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martedì 9 giugno 2020

POLICORO. GLI ESAMI DELL'IST. ZOOPROFILATTICO SULLE CARCASSE DI PESCI RINVENUTE IL 25 APRILE SCORSO ALLA FOCE DELL'AGRI

LA CARCASSE DI CARASSIO ALLA FOCE DELL'AGRI
LE ANALISI DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: TRATTASI DI CARCASSE DI CARASSIO IN INIZIALE STATO DI DECOMPOSIZIONE. NEGATIVI GLI ESAMI BATTERIOLOGICO (TRANNE FLORA MICROBICA MISTA CON PRESENZA DI AEROMONAS HYDROPHILA DALL'ENCEFALO DI 1 ESEMPLARE), VIROLOGICO, CHIMICO-TOSSICOLOGICO. TRA I METALLI PESANTI RINVENUTO MERCURIO (0,018) NELL'ESEMPLARE 1 (IN LEGENDA HG C<= 0,012). ED IL CENTRO RICERCHE ARPAB SUI CAMPIONI DI ACQUA DEL FIUME: “ALLA LUCE DEI RISULTATI OTTENUTI FATTA ECCEZIONE PER LA PRESENZA “INUSUALE” DI ALCUNI FITOFARMACI E DI QUANTITÀ MOLTO MODESTE DI IDROCARBURI, NON SI EVIDENZIANO SITUAZIONI DI PARTICOLARE CRITICITÀ”

POLICORO - Di cosa sono morti i tre esemplari di Carassio trovati spiaggiati il 25 aprile scorso alla foce del fiume Agri, https://filippomele.blogspot.com/2020/04/policoro-moria-di-pesci-alla-foce.html? Noi non siamo tecnici e ci riportiamo, chiedendo aiuto ai lettori con professionalità specifiche, a quel che dicono le indagini effettuate su richiesta della civica amministrazione. Così, nel pomeriggio di oggi, il sindaco Enrico Mascia ha inviato alla stampa il report delle analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, Sezione diagnostica di Matera. Ovviamente siamo andati alla ricerca di “lumi”. Ebbene, tutto negativo tranne il rinvenimento di flora mista con presenza di Aeromonas hydrophila dall'encefalo di una sola delle tre carcasse esaminate all'esame batteriologico. Nessuna traccia di tutti gli altri batteri ricercati. Non quantificabile la presenza, tra i metalli pesanti (in mg/kg), di piombo, cadmio e arsenico. Il mercurio, invece, era presente nell'esemplare 1 in 0,018 (nella legenda: Hg C<= 0,012). Negativi, altresì, sono risultati gli esami virologico e chimico-tossicologico. Vale a dire che nelle “salme” dei tre pesci non sono stati rinvenuti né virus nè tracce di diserbanti, pesticidi, fosfuri, arseniuri. L'esame anatomotologico, poi, aveva rilevato che i tre esemplari erano in iniziale stato di decomposizione con danni causati da animali necrofagi. Sin qui quel che abbiamo etrapolato dalgli esami dell'Istituto zooprofilattico. Ricordiamo, altresì, che il 25 maggio scorso fu pubblicato sul sito del Comune il report del centro ricerche dell'Arpab sui campioni di acqua dell'Agri, https://filippomele.blogspot.com/2020/05/policoro-dopo-la-moria-di-pesci.html. La sintesi? “Alla luce dei risultati ottenuti fatta eccezione per la presenza “inusuale” di alcuni fitofarmaci, la cui presenza non è riscontrabile in nessuna delle serie analizzate anche negli anni pregressi in diversi corpi idrici regionali, e di quantità molto modeste di idrocarburi, non si evidenziano situazioni di particolare criticità. I dati ottenuti unitamente ai risultati degli esami eseguiti sulle carcasse dei pesci (allora non arrivate, ndr) potranno chiarire le ragioni della moria che ha coinvolto questa specie (carpa)”.

IL REPORT INTEGRALE DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DI PUGLIA E BASILICATA




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