KART. TOCE, PESCE E DE LORENZO PROTAGONISTI IN PISTA
PRIMA TAPPA DEL CAMPIONATO REGIONALE 2015
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
ROCCANOVA – Trentasei piloti al kartodromo “Orsoleo” per la
prima delle sei prove del Campionato regionale di
karting Aci (Automobile club d'Italia) / Csai (Commissione sportiva
automobilistica italiana) 2015, sono considerati un
successo dagli organizzatori dell'Associazione
Motori & motori, presieduta dal ferrandinese Nicola Sandivasci.
Anche perchè si tratta di una competizione tornata in
Basilicata dopo oltre
10 anni. Ma ecco i contenuti tecnici di questa “tappa” del
Campionato considerata valida dagli organismi nazionali anche per
quello Zona 9 Puglia / Basilicata. Dopo le prove libere e
cronometrate via agli start delle classi Kz gear shift, Provider
under e over, 125 club, Rotax max e junior, e Promozionale mini kart.
Ecco i vincitori. Il portacolori della Puglia, Gigi Musio, l’ha
spuntata nella Kz gear shift. Un altro pugliese, Vito Sportella, ha
vinto nella categoria Provider over. Francesco Fanelli, anche lui
proveniente dalla vicina Puglia, è salito sul primo gradino del
podio della Provider under. Nella classe 125 club, invece, ha
stravinto il lucano Rocco Toce con un mezzo preparato in maniera
eccelsa. Altro corregionale al primo posto nella Rotax max. Si tratta
del potentino Fabio Pesce. Nella categoria Rotax junior splendido
primo posto del policorese Jacopo De Lorenzo rivelatosi una spina nel
fianco anche dei più potenti max. Per la Promozionale mini kart,
vittoria per i tre partecipanti nelle rispettive categorie: Davide
Muliere nella 50 promo, Luca Calace nella 60 baby e Pierluigi Muliere
nella 60 mini. Alla premiazione ha preso parte il presidente dell'Aci
Potenza, Francesco Solimena. Ed a Sciandivasci non è
rimasto che annunciare il prossimo appuntamento, il Trofeo Rotax
nazionale e seconda gara della Zona 9, a
Salandra, il 21 giugno.
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giovedì 30 aprile 2015
LAGONEGRO. LA RICEVITORIA DEL LOTTO NON “VERSA”. LA CORTE DI CONTI CONDANNA
ASSOLTI I TITOLARI DI ALTRI
DUE ESERCIZI DI PIGNOLA E POTENZA
RIMESSE SETTIMANALI DEL GIOCO DEL LOTTO: DOVRÀ RISARCIRE LO STATO PER 12MILA EURO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
RIMESSE SETTIMANALI DEL GIOCO DEL LOTTO: DOVRÀ RISARCIRE LO STATO PER 12MILA EURO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
Tre
sentenze della Sezione giurisdizionale della Basilicata della Corte
dei conti sulle rimesse settimanali ai Monopoli di Stato dei proventi
del gioco del lotto da parte di altrettante ricevitorie della
provincia di Potenza. I fatti alla base delle tre decisioni, però,
sono diversi tanto che ci sono state due sentenze di assoluzione ed
una di condanna. Partiamo dal giudizio di responsabilità chiesto
dalla Procura regionale nei confronti di Biagio Zaccaro,
concessionario di una ricevitoria lotto a Lagonegro. La vertenza è
stata originata da una segnalazione dell’Ufficio regionale di
Calabria e Basilicata di Cosenza dell’Amministrazione dei Monopoli
con cui è stato segnalato il mancato riversamento da parte di
Zaccaro dei proventi delle settimane 24
gennaio 2012, della successiva e di quella del 7 febbraio 2012, pari
a 21.361,79 euro.
