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| PINUCCIO GIANNONE E VIVIANA CERVELLINO |
Non si placa la bufera politica dopo le parole rivolte alla premier Giorgia Meloni dalla sindaca di Genzano di Lucania (PZ), Viviana Cervellino, nel corso dell’ultima puntata di Prova di Inchiesta, su La7, il nuovo programma di Pinuccio Giannone. Anzi. Dopo avervi dato le prese di posizione sull’argomento di ieri, compresa quella della stessa prima cittadina, ecco quelle odierne evidenziando come la polemica abbia conquistato anche le pagine di alcuni giornali nazionali. Tante, tuttavia, prese di posizione contrarie, dal versante centrodestra. Noi, però, abbiamo trovato anche una difesa, dal versante di centrosinistra. Ma andiamo con ordine.
GLI ATTACCHI
IVANA PIPPONZI
La Consigliera regionale di parità,
Ivana Pipponzi, condanna fermamente l’espressione usata dalla sindaca di
Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, nei confronti della presidente del
Consiglio, Giorgia Meloni.
“Il termine offensivo usato dalla sindaca Cervellino, anche se non espresso in
un contesto di tipo sessista, è certamente fuori luogo, profondamente
irrispettoso e non contestualizzato, rivolto esclusivamente alla persona del
capo di governo, peraltro parafrasando il presidente della Campania De Luca.
Una donna che fa politica sa quanto è difficile muoversi e lavorare in un mondo
a prevalenza maschile. Sa anche come sia pieno di ostacoli il cammino per le
donne che si battono per affermare una propria identità slegata dai modelli
maschili, il valore delle proprie idee e di se stesse come persone.
Trovo ancora più offensivo e grave che il termine sia stato usato anche in
riferimento alla globalità degli elettori della Meloni. Come sindaca, dovrebbe
essere rispettosa delle istituzioni che rappresenta, anche degli uomini e delle
donne che non l’hanno votata e che la pensano diversamente.
Ci stiamo avvicinando al 25 novembre, giorno in cui tradizionalmente celebriamo
la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Quando parliamo di
violenza, parliamo anche di violenza verbale e toni accesi o aggressivi. Il
ricorso a un linguaggio violento e umiliante non è mai giustificabile.
Chi assolve a cariche pubbliche ha il doppio dovere di rappresentare gli interessi
dei cittadini e di essere di esempio anche con un linguaggio più rispettoso e
pacato. Tocca a noi donne per prima, con le parole e i comportamenti,
contribuire a plasmare modelli sociali di inclusione e solidarietà.
Basta poco, anche una parola, per vanificare anni di battaglie per i diritti,
mettendo a rischio tutto ciò che le donne hanno conquistato con fatica, minando
un cammino di uguaglianza e di democrazia.
IVANA PIPPONZI
CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ DELLA REGIONE BASILICATA
ILARIA NITTI
OFFESE ALLA MELONI DALLA SINDACA CERVELLINO DI GENZANO DI LUCANIA. NON SI PUÒ DARE DELLA “STRONZA” A QUALCUNO E PENSARE DI AVER SCHERZATO!
La pace è uno stato d’animo: una condizione di benessere sociale che chi ha ruoli e compiti istituzionali deve garantire creando i presupposti perché la comunità che governa viva serena nell’ambiente in cui si colloca. È un sentimento che nasce spontaneo in una comunità curata con azioni che promuovono e diffondono valori e ideali nobili, in cui il rispetto, l’inclusione, la solidarietà, la parità e la fratellanza sono punti fermi. Sono anche queste conquiste sociali. E non c’è bisogno di avvolgersi in bandiere e capeggiare rivoluzioni per poter stabilire un clima di pace e costruire una realtà locale inclusiva e paritaria. Basta volerle davvero, la pace e la parità di genere! Sarebbero così semplici da realizzare se solo quei valori che contengono abitassero realmente il cuore di chi le pronuncia con forza e di chi amministra una comunità. Finché si normalizza il disprezzo, l’odio e l’offesa, finché si ride sopra all’insulto mosso all’altro, finché si pensa “Ma che sarà mai una parola?! Quanto vittimismo!”, NON CAMBIERÀ NULLA! Oggi offenderemo, domani saremo offesi. Dopodomani, i nostri figli si sentiranno facoltizzati ad offendere! Che società vogliamo contribuire a realizzare? E se ad offendere a cuor leggero una donna è un’altra donna, per di più una donna delle istituzioni, come la sindaca di Genzano, che esempio stiamo dando alla comunità? Quale risultato sociale ci aspettiamo? Pensiamoci, quando, poi, ci siederemo alle poltrone istituzionali, millanteremo ai microfoni azioni per promuovere la parità di genere e indosseremo spillette per la pace, sventolando bandierine e ricevendo premi e targhette! La “fascia tricolore” che un sindaco ha l’onore di indossare impone anche di assumere, con impegno e responsabilità, un certo stile linguistico e un riguardo istituzionale. Il “sociale”, tanto caro all’Amministrazione comunale di Genzano, non è fatto solo di luoghi da inaugurare o di eventi e feste da mettere a bilancio! È fatto di azioni, parole e, soprattutto, di esempio; che non graverebbero neppure sulle casse comunali!
