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giovedì 25 giugno 2020

COVID-19. L'ASSESSORE REGIONALE LEONE CONTRO I MEDICI DI FAMIGLIA DI BASILICATA

L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA', ROCCO LEONE

LA REPLICA DI CAMPANARO, SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA FIMMG DI MATERA: “LEI È COME IL GENERALE CUSTER, DI CUI CONOSCIAMO IL TRISTE EPILOGO NELLA BATTAGLIA DI LITTLE BIGHORN, SUO E PURTROPPO ANCHE QUELLO DEI SUOI CIRCA 600 UOMINI, GUARDA CASO PIÙ O MENO LO STESSO NUMERO DEI SUOI MEDICI TERRITORIALI. FORSE HA RAGIONE LEI, NON SIAMO STATI DEGLI EROI PERCHÉ NEL MASSIMO PERIODO EMERGENZIALE ABBIAMO NORMALMENTE CONTINUATO A FARE I MEDICI…NORMALI... MA CREDO CHE FARE IL PROPRIO DOVERE VAL MEGLIO DELL’EROISMO POICHÉ “È MOLTO PIÙ FACILE ESSERE UN EROE CHE UN GALANTUOMO. EROI SI PUÒ ESSERE UNA VOLTA TANTO; GALANTUOMINI, SI DEV’ESSER SEMPRE”, COME DISSE IL GRANDE PIRANDELLO”.


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA FIMMG DI MATERA

Caro Assessore Leone,
prima “i medici di base hanno ceduto le armi senza combattere”, dichiarazione poi smentita (in parte), infine “vede pochi eroi tra tra i medici di base”, insomma più che assessore alla sanità sembra che la sua aspirazione sia quella di impersonare il generale George Armstrong Custer, di cui conosciamo il triste epilogo nella battaglia di Little Bighorn, suo e purtroppo anche quello dei suoi circa 600 uomini, guarda caso più o meno lo stesso numero dei Suoi medici territoriali. Forse ha ragione Lei, non siamo stati degli Eroi perché nel massimo periodo emergenziale non abbiamo fatto nulla di diverso dal solito: abbiamo aperto normalmente e regolarmente i nostri studi, abbiamo visitato normalmente i nostri pazienti con qualche precauzione in più, siamo normalmente andati ai loro domicili, siamo stati reperibili telefonicamente come normalmente facciamo, addirittura qualcuno avrà sicuramente anche suturato qualche ferita, messo o tolto qualche catetere…. insomma abbiamo normalmente continuato a fare i Medici…normali... ma credo che fare il proprio dovere val meglio dell’eroismo, forse perché Eroe è chi fa il suo dovere ogni giorno, o citando Pirandello “È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev’esser sempre”.
Per cui caro assessore, lasciamo a Lei il ruolo di Eroe anche perché non possiamo essere tutti eroi perché qualcuno deve pur applaudire mentre loro passano, ma soprattutto non abbiamo bisogno di Eroi che sacrifichino la loro vita perché per qualcuno “la vita sarà stupida, ma non abbastanza per preferirle una morte eroica”.


MICHELE CAMPANARO (SEG. PROV. FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE DI MATERA)

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