La Procura ha chiesto la condanna del concessionario “al
pagamento di 21.361,79 euro”. Avendo l'interessato provveduto ad
alcuni versamenti, però, la Sezione lo ha condannato
a risarcire ai Monopoli i restanti 12.003,61 euro. Fatto
diverso nei contenuti quello del procedimento a carico di Salvatore
Marino, concessionario di una ricevitoria a Pignola. Contro di lui la
Procura contabile ha chiesto la condanna a 143.483,81
euro a titolo di risarcimento per il mancato riversamento dei
proventi del lotto relativi alla settimana del 14 agosto 2012.
Marino,
però, ha precisato come tutto fosse derivato dalla mancata
riscossione dei proventi essendo egli stato vittima di una truffa
ordita ai suoi danni da due presunti tecnici della Lottomatica.
Truffa denunciata ai Carabinieri di Pignola. Insomma, Marino non
aveva mai incassato quelle somme. Tesi difensiva fatta propria dal
collegio giudicante che lo ha assolto liquidando anche 3.000 euro al
suo difensore. Decisione analoga, infine, la Sezione ha assunto anche
nel procedimento a carico di Marisa Trivigno, concessionaria di una
ricevitoria lotto a Potenza. “Mancato riversamento per 244.000,05
euro che deve restituire”, ha chiesto la Procura contabile. Ma
Trivigno, circa
gli omessi versamenti dei proventi delle settimane del 31 luglio e 7
agosto 2012, ha spiegato che, come già acclarato dalla Direzione
distrettuale antimafia di Potenza, era stata vittima di un’azione
estorsiva. Avvenimenti che hanno escluso la sussistenza di un
colpevole inadempimento dell’obbligo di riversare somme mai
incassate. Da qui l'assoluzione
e la liquidazione
delle spese al suo legale nella misura di 3.000 euro.
“DECLASSA” LA PROF, ORA DOVRÀ RISARCIRE
CORTE
DEI CONTI. I FATTI RISALGONO AL 2002
AL
DIRIGENTE ERA STATO CONTESTATO DI AVER INDEBITAMENTE RETTIFICATO UNA
GRADUATORIA
CONDANNATO EX DIRIGENTE DEL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
Era
stato condannato in primo grado dalla Sezione giurisdizionale della
Basilicata della Corte dei conti a pagare 10mila euro all'Erario. Ma
la sentenza emessa dalla Seconda sezione centrale d'appello della
corte contabile ha accolto parzialmente il suo ricorso riducendo la
“pena” a suo carico a 8mila euro. Ricorso presentato da Alberto
Bottino, nato a Napoli il 19 aprile 1943, difeso dall’avvocato
Felice Cacace, contro la sentenza della Sezione per la Basilicata n.
135 del 4 giugno 2008. Bottino, all'epoca dei fatti dirigente
dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata e presidente di
una commissione per la selezione di dirigenti scolastici e docenti da
collocare fuori ruolo per l’espletamento di compiti connessi con
l’attuazione dell’autonomia scolastica (Circolare del Ministero
della pubblica istruzione n. 50 / 2002) – fu condannato a pagare
10.798,97 euro. Al dirigente era stato contestato di aver
indebitamente rettificato la graduatoria predisposta dalla
commissione, facendo “retrocedere” dal settimo posto (su nove
utili) al sedicesimo la prof. Maria Albina Fanelli. Per la
“retrocessione” Fanelli aveva proposto ricorso al Tribunale di
Potenza. Ricorso accolto con la sentenza n. 1184 del 2005 e con la
condanna dell'amministrazione responsabile a pagare 10.000 euro per
il “mancato arricchimento della professionalità” della docente.
Ed in esecuzione dell'atto giudiziario, il 16 febbraio 2006, era
stato emesso un ordine di pagamento di 10.798,97 euro. Da qui
l'azione della Procura della Corte dei conti secondo cui
“l'improvvida adozione “motu proprio“ da parte del Bottino
dell'iniziativa di modificare una graduatoria ha provocato un “danno
indiretto” alla Pubblica amministrazione, pari all'esborso
conseguente alla condanna disposta dal Tribunale”. Esborso
considerato “danno erariale riconducibile all'esclusiva condotta
del predetto” citato per rispondere del danno di 10.789,97 euro.