ILARIA NITTI
CONSIGLIERE COMUNALE DI GENZANO DI LUCANIA - CAPOGRUPPO DI “FRATELLI D’ITALIA”
VINCENZO CLAPS
Siamo costretti a sottolineare per l’ennesima volta atteggiamenti e linguaggi poco consoni e irrispettosi nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Purtroppo sembra quasi che rivolgere espressioni colorite ed offensive nei confronti di un Leader di centrodestra sia normale e giustificato. A maggior ragione riteniamo inaccettabile che queste offese provengano da un rappresentante istituzionale, quale un Sindaco, che di fatto rappresenta un ‘intera comunità, Genzano di Lucania. La Sindaca non si è risparmiata nel reiterare le offese a tutti gli elettori di centrodestra, dimostrando una evidente incapacità di assumere fino in fondo il ruolo istituzionale. Il servizio andato in onda su di una rete nazionale quale La7, nel trattare il tema della crisi idrica, ha condotto un’intervista alla Sindaca di Genzano, che si è lasciata andare a toni irrispettosi nei confronti del Presidente del Consiglio e di tutti gli elettori di centrodestra. Non possiamo accettare questi toni, nonostante lo sfondo satirico del contesto in cui si è svolta l’intervista. Chi rappresenta le Istituzioni ha il dovere di mantenere un decoro che deve andare oltre le posizioni politiche, probabilmente alla Sindaca sarà sfuggito che rappresenta l’intera comunità di Genzano, composta anche da elettori di centrodestra. Ma evidentemente l’arroganza della Sindaca è tale da sentirsi in diritto di offendere e deridere oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri, anche milioni di cittadini italiani. Atteggiamenti di questo sono inaccettabili, l’imbarbarimento del dibattito politico e l’intolleranza verso l’avversario alimentano un clima insostenibile nel Paese, per questo chi rappresenta le Istituzioni, a tutti i livelli, deve essere di esempio e non scadere in atteggiamenti e linguaggi indecorosi. Il ruolo di una donna delle istituzioni è anche quello di offrire alla comunità che rappresenta un valido ed inattaccabile esempio di morigeratezza del linguaggio e di complicità e solidarietà femminile. Una donna al potere che offende un’altra donna non fa altro che facoltizzare la violenza di genere.
VINCENZO CLAPS
PRESIDENTE PROVINCIALE FDI POTENZA
LA DIFESA
GIAMPIERO IUDICELLO
Sto assistendo ad attacchi indegni verso la Sindaca di Genzano, rea di aver, in un programma satirico, a domanda precisa, definito la premier Meloni con un aggettivo "volgare". Premesso che l'aggettivo in questione, seppur inopportuno o infelice, se usato in determinati contesti non ha la carica offensiva e volgare che alcuni gli vogliono attribuire; premesso che io per onestà intellettuale devo dire che comunque avrei evitato di usarlo; mi chiedo perché lo stesso livore non è stato usato quando la stessa espressione l'ha usata il Presidente della Regione Campania. Ho letto cose nei confronti dell'amica Viviana Cervellino davvero di cattivissimo gusto, gusto così cattivo che l'aggettivo usato dalla sindaca nei confronti della premier al confronto è una dolce carezza.
GIAMPIERO IUDICELLO
PRESIDENTE DELLA TERZA COMMISSIONE CONSIGLIARE DEL COMUNE DI POTENZA
PER ARROFONDIRE
FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2025
TV. PROVA D’INCHIESTA, LA7. PINUCCIO COLPISCE ANCORA. LA SINDACA DI GENZANO DI LUCANIA (PZ) CERVELLINO: “LA MELONI È UNA…”. POLEMICHE FURIBONDE DOPO LE PAROLE DELLA PRIMA CITTADINA SULLA PREMIER. IL SEN. ROSA E NAPOLI (FDI): “PAROLE INACCETTABILI. CERVELLINO SI SCUSI”. MA LA SINDACA: “PALESE IRONIA. POI, LA POLITICA E’ SANGUE E MERDA!” LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/10/tv-prova-dinchiesta-la7-pinuccio.html.


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