LE
ANALISI DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO: TRATTASI DI CARCASSE DI
CARASSIO IN INIZIALE STATO DI DECOMPOSIZIONE. NEGATIVI GLI ESAMI
BATTERIOLOGICO (TRANNE FLORA MICROBICA MISTA CON PRESENZA DI
AEROMONAS HYDROPHILA DALL'ENCEFALO DI 1 ESEMPLARE), VIROLOGICO,
CHIMICO-TOSSICOLOGICO. TRA I METALLI PESANTI RINVENUTO MERCURIO
(0,018) NELL'ESEMPLARE 1 (IN LEGENDA HG C<= 0,012). ED IL CENTRO
RICERCHE ARPAB SUI CAMPIONI DI ACQUA DEL FIUME: “ALLA LUCE DEI
RISULTATI OTTENUTI FATTA ECCEZIONE PER LA PRESENZA “INUSUALE” DI
ALCUNI FITOFARMACI E DI QUANTITÀ MOLTO MODESTE DI IDROCARBURI, NON
SI EVIDENZIANO SITUAZIONI DI PARTICOLARE CRITICITÀ”
POLICORO
- Di cosa sono morti i tre esemplari di Carassio trovati spiaggiati
il 25 aprile scorso alla foce del fiume Agri,
https://filippomele.blogspot.com/2020/04/policoro-moria-di-pesci-alla-foce.html?
Noi non siamo tecnici e ci riportiamo, chiedendo aiuto ai lettori con
professionalità specifiche, a quel che dicono le indagini effettuate
su richiesta della civica amministrazione. Così, nel pomeriggio di
oggi, il sindaco Enrico Mascia ha inviato alla stampa il report delle
analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della
Puglia e della Basilicata, Sezione
diagnostica di Matera. Ovviamente
siamo andati alla ricerca di “lumi”. Ebbene, tutto negativo
tranne il rinvenimento di flora mista con
presenza di Aeromonas hydrophila dall'encefalo di una sola delle tre
carcasse esaminate all'esame batteriologico. Nessuna traccia di tutti
gli altri batteri ricercati. Non quantificabile la presenza, tra i
metalli pesanti (in mg/kg), di piombo, cadmio e arsenico. Il
mercurio, invece, era presente nell'esemplare 1 in 0,018 (nella
legenda: Hg C<= 0,012). Negativi, altresì, sono risultati gli
esami virologico e chimico-tossicologico. Vale a dire che nelle
“salme” dei tre pesci non sono stati rinvenuti né virus nè
tracce di diserbanti, pesticidi, fosfuri, arseniuri. L'esame
anatomotologico, poi, aveva rilevato che i tre esemplari erano in
iniziale stato di decomposizione con danni causati da animali
necrofagi. Sin qui quel che abbiamo etrapolato dalgli esami
dell'Istituto zooprofilattico. Ricordiamo, altresì, che il 25 maggio
scorso fu pubblicato sul sito del Comune il report del centro
ricerche dell'Arpab sui campioni di acqua dell'Agri,
https://filippomele.blogspot.com/2020/05/policoro-dopo-la-moria-di-pesci.html.
La sintesi? “Alla luce dei risultati ottenuti fatta eccezione per
la presenza “inusuale” di alcuni fitofarmaci, la cui presenza non
è riscontrabile in nessuna delle serie analizzate anche negli anni
pregressi in diversi corpi idrici regionali, e di quantità molto
modeste di idrocarburi, non si evidenziano situazioni di particolare
criticità. I dati ottenuti unitamente ai risultati degli esami
eseguiti sulle carcasse dei pesci (allora non arrivate, ndr) potranno
chiarire le ragioni della moria che ha coinvolto questa specie
(carpa)”.
IL
REPORT INTEGRALE DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DI PUGLIA
E BASILICATA
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