Richiesta fatta propria dal collegio di prima istanza contro la cui
decisione Bottino ha presentato ricorso sostenendo, fra l'altro, che
“occorre stabilire se il provvedimento adottato, al di là di ogni
eventuale vizio formale, fosse giusto. La professoressa Fanelli aveva
conseguito una semplice “abilitazione speciale” e pertanto,
contrariamente a quanto è stato ritenuto dal Giudice del lavoro, non
poteva legittimamente conseguire il punteggio erroneamente
attribuitole dalla commissione”. Ed ancora: “secondo i principi
generali, le graduatorie di merito, formate in genere da commissioni,
sono poi sempre sottoposte all’approvazione del responsabile del
procedimento o del dirigente competente”. Il dott. Bottino aveva
pertanto “il potere di esercitare l’autotutela”. E, comunque,
“qualcuno doveva pur rimediare all’ingiustizia sostanziale che vi
era stata, anche al fine di evitare i ricorsi di altri ricorrenti”.
L’appellante ha chiesto in conclusione l’esclusione di ogni sua
responsabilità, “con vittoria di spese e competenze del doppio
grado di giudizio”. Tesi confutate dalla Procura regionale della
Corte dei conti. Così, al termine del dibattimento, la Seconda
sezione centrale d'appello della Corte contabile ha accolto
parzialmente l’appello di Bottino condannandolo al pagamento di
8.000 euro.
FURTO IN UN NEGOZIO A TREBISACCE (CS), UNA DONNA IN ARRESTO
SAN GIORGIO LUCANO. LUCIA PIOGGIA, 54
ANNI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
Una donna, Lucia Pioggia, nata a San
Giorgio lucano 54 anni fa ma residente a Trebisacce (CS), è stata
arrestata dai carabinieri della città calabrese in esecuzione di
un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di
Castrovillari. La 54enne lucana, di professione impiegata, è
accusata di tentato furto aggravato e furto aggravato continuato ai
danni di un negozio di ottica di Trebisacce. Dal 14 al 23 aprile
scorsi avrebbe sottratto alcune paia di occhiali di marca.
L'arrestata è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
SEMINARIO TECNICO SULLA GESTIONE DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI
SCANZANO JONICO. L'ORGANIZZA L'ASSOCIAZIONE OFM
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15
Si svolgerà oggi, a Scanzano Jonico, nella
sala convegni del Palazzaccio baronale, dalle 18.30, un workshop su
“La gestione delle associazioni culturali”. L'organizzazione è
dell'Associazione OFM (Organetto fisarmonica Metapontino) in
collaborazione con le Acli provinciali di Matera ed il Comune.
All'incontro sarà presente il presidente nazionale di Acli arte e
spettacolo Emidio Cecchini. L'iniziativa ha l'obiettivo di analizzare
la gestione delle associazioni che si occupano di musica, teatro,
danza.
mercoledì 29 aprile 2015
“MARIA BARBELLA” IN SCENA A POLICORO
SPETTACOLO CON LA “COMPAGNIA SENZA
TEATRO”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.4.15
Sarà messa in scena oggi, a
Policoro, al cineteatro Hollywood, sipario alle 21, la commedia
“Maria Barbella: dal braccio della morte alla vita”. Il lavoro
sarà rappresentato dalla “Compagnia senza teatro”. Al centro
della storia, Maria Barbella, di Ferrandina, emigrata negli Usa,
condannata a morte nel 1985 a New York, ed oggetto della prima
campagna contro la pena capitale degli Usa.
giovedì 23 aprile 2015
SCADUTI I TERMINI PER PARTECIPARE AI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE
NOVA SIRI
SI CERCANO QUATTRO
VOLONTARI
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 23.4.15
E' scaduto oggi, a Nova Siri, alle 14, il termine ultimo per la presentazione all'ufficio protocollo del Comune delle domande per la partecipazione ai Progetti di servizio civile del Dipartimento nazionale per la gioventù. Il Comune jonico è entrato in questi progetti per averne presentato uno denominato “Biblioteca amica”. Esso prevede l'impiego di quattro volontari , fra cui uno con la condizione di soggetto svantaggiato, per una durata di 12 mesi. Potevano presentare domanda i cittadini dell'Unione europea tra i 18 ed i 28 anni di eta.
