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mercoledì 17 giugno 2020

FIGLI DI UN DIO MINORE. SONO I MEDICI DI FAMIGLIA E I PEDIATRI DI LIBERA SCELTA DELLA BASILICATA

VITO BARDI, AL CENTRO, E ROCCO LEONE, A DX, ALL'INAUGURAZIONE DELL'HOSPICE "IL MANDORLO" DI VIGGIANO

COMPLETAMENTE DIMENTICATI NELLA NOSTRA REGIONE MENTRE NELLA VICINA PUGLIA IL GOVERNO EMILIANO HA DELIBERATO LA FORNITURA A LORO FAVORE DI VISIERE, CAMICI, MASCHERINE CHIRURGICHE E FFP2. LA STESSA REGIONE CONFINANTE HA DISCIPLINATO CON DELIBERA LE MODALITÀ DELLL'ATTIVITA’ AMBULATORIALE DI GENERALISTI, PEDIATRI, MEDICI DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E DEL SERVIZIO CONSULENZA PEDIATRICA (CHE DA NOI NON ESISTE). NESSUN CENNO DA PARTE DELL'ASSESSORE ALLA SANITA' ROCCO LEONE AL TERRITORIO. E PENSARE CHE PROFESSIONALMENTE EGLI E' UN PEDIATRA “DI BASE”. NON SARA' CHE SOFFRA DI UN MALCELATO CONFLITTO DI INTERESSE?

I medici di medicina generale (Mmg), i pediatri di libera scelta (Pls), i medici della Continuità assistenziale (ex Guardia medica) della Basilicata sono “figli di un Dio minore”. Sono stati, infatti, completamente dimenticati dal governatore Vito Bardi; dall'assessore regionale alla sanità, Rocco Leone; dal direttore generale del Dipartimento politiche della persona, Ernesto Esposito. Nessuno parla di loro. Nonostante Leone sia pediatra del territorio. Non sarà che soffra di un malcelato conflitto di interesse? Ci pensate, ad esempio, se la Giunta regionale dovesse decidere di premiare per il loro impegno contro il Covid-19, come sta accadendo in altre regioni, anche i Mmg e i Pls? L'assessore regionale in carica dovrebbe decidere di premiare lui stesso. Chissà. Al sottoscritto, ad esempio, medico della “mutua” ma anche giornalista, in tanti rimproveravano di occuparsi della sua attività lavorativa per la Gazzetta del mezzogiorno accusandolo proprio di conflitto di interesse. Ovviamente, io non ho mollato ritenendo di poter parlare all'opinione pubblica, come faccio adesso, dei problemi della mia professione. Così, credo, non mollerà l'attuale assessore regionale alla sanità ritenendo non conflittuale il suo incarico politico-amministrativo con il suo lavoro. Anche perchè Leone tutto sta facendo tranne che favorire, sia pure in minima parte, il territorio di cui lui professionalmente fa parte. In questi giorni, ad esempio, si parla di riforma sanitaria in Basilicata con sigle astruse che mi rifiuto di ricordare. Ma di medicina di base, niente. Ma perchè Mmg e Pls sono da noi “figli di un Dio Minore”? Perche nella vicina Puglia, ad esempio, la Regione ha fornito e sta fornendo ai medici del territorio visiere, camici, mascherine chirurgiche e FFP2. Ed ha anche deliberato sulle modalità dell'attivita’ ambulatoriale di generalisti, pediatri, medici della continuità assistenziale e del servizio consulenza pediatrica (che da noi non esiste affatto). A voler essere “maligni” si potrebbe dire che in Puglia si voterà a breve e che, quindi, il governatore uscente Michele Emiliano, ricandidato, voglia ingraziarsi categorie professionali numericamente e politicamente importanti. La realtà, tuttavia, è che la Puglia distribuirà sul territorio 5000 visiere protettive, 250.000 mascherine chirurgiche, 250.000 mascherine KN95/FFP2, 25000 camici. Da noi, invece, chi fa il mio lavoro ha ricevuto dalla Regione, in tutta la pandemia, 5 mascherine chirurgiche e tre FFP3. Bardi, Leone, Esposito, volevano e vogliono continuare a farci lavorare a “mani nude” o con i presidi che, dopo le proteste, la gente ha regalato ai professionisti di base. Così, deliberare sulle modalità di ripresa delle attività ambulatoriali da parte della Regione Puglia ha significato dare un”crisma” di legalità al lavoro sul territorio in Basilicata lasciato alla “inventiva” dei singoli o dei gruppi. Povere medicina generale, pediatria di libera scelta e continuità assistenziale della Basilicata! In tutto ci vuol fortuna. Nel caso, sarebbe stato meglio lavorare in Puglia. O no?


