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sabato 18 ottobre 2025

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA. UNA PAZIENTE: “MEGLIO CHE CI LASCIAMO MORIRE! DA 2.000 EURO MENSILI AI 500 DEL NUOVO BANDO DIFFUSO DAGLI AMBITI SOCIO TERRITORIALI”. ANCORA SOLE OLTRE 50 FAMIGLIE IN BASILICATA. PERCHE’ A PAGARE DEBBONO ESSERE SEMPRE I PIÙ FRAGILI? ATTESA LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE LATRONICO

 

FOTO AISLA.IT

Ci siamo già occupati della condizione dei pazienti con Sclerosi laterale amiotrofica in due articoli del 10 settembre scorso. Il primo: “Sclerosi laterale amiotrofica (Sla). “In Basilicata oltre 50 famiglie lasciate sole: fondo regionale non ripristinato, assegni di cura fermi a maggio, cure domiciliari senza prospettive di rafforzamento”. L’associazione Aisla denuncia il silenzio della politica. Lettera al presidente Bardi senza risposta”. Articolo leggibile cliccando sul seguente link https://filippomele.blogspot.com/2025/09/sclerosi-laterale-amiotrofica-sla-in.html.

Il secondo: “Sanità. Bufera politica dopo la denuncia dell’Aisla: “I malati di Sclerosi laterale amiotrofica abbandonati in Basilicata”. Appelli ad intervenire di Chiorazzo (Bcc), Marrese (Bd) e lacorazza (Pd). Ma l’assessore Latronico: “La regione conferma il proprio impegno verso le persone con disabilità gravissime e alle loro famiglie”, con il testo leggibile cliccando su https://filippomele.blogspot.com/2025/09/sanita-bufera-politicia-dopo-la.html.

Insomma, un botta e risposta in cui veniva denunciato da una parte il mancato sostegno alle famiglie con in casa un paziente con questa grave patologia e dall’altra l’assicurazione dell’assessore regionale Latronico. Quest’ultimo dichiarò: “Disabilità e Sla, confermato l’impegno della Regione. Destinati oltre 8,2 milioni di euro a favore degli Ambiti Socio-Territoriali. Risorse finalizzate agli assegni di cura, ai voucher e buoni servizio e ai programmi di presa in carico integrata. Risposte rapide e concrete a tutte le famiglie interessate".

Ma ecco cosa ha denunciato, a proposito, una paziente: “Voglio porre l’attenzione su tutti quelli che vivono la mia realtà, che assicuro non è semplice. Il contributo che abbiamo ricevuto sinora, circa 2.000 euro mensili, con un Fondo regionale, serviva per poter mandare avanti la vita e usarlo per tutto ciò in cui le istituzioni interessate sono carenti. Da quando è stato bloccato tutto, però, viviamo ancora peggio! Ora, da quel che abbiamo saputo, il precedente Fondo Sla Basilicata non esiste più. Noi siamo entrati nel Bando per gli assegni di cura. Al massimo potremo ricevere 500 euro al mese. Non più 2.000. Come faremo? Per noi non sarà vita. Si prevede che potremo avere servizi domiciliari a carico degli ambiti, come fisioterapia ed altro, ma questo è ancora da definire e programmare. Ma la Sla non aspetta. Come potremo continuare a vivere? Noi, noi non ce la faremo. Meglio che ci lasciamo morire!”.

Che dice l’assessore regionale Latronico? Che dice la politica di Basilicata?

 
FOTO AISLA FACEBOOK

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