TECNICI RADIOLOGI A CONSULTO A MATERA AD OTTOBRE
SANITÀ.
L'ANNUNCIO DI GIUSEPPE DEMARZIO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.4.15
Matera
capitale della cultura 2019 attrae. Da Riccione, dove si è concluso
il 16° Congresso della Federazione nazionale dei tecnici sanitari di
radiologia medica, è venuto l’annuncio che sarà la città dei
Sassi ad ospitare nel prossimo ottobre la nuova edizione di “Imaging
nei Sassi". A riferirlo è stato il dr. Giuseppe Demarzio, nella
sua qualità di presidente onorario dell’associazione Sanità
futura. Per Matera si prevede un evento prestigioso che ripete
l’esperienza del 2012 quando diventò “capitale della hi-tec
radiologico” e scuola di formazione continua in patologia muscolo -
scheletrica, con la partecipazione di 120 medici specialisti e 80
tecnici sanitari di radiologia medica. Matera, dunque, si conferma
“capitale” di eventi medico - scientifici di livello nazionale ed
internazionale grazie anche all’impegno del gruppo di studio
“Imaging nei Sassi” coordinato da Demarzio che continua ad
organizzare ed attrarre in Basilicata l’eccellenza del mondo
radiologico Italiano.
CHIUSO UN TRATTO DELLA GALLERIA SULLA STATALE 106 JONICA
SCANZANO JONICO
IN DIREZIONE REGGIO
CALABRIA
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 23.4.15
E' stata chiusa a Scanzano Jonico e lo
rimarrà sino al 25 luglio prossimo la carreggiata in direzione
Reggio Calabria della 106 “Jonica” della galleria “Scanzano”.
Lo ha comunicato L'Anas informando che il provvedimento si è reso
necessario per consentire l’adeguamento della struttura alle
normative europee. Il traffico sarà deviato sulla carreggiata in
direzione Taranto, a doppio senso di circolazione. I veicoli dovranno
osservare il limite di velocità di 40 km/h e il divieto di sorpasso.
NEL LIDO DI NOVA SIRI GLI INCONTRI DELL'ORRORE
L'ACCUSA. LA VITTIMA,
ACCOMPAGNATO DA UNA PSICOLOGA, HA RACCONTATO TUTTO AI CARABINIERI
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 23.4.15
NOVA SIRI - Il giorno dopo l'operazione
“Long out” sono trapelati particolari sulla storia di pedofilia
che ha interessato un ragazzino, all'epoca dei fatti, fine 2012 –
2013, minore di 14 anni. E la cittadina jonica si è interrogata
sulla vicenda pur con riserbo per proteggere la privacy del minore
coinvolto. Alcuni particolari dell'inchiesta venuti fuori hanno
tratti agghiaccianti. Il bambino sarebbe stato abusato sessualmente
in modo completo da otto adulti, tre lucani, altri cinque di fuori
regione. Gli abusi, nelle aree isolate del lungomare, sarebbero
avvenuti in maniera disgiunta da parte degli accusati di pedofilia
dalla Procura di Potenza ma reiterata. Un uomo di Torino sarebbe
sceso più volte a Nova Siri per compiere i suoi insani gesti sul
minorenne. Ed è trapelata qualche informazione sul ruolo della
sorella maggiorenne. E' stato il suo amore fraterno a farle scoprire
che suo fratello aveva appuntamenti segreti con gente adulta
conosciuta su un sito di incontri on line. Ed una volta accertati i
confini della turpe vicenda avrebbe accompagnato il bambino nella
Stazione dei carabinieri. Qui il ragazzino, ascoltato dagli
investigatori con l’ausilio di una psicologa infantile, avrebbe
raccontato quanto gli era accaduto. Dopo di che sono scattate le
indagini che, a posteriori, hanno costruito i capi di accusa nei
confronti degli indagati. Ovviamente, ieri, qui non si parlava
d'altro. Filomena Bucello, è insegnante di lettere nella scuola
media oltre a rivestire la carica di vicesindaco: “Probabilmente
questo ragazzino, nel 2012 – 2013 minore di 14 anni, era un nostro
alunno. Spesso i ragazzi, in casi simili, qualche segnale possono
darlo nei compiti scritti di italiano. Sinceramente nello specifico
non so chi sia questo ragazzino né se sia stato o meno alunno mio.
