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domenica 19 ottobre 2025

DON MARCELLO COZZI, IL PRETE ANTIMAFIA DELLA BASILICATA, TRASFERITO DA POTENZA A NAPOLI SALUTA, RINGRAZIA E PROMETTE: “IL MIO IMPEGNO CONTINUA. DIRIGERO’ L’ISTITUTO DI RICERCA E FORMAZIONE SULLE MAFIE DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA”

 

DON COZZI, A SX, CON DON LUIGI CIOTTI, PRESIDENTE DI LIBERA, E FILOMENA IEMMA, MADRE DI ELISA CLAPS

Don Marcello Cozzi, già portavoce della Basilicata dell’associazione antimafia Libera, di cui poi rivestirà l’incarico di vice presidente nazionale, autore di numerosi libri della criminalità organizzata, presidente del Cestrim (Centro Studi e Ricerche sulle Realtà Meridionali), e della fondazione antiusura Interesse uomo, è stato trasferito nei giorni scorsi dalla parrocchia di Sant’Anna, di Potenza, a Napoli. Queste le sue parole di saluto e di ringraziamento.

"Mi sembra doveroso ringraziare la parrocchia Sant'Anna, il Ce.St.Ri.M, Libera Basilicata e i tanti che in queste settimane soprattutto sui social mi hanno espresso affetto e gratitudine per il nuovo incarico pastorale che andrò a svolgere. Mi sembra doveroso anche per le tante informazioni circolate in questi giorni in merito alle decisioni prese dal Vescovo di Potenza, Mons. Davide Carbonaro, relative alla Parrocchia di S.Anna.

Già da mesi l’Arcivescovo di Potenza mi manifestava la sua intenzione di trasferirmi per valorizzare le mie competenze e capacità acquisite in tutti questi anni tanto che aveva già iniziato ad esplorare possibili soluzioni a Roma.

Essendomi giunta nel frattempo una richiesta da parte del Cardinale di Napoli, l’Arcivescovo Mimmo Battaglia di volermi affidare la direzione dell’IRFI, un Istituto di ricerca e formazione sulle mafie presso la Facoltà Teologica di Napoli, con l’intento di coordinare la pastorale antimafia delle diocesi del Meridione d’Italia, ho accettato la proposta proprio considerando la mia storia personale di impegno su queste tematiche.

È evidente che si tratta non solo di ricerca e di studio, non una sorta di “buen ritiro”, ma anche e soprattutto di un impegno che continuerà a farmi stare a stretto contatto in modo particolare con quei territori, quelle strade e quelle realtà, compresa la nostra amata Basilicata, che continuano ad essere aggredite dal potere mafioso e da certi poteri forti ad esso correlato.

È un percorso che non si ferma, ma che si trasforma. E quindi continua nella sempre più convinta fedeltà al vangelo che è forza di liberazione".

DON MARCELLO COZZI

 
DON MARCELLO COZZI, A DX, CON DON FRANCO CORBO, ENTRAMBI TRASFERITI

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