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI FAMIGLIA (FIMMG) DI BARI SULLA FORNITURA REGIONALE DI DPI

LA REGIONE PUGLIA METTE A DISPOSIZIONE I DPI PER I MEDICI DEL TERRITORIO

VISIERE, CAMICI, MASCHERINE CHIRURGICHE E FFP2

MERCOLEDÌ 03 GIUGNO 2020

Oggetto: comunicazione ADO_005 prot. 22/05/2020 n. 1600 inerente misure per la prevenzione e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 - attività ambulatoriale medici di assistenza Primaria, Pediatri dl libera scelta, della Continuità Assistenziale e SCAP

Si fa riferimento alla comunicazione richiamata in oggetto, ed all'incontro svoltosi in data odierna con il Direttore del Dipartimento Politiche Salute, in ordine alla fornitura di dispositivi di protezione individuale.
A riguardo giova evidenziare che in sede di conversione del Decreto n. 18 del 17 Marzo 2020 "Cura Italia" all'art. 5 comma 5, la L. 27/2020, ha previsto un integrazione, specificando che "I dispositivi di protezione individuale sono forniti in via prioritaria ai medici" ivi "compresi quelli con rapporto convenzionale o comunque impegnati nell'emergenza da COVI D-19".
Tanto premesso, e nel quadro dell'applicazione di Fase due dell'emergenza in corso, in considerazione dell'incremento di fabbisogno del Sistema Sanitario Regionale risultante dall'applicazione della disposizione in parola, con la presente si comunica che al fine di concorrere all'esigenza di che trattasi, si rende disponibile perla immediata distribuzione attraversi. i dipartimenti farmaceutici delle Aziende Sanitarie Locali quanto di seguito:
a) 5000 visiere protettive;
b) 250.000 mascherine chirurgiche;
c) 250.000 mascherine KN95/FFP2;
d) 25000 Camici.
I quantitativi verranno modulati sulla base della numerosità dei professionisti in oggetto come proporzionalmente distribuiti sui singoli territori di competenza. A tanto si aggiungeranno eventuali ulteriori dotazioni qualitative e quantitative da determinarsi nella competente sede concertativa, come previsto dalle vigenti disposizioni
Allegati dell'articolo


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA FIMMG DI BARI SULLE DISPOSIZIONI DELLA REGIONE PUGLIA SULLE ATTIVITA' AMBULATORIALI TERRITORIALI
ATTIVITA’ AMBULATORIALE DEI MMG, DEI PLS, DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE E SCAP. RIPRISTINO ATTIVITÀ ORDINARIA - DISPOSIZIONI


NOTA REGIONALE 1600 DEL 22.05.2020


VENERDÌ 22 MAGGIO 2020

1. ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ AMBULATORIALE ASSISTENZA PRIMARIA E PEDIATRIA DI LIBERA SCELTA
Fino a nuove disposizioni, l'attività ambulatoriale continuerà ad essere svolta prevalentemente per appuntamento, previo contatto e valutazione telefonica. Spetterà al medico di A.P. o PLS valutare la necessità di effettuare la prestazione in ambulatorio. In ogni caso dovranno essere garantite le richieste telefoniche di prestazioni ritenute dal medico non programmabili.
Ogni medico in conformità ai co. 1) e co. 4) dell’art. 38 del Decreto Legge 8 aprile 2020 n. 23, è tenuto a dotarsi (....) “ , con oneri a proprio carico, di sistemi di piattaforme digitali che consentano il contatto ordinario e prevalente con i pazienti fragili e cronici gravi, e collaborano a distanza, nel caso in cui non siano dotati di dispositivi di protezione individuale idonei, in via straordinaria ove fosse richiesto dalle Regioni, per la sorveglianza clinica dei pazienti in quarantena o isolamento o in fase di guarigione dimessi precocemente dagli ospedali “.
Non è possibile accedere in ambulatorio per richieste di prescrizioni di farmaci e/o esami diagnostici. La richiesta della prescrizione deve pervenire per le vie indicate dal medico (via telematica e/o telefonica). Le ricette saranno inviate, ai sensi della normativa vigente e della circolare regionale A00/081/1627 del 20.3.2020, ovvero, acquisito il consenso dell'assistito, attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico, email o sistemi di messaggistica. Il ritiro delle prescrizioni non dematerializzabili dovranno essere consegnate per appuntamento con consegna all'esterno dell'ambulatorio.
I Medici di Assistenza Primarie ed i PLS devono fornire tutte le indicazioni dei comportamenti da seguire per l'accesso nell'ambulatorio, così come di seguito riportati:
-      I pazienti con febbre e/o sintomatologia suggestiva di infezione da COVDD 19 non possono accedere in
ambulatorio; in questi casi deve essere avviato al percorso dedicato, così come definito nel Comitato Permanente regionale per la Medicina Generale dell’ 08/04/2020;
-          Gli appuntamenti devono essere programmati con cadenza tale da evitare o ridurre al minimo lo stazionamento
del paziente in sala d'attesa;
-      Non sarà possibile l'accesso di accompagnatore all'interno dell'ambulatorio, se non in casi necessari ed autorizzati
dal medico ( in presenza di minori, pazienti fragili e non autosufficienti);
-        All'arrivo, l'assistito deve fermarsi all'ingresso in area delimitata per detergere le mani e per indossare un paio di
guanti e mascherina chirurgica.