Almeno per quanto mi riguarda in ambito scolastico non è trapelato
nulla. Uno dei fatti importanti della vicenda è l'uso di internet. A
scuola parliamo dei pericoli del web. Proprio nei giorni scorsi sono
stati da noi esponenti dell'Arma dei carabinieri che hanno affrontato
coi ragazzi della terza media il tema di cosa può nascondersi in
internet. Ovviamente l'invito è anche alle famiglie a vigilare
sull'uso dei sociali network da parte dei figli. Una specificità di
Nova Siri? No, questi sono fatti che possono accadere in tutto il
mondo. Ma come mamma, insegnante, e vicesindaco darò più attenzione
a questa fascia d'età critica”. Ed ha fatto sentire la sua voce
anche Gaetano Dimatteo, artista ed attivista in difesa dei diritti
umani e della diversità: “Siamo angosciati da un avvenimento che
fa paura. Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera scrisse che la
pedofilia andava punita. Lui era un diverso ma mai ha approfittato di
bambini. Posso dire ad altissima voce, tuttavia, che a Nova Siri è
la prima volta che c'è tanto giusto clamore. Questa vicenda ci deve
spingere difendere l'ingenuità sessuale dei minorenni. Ma un caso
simile poteva accadere a Palermo, Milano, New York”.
mercoledì 22 aprile 2015
“E GLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI ISTITUTI?”
EDILIZIA. L'EX ASSESSORE PROVINCIALE
LABRIOLA (AREA CIVATI, PD) CRITICA LE POLITICHE DEL GOVERNO SULLA
SCUOLA
SOLO PASSI INDIETRO. NELLE SCUOLE
MANCANO PERSINO CARTA IGIENICA E FOGLI PER LE FOTOCOPIE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15
E' critico Franco Labriola, portavoce
regionale dell'Area Civati del Partito democratico, già consigliere
ed assessore provinciale di Matera, sulla riforma della scuola varata
dal Governo Renzi e denominata “La buona scuola”. “Vorremmo –
ha dichiarato – che qualcuno ci spieghi perchè gli interventi di
messa in sicurezza degli edifici scolastici, promessi con le slide
dei primi cento giorni dal premier, non sono partiti. E questo
nonostante ci fossero disponibili le risorse per intervenire. Ci
piacerebbe sapere, poi, come mai, nelle scuole di ogni ordine e grado
manca l'essenziale”. E l'esponente democratico di opposizione alla
maggioranza del suo partito ha citato alcuni esempi: “Tanto per
farne tre mancano nei plessi scolastici frequentati dai nostri figli
i rotoloni di carta igienica, il sapone e, addirittura, la carta per
fotocopie”. Insomma, si tratta delle denuncia di una situazione
oltremodo deficitaria per le scuole di ogni ordine e grado del
Belpaese. “Tutto ciò accade – ha evidenziato ancora Labriola -
nel mentre “La buona scuola” prevede poteri assoluti per i
direttori e e per i presidi che potranno premiare e bocciare gli
insegnanti inseriti negli organici della istituzioni scolastiche da
loro diretti senza giusta causa”. Da qui la conclusione del
portavoce degli aderenti al gruppo di Pippo Civati riuniti in regione
nella associazione Basilicata possibile: “Condividiamo la
mobilitazione dei sindacati e auspichiamo una forte e determinata
adesione allo sciopero già programmato per il 5 maggio prossimo”.
