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martedì 2 giugno 2020

POLICORO. DA DOMANI RIPRENDONO LE ATTIVITÀ AMBULATORIALI OSPEDALIERE

L'INGRESSO PER LE AUTO DELL'OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II DI POLICORO

IL DIRETTORE SANITARIO DELL'OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II, FRANCESCO RICCARDI: “SARANNO RECUPERATE LE VISITE SOSPESE NELLA FASE 1 E SARANNO PRENOTATE QUELLE CON IL CODICE DI PRIORITA' D DA ESEGUIRE IN 30 GIORNI PER I CONSULTI ED IN 60 PER GLI ACCERTAMENTI SPECIALISTICI. COSÌ, SARANNO RICHIAMATI I PAZIENTI A CUI ERA STATO PROGRAMMATO UN RICOVERO SIA MEDICO SIA CHIRURGICO NON URGENTE. SI ENTRERÀ IN OSPEDALE IN SICUREZZA PER APPUNTAMENTO E SEGUENDO PERCORSI PRESTABILITI. NESSUN ASSEMBRAMENTO NELLE SALE DI ATTESA. TUTTO IL PERSONALE INCARICATO È STATO SOTTOPOSTO A TAMPONE PER LA RICERCA DEL CORONAVIRUS”

POLICORO – Ci siamo. Pronti via. Da domani riprendono progressivamente nell'ospedale Giovanni Paolo II le visite ambulatoriali, le prestazioni di diagnostica strumentali e i ricoveri programmati sia medici sia chirurgici sospesi nella fase 1 della pandemia da Coronavirus. Lo ha annunciato il direttore sanitario Francesco Riccardi affermando che accertamenti e ricoveri avverranno nella massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori. “Tutti i medici, gli infermieri, gli oss impegnati in queste attività sono stati sottoposti a tampone per la ricerca del Covid 19. Tutti negativi, ovviamente. Da domani, perciò, saranno recuperate le prestazioni sospese in una percentuale che varierà da ambulatorio ad ambulatorio a seconda dell'arretrato accumulato e saranno accettate le nuove richieste con il codice di priorità D da eseguire, cioe, in 30 giorni per le visite ed in 60 per gli accertamenti specialistici. Tutto sarà effettuato con prenotazione. I soggetti interessati entreranno in ospedale pochi minuti prima della prestazione a cui saranno sottoposti. E ciò per evitare assembramenti nelle sale di attesa dove potranno sostare al massimo tre pazienti. Tutti dovranno essere dotati di mascherina e dovranno disinfettare le mani al loro arrivo quando saranno sottoposti al termoscanner per la verifica della loro temperatura corporea. Con 37,5 si torna a casa e ci si rivolge al medico curante. Anche i prelievi per le analisi di laboratorio saranno sottoposti a prenotazione. Il numero di visite e di prestazioni giornaliere, ovviamente, dovendo applicare queste drastiche e necessarie misure anticontagio, è stato quasi dimezzato. Il distanziamento tra chi entrerà nel Giovanni Paolo II sarà effettuato seguendo una particolare segnaletica sia verticale sia orizzontale. Insomma, tutto andrà, secondo noi, nel migliore dei modi”. Okay. Ora non resta che ripartire. Da domani, ovviamente, anche i medici di famiglia e gli altri prescrittori potranno richiedere, se rientrano nel codice di priorità D, gli esami, le radiografie, le altre prestazioni strumentali, rinviate nei mesi scorsi quando sono state possibili solo quelle urgenti e non differibili da erogare in dieci giorni. Per le prescrizioni con il codice di priorità P, programmabili, invece, occorrerà attendere ancora. Resta, tuttavia, una incognita. Con personale ed attrezzature perfettamente identiche in numero e qualità alla fase precedente alla pandemia a quando arriveranno le già famigerate liste di attesa? Assessore regionale alla sanità Rocco Leone pensaci tu.

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