2. ORGANIZZAZIONE ATTIVITÀ AMBULATORIALE SCAP
A far tempo dal 25/05/2020, e comunque da quando le AA.SS.LL. saranno in grado di dotare i medici specialisti pediatri dei necessari DPI, si riavvia l'attività ordinaria ambulatoriale del Servizio di Consulenza Ambulatoriale Pediatrica ( SCAP), ripristinando contestualmente, in affiancamento, il servizio infermieristico.
Per quanto attiene alle modalità di accesso all’ambulatorio SCAP si rimanda a quelle previste per l’attività ambulatoriale dei PLS , richiamate al paragrafo precedente.

3. ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITÀ DOMICILIARE DELLA ASSISTENZA PRIMARIA E PLS
A decorrere dal 25/05/2020, l‘Assistenza Primaria e la Pediatria di libera scelta, riprendono le attività domiciliari programmate e indifferibili con le modalità indicate di seguito:
1. Sono assicurate le prestazioni domiciliari programmate (ADP, ADI , ADT, ecc.) e le prestazioni domiciliari ( per i pediatri le prestazioni di cui all. E ed E bis, bilanci di salute e vaccinazioni) non differibili per pazienti che non possono accedere all'ambulatorio, previo triage telefonico che escluda sintomatologia riconducibile a COVID 19.
2. Per i pazienti con febbre e/o sintomatologia riferibile a COVID deve essere avviato al percorso dedicato, così come definito nel Comitato Permanente Generale per la Medicina Generale del 08/04/2020.

4. ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITÀ AMBULATORIALE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
A decorrere dal 25/05/2020, riprendono le attività ambulatoriali della continuità assistenziale con le modalità indicate di seguito:
1.       Di riattivare l’accesso agli ambulatori di continuità assistenziale, previo appuntamento e/o contatto citofonico, nelle fasce orarie previste dall’Accordo Integrativo Regionale;
2.       Di non consentire l'accesso all'interno dell'ambulatorio all’accompagnatore, se non nei casi necessari ed autorizzati dal medico (in presenza di minori, pazienti fragili e non autosufficienti);
3.       Di consentire, nei casi in cui non sarà ritenuto necessario l’accesso in ambulatorio, la possibilità per il medico di C.A. di avvalersi di un consulto a distanza con l’utilizzo di piattaforme di telemedicina o di altro mezzo telematico;
4.       Di stabilire che i pazienti con febbre e/o sintomatologia riferibile a COVID dovranno essere avviati ad un percorso dedicato, così come definito nel Comitato Permanente Generale per la Medicina Generale del 08/04/2020;
5.       Di stabilire che per accedere all’ambulatorio è’ indispensabile che l’assistito indossi la mascherina chirurgica. All’interno dell’ambulatorio l’assistito deve fermarsi all’ingresso di area delimitata per detergersi le mani con soluzione alcolica igienizzante.

5. ORGANIZZAZIONE DELL'ATTIVITÀ DOMICILIARE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE
A decorrere dal 25/05/2020, riprendono le attività domiciliari della continuità assistenziale con le modalità indicate di seguito:
1. Di assicurare le prestazioni domiciliari non differibili per pazienti che non possono accedere all’ambulatorio, previo triage telefonico che escluda sintomatologia riconducibile a COVID 19;
2. Di prevedere nel corso del triage telefonico di invitare      l’assistito a farsi       trovare solo nella stanza
sufficientemente areata, salvo particolari esigenze, con abbigliamento facilmente svestibile, e con mascherina chirurgica e guanti già indossati;
3. Per i pazienti con febbre e/o sintomatologia riferibile a COVID deve essere avviato al percorso dedicato, così come definito nel Comitato Permanente Generale per la Medicina Generale del 08/04/2020.
Le AA.SS.LL. devono garantire, avvisi, da affiggere in luoghi pubblici etc., per la comunicazione del modello organizzativo definito nel seguente documento a tutta la popolazione al fine di sensibilizzare tutti i cittadini ad usufruire dei servizi in modo appropriato, riducendo così il rischio di contagio per se stessi e per la comunità
Ai sensi dell'art. 5, comma 5, della legge n° 27/2020 (CURA ITALIA) le AA.SS.LL. devono garantire ai medici
(Assistenza Primaria e PLS ) la fornitura di DPI, con modalità da definire all'interno di ciascun Azienda sanitaria.
Tipologia di DPI che le AA.SS.LL. dovranno fornire ai Medici di Assistenza Primaria, ContinuitàAssistenziale, PLS e SCAP:
§ Maschere FFP2 e/o FFP3 
§ camici monouso
§ occhialini protettivi
§ mascherine chirurgiche
§ guanti in lattice monouso.

Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente documento si rimanda alle disposizioni previste negli AA.CC.NN. di riferimento per i medici di MMG e per i PLS.

Il diret. del Dipartimento    Il presidente della Giunta Regionale
Vito Montanaro                                  Michele Emiliano
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