Labriola, a sostegno della tesi del suo movimento, ha allegato alla
sua dichiarazione il documento – appello al Parlamento su “La
scuola che cambia il Paese” firmato da una serie di gruppi,
movimenti, e sigle sindacali tra cui, appunto, Cgil, Cisl, e Uil.
A PROCESSO PER L'ACCUSA DI MALTRATTARE I CANI
POLICORO. IL GIOVANE A ROMA AVREBBE
SEVIZIATO DUE ANIMALI DELLA EX RAGAZZA PER GELOSIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15
POLICORO – Un giovane originario della città jonica, Ottorino Rubino, 28 anni, è finito sotto processo a Roma con l'accusa di maltrattamento di animali. Processo che si sta svolgendo sotto gli attenti riflettori dei media della capitale e non solo. L'uomo è accusato di aver sottoposto a sevizie i cani della sua ex compagna colpevoli di farle troppe feste e di attirare le sue attenzioni. Rubino, in particolare, avrebbe sbattuto un labrador ed una meticcia della fidanzata, che poi lo ha lasciato, contro armadi in casa e contro i muri di cinta in giardino. Il fatto è raccontato con dovizia di particolari dai mass media romani che stanno seguendo il dibattimento. La denuncia contro il 28enne policorese risale all'aprile del 2010 quando fu una vicina di casa a scoprire i maltrattamenti nei confronti dei due cani. La donna, insospettita dagli strani rumori provenienti dal giardino annesso all'appartamento della vicina, si affacciò per vedere cosa stesse capitando. E vide una scena che la sconvolse. Rubino, secondo quanto sostenuto nel corso delle successive indagini, aveva preso il labrador per le orecchie, lo aveva tirato su e poi lo aveva scaraventato contro il muro di cinta. Una sorte di maltrattamenti era toccata anche alla cagnetta meticcia colpita con calci e pugni. Da qui la “segnalazione” alla padrona dei due animali e la successiva denuncia della stessa nei confronti dell'uomo che, nel frattempo, aveva lasciato rompendo il rapporto di fidanzamento. Le indagini condotte dalle forze dell'ordine, tra l'altro, accertarono, questo almeno sostiene la magistratura inquirente con il pm Gianluca Mazzei, che i maltrattamenti nei confronti dei due animali proseguivano anche in casa dove l’uomo gettava i due cani contro gli armadi. A scatenare la violenza sarebbe stata la gelosia. Troppo, per Rubino, l'affetto portato dalla sua ex verso quei due animali. Nella prossima udienza egli potrà difendersi dalle accuse nei suoi confronti. E' previsto, infatti, il suo interrogatorio.
