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giovedì 30 ottobre 2025

SCANZANO JONICO (MT). “SCORIE NUCLEARI? NO, NO E POI ANCORA NO!”. UNANIMI LE FORZE POLITICHE LOCALI. COME NELLA STORICA BATTAGLIA DEL 2003 CONTRO IL CIMITERO ATOMICO A TERZO CAVONE. “E NO ANCHE AL DEPOSITO UNICO IN BASILICATA!”. LE POSIZIONI NEL CONSIGLIO COMUNALE RICHIESTO DA UN GRUPPO DI CITTADINI

 

SCANZANO JONICO (MT) – Il “nervo scoperto” della città del Metapontino è quello del cimitero atomico. Appena si sente parlare di scorie radioattive scatta la reazione negativa. No, no e poi ancora no alle scorie a Terzo Cavone, dove il Governo Berlusconi terzo voleva ubicare il Deposito unico nel novembre 2023. Fu una battaglia epica, di popolo, che costrinse l’esecutivo a ritirare il suo decreto. Da allora il problema, però, su scala nazionale, è ancora aperto. Così, stasera, il Consiglio Comunale, su richiesta di alcuni cittadini, come riportato nel nostro articolo, “Scanzano Jonico (MT). Allarme contro il cimitero delle scorie nucleari sempre alto. Un gruppo di cittadini ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario”, leggibile cliccando sul seguente link https://filippomele.blogspot.com/2025/10/scanzano-jonico-mt-allarme-contro-il.html, discuterà del punto all’ordine del giorno “Possibile sito per il centro unico nazionale di stoccaggio di scorie radioattive”. Il dibattito sarà aperto al pubblico.

Ma la maggioranza al governo della città, i gruppi consiliari, hanno anticipato la loro posizione.

Così, Francesco Suriano, tra coloro che hanno proposto la discussione in Consiglio: “Siamo soddisfattissimi dello svolgimento del dibattito, aperto al pubblico, su questo argomento. Inutile ribadire che siamo contrari ad ogni ipotesi di Deposito non solo a Scanzano Jonico ma in tutta la Basilicata. Ed occorre al più presto mettere in sicurezza le scorie dell’Itrec di Rotondella (MT). Il Governo decida dove ubicare la struttura nazionale”.

E questa è la dichiarazione del Sindaco Pasquale Cariello e di tutta la sua maggioranza: “E’ impensabile che una terra come la nostra che vive di agricoltura e turismo, che ha un mare meraviglioso, dalla quale emergono reperti archeologici, possa diventare la discarica di un’intera Nazione. Siamo intenzionati a non lasciare spazio a fraintendimenti: il nostro è un netto NO alle scorie. Oggi come venti anni fa Scanzano non si tocca”.

Allo stesso modo anche il Gruppo Consiliare Scanzano al Centro ha espresso la propria netta contrarietà all’ipotesi di localizzare in Basilicata il deposito nazionale di scorie nucleari: “La nostra Regione è una terra da sempre martoriata e sfruttata in termini di territorio e risorse primarie, come l’acqua e il petrolio, e non può subire ulteriori forme di pressione ambientale. Chiederemo che anche i tecnici del nostro Comune elaborino controdeduzioni puntuali. Auspichiamo e riteniamo indispensabile che il Consiglio Comunale non solo si pronunci, ma deliberi all’unanimità un no chiaro e definitivo al deposito nella nostra regione. Difendere la Basilicata, la salute dei cittadini e il futuro sostenibile della nostra comunità è un dovere civico e politico che ci unisce tutti”

Posizione di netta contrarietà all’ubicazione del Deposito unico nazionale dei rifiuti radioattivi a Scanzano Jonico ed in Basilicata è stata anche espressa da Fabio Massimo Sgarrino, del Gruppo Patto civico per Scanzano: “Siamo contrari ad ogni sito individuato in Basilicata. Diciamo no ad un deposito definitivo anche a Rotondella, nell’area dell’Itrec. Anzi, nel caso, chiediamo che la messa in sicurezza venga accelerata al massimo rispettando il cronoprogramma stabilito. Le evidenze scientifiche ci invitano, tuttavia, ad aprire una riflessione sul nucleare di nuova generazione”. 

ITREC DI ROTONDELLA


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