NAZIONALE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI. CHI PUBBLICHERA' MAI LA CNAPI?



PAUROSI E PERICOLOSI RITARDI NELLA STORIA DEL NUCLEARE ITALIANO. COSI', ANCHE DI QUELLA DELLA CARTA NAZIONALE DEI SITI POTENZIALMENTE IDONEI (CNAPI). I GOVERNI DEGLI ULTIMI DIECI ANNI (COMPRESO QUELLO CONTE) NON L'HANNO PUBBLICATA. TROPPI RISCHI ELETTORALI. NESSUNO, INFATTI, SINORA, VUOLE NEL SUO GIARDINO IL CIMITERO ATOMICO NAZIONALE. RICORDATE LA BATTAGLIA DI SCANZANO JONICO DEL 2003? DAI POLITICI INTERESSATI, PERCIO', SOLO DICHIARAZIONI DI CIRCOSTANZA ED IL “GIOCO DELLE PARTI”. SULL'ARGOMENTO PUBBLICHIAMO IN CODA ALL'ARTICOLO ANCHE UN ESPLICATIVO VIDEO CONDIVISO DA RICICLA TV

ROTONDELLA – Nessuno pubblicherà mai la Carta nazionale dei siti potenzialmente idonei (Cnapi) ad ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi del Belpaese. La politica, in materia, dal 2010, sta facendo il “gioco delle parti”. Chi è oggi al Governo rallenta sull'argomento che ieri, quando era opposizione, al contrario, caldeggiava. Viceversa per chi al momento è fuori dalla “stanza dei bottoni” che grida alla “necessità” di mettere in sicurezza le scorie d'Italia” mentre ieri faceva... melina. Ma esiste, quanto meno, questa “Carta”? Si, esiste. L'ha redatta la Sogin spa, incaricata dal Governo, azionista al 100% di quella società, di elaborare il documento, sottoporlo all'attenzione degli organismi di controllo, attendere il nulla osta alla pubblicazione di ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente, prima di renderla pubblica. Ed è, allora, che potrebbe scatenarsi la “tempesta” dei circa 100 siti “top secret”, ma ce ne sarebbero in tutte le Regioni d'Italia, indicati. Così, alla Camera dei deputati, davanti alla Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta da Stefano Vignaroli (M5s), hanno fatto il punto della situazione Luigi Perri ed Emanuele Fontani, rispettivamente presidente ed amministratore delegato della Società gestione impianti nucleari (Sogin) spa. E' stato Fontani, in particolare, a precisare: “L’azienda sta trattando per il prolungamento dei contratti (in scadenza al 2015, ndr) per mantenere in Francia e nel Regno Unito il combustibile esaurito destinato al Deposito nazionale. E sta monitorando altri Paesi con una quantità ridotta di scorie, come Spagna, Repubblica Ceca e Ungheria, per consorziarsi nella costruzione di un deposito geologico, dove tombare i rifiuti ad alta intensità”. E, si sa, quando si parla di una simile struttura ai lucani “tremano i polsi” potendo rientrare in gioco i depositi di salgemma ad 800 metri di profondità di Scanzano Jonico. Ma si tratta, al momento, solo di mere valutazioni. Non così, invece, nel novembre 2003 quando il Governo Berlusconi, e la Sogin di allora, scelsero proprio Terzo Cavone di Scanzano Jonico come cimitero atomico d'Italia scatenando la battaglia antinucleare che paralizzò la Basilicata per 15 giorni. Ma ecco ancora Fontani “A marzo l’Isin (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, il nuovo organismo di controllo in materia di nucleare, ndr), ha validato e spedito ai ministeri dello Sviluppo economico (Mise) e dell’Ambiente la revisione numero 8 e 9 della Cnapi effettuata da Sogin. I due ministeri devono dare il nulla osta alla pubblicazione per avviare una consultazione con i territori prima di arrivare alla lista dei siti candidati”. E dai ministeri competenti? Sergio Costa, titolare dell'ambiente, nel video che vi proponiamo, del 6 febbraio scorso, dichiarò a Ricicla tv: “I tecnici del Ministero sono al lavoro sulla Cnapi per escludere zone soggette a rischio”. Significa, probabilmente, che Sogin dovrà effettuare una nuova stesura, la decima dal 2015, del documento. E Dal Mise? La più “fresca” esternazione in merito è quella del sottosegretario pentastellato Davide Crippa (Ansa, 30 luglio 2019) che, in audizione alla Camera davanti alla stessa Commissione presieduta da Vignaroli, affermò: “Il Ministero dello sviluppo economico prevede di concludere l'iter necessario alla pubblicazione della Carta dei siti idonei per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi (Cnapi) entro la fine del 2019 - inizio del 2020”. Campa cavallo... 
 
IL VIDEO DI “RICICLA TV” CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
 https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/mdmtv/riciclatv/720/73009.mp4

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