L'INCHIESTA È PARTITA DA NOVA SIRI CON LA DENUNCIA DI UNA FAMIGLIA DEL POSTO
L'ORIGINE DELLA “STORIACCIA” DI
PEDOFILIA. LA SORELLA DELLA VITTIMA HA SCOPERTO LO SCOPO DEGLI
APPUNTAMENTI DEL FRATELLO ED HA DENUNCIATO TUTTO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15
La storiaccia di pedofilia venuta fuori
ieri con l'operazione “Long out” della Procura distrettuale di
Potenza ha gettato nello sgomento Nova Siri. Qui, in questo comune
diviso in due da un punto di vista economico e sociale, il centro
storico semi abbandonato ed in fase di spopolamento, la marina, in
forte crescita economica e come residenti, si è consumata una
vicenda che ha aspetti inquietanti. L'origine della bruttissima
vicenda è qui. Ma potrebbe essere stata dappertutto. Un ragazzino,
minore di 14 anni, sul finire del 2012 e nel corso del 2013, chatta
su un sito di incontri con persone che nascondono la loro vera
identità. Sul web questo è di una semplicità totale. Dalle parole
scritte dei messaggi agli appuntamenti dal vivo il passo è stato
breve. Chi ha, secondo le accuse, approfittato della vittima, otto
adulti, tra cui tre lucani, due della provincia di Matera, uno della
provincia di Potenza, più cinque di altre regioni d'Italia, hanno
lusingato il bambino con promesse disparate. E si sono incontrati con
lui. Cosa accadeva nelle auto di questi uomini lungo le strade del
litorale è qualcosa di turpe. Gli inquirenti mantengono il riserbo
assoluto sulla vicenda per proteggere il futuro del ragazzino
coinvolto ed anche quello della sua famiglia. Più volte, in maniera
disgiunta fra loro ma reiteratamente, gli otto uomini avrebbero avuto
incontro carnali con la vittima. Una storia da far rabbrividire. Non,
però, chi, secondo carabinieri e magistrati, si approfittava di un
minore per soddisfare i suoi insani impulsi sessuali. E' stato nella
famiglia che qualcuno ha scoperto qualcosa di strano nella vita del
ragazzino attaccato dai pedofili. La sorella ha capito che qualcosa
non andava. Quegli appuntamenti del fratello con sconosciuti che
venivano da fuori erano fortemente sospetti. Da qui la denuncia ai
carabinieri della locale Stazione e, quindi, della Compagnia di
Policoro. Le indagini, coordinate dal capitano Michelangelo Lobuono,
sono state discrete. E sono durate per tutto il 2014 sino alla
conclusione con l'operazione di ieri. Il ragazzino è assistito da un
psicoterapeuta nominato dalla Procura. Quali segni sulla sua psiche
lasceranno le violenze subite? Come potrà vivere appieno la sua vita
dopo quel che ha dovuto subire? Domande dalle difficili risposte. E
sgomento si è detto anche il sindaco di Nova Siri, Eugenio Stigliano
(Pd): “Non c'è una specificità del mio comune in quanto accaduto.
Noi, purtroppo, siamo portati a pensare che vicende simili possano
accadere solo nelle grandi città e mai nelle nostre, più piccole.
Invece, l'utilizzo e l'abuso del mezzo informatico rendono il mondo
globalizzato. Il cattivo uso dei social network può generare questi
orribili fatti. Famiglia, scuola, istituzioni, debbono vigilare
sull'uso di internet da parte dei minori. Non escludo che coi nostri
servizi sociali si possa organizzare incontri sull'utilizzo corretto
del web. Purtroppo, abbiamo dovuto scoprire che non siamo immuni da
queste orribili vicende”.
martedì 21 aprile 2015
PROVINCE, “ALTRO CHE TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA, LA RIFORMA TAGLIA I SERVIZI”
ISTITUZIONI. FRANCO LABRIOLA CHIEDE UN
INCONTRO A PITTELLA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15
MATERA - “La Provincia ha annullata
gara d'appalto per le cooperative sociali che esplicavano il servizio
di sostegno ai ragazzi diversamente abili iscritti alle scuole
superiori. Un servizio che era garantito da almeno una decina di
anni. A pagare, come sempre, sono i più deboli”. Lo ha sostenuto
Franco Labriola, ex consigliere ed ex assessore provinciale oltre che
ex consigliere comunale di Policoro, attuale portavoce regionale
dell'area Civati del Pd, riunita nell'associazione Basilicata
possibile, prendendo spunto da questo “annullamento” ritenuto
emblematico. “Alcune famiglie - ha continuato l'esponente Dem –
mi hanno esposto il problema che potrebbe provocare difficoltà nella
frequenza scolastica dei ragazzi con bisogno di supporto. La verità
è che le Province non sono state eliminate mentre sono stati
eliminati i servizi che garantivano. E pensare che l'eliminazione
presunta degli enti intermedi doveva servire ad eliminare i costi
della politica. Di fatto sta eliminando la manutenzione scuole e
delle strade con altri servizi fermi al palo. Prova ne è il recente
annullamento della gara per l'affidamento del servizio di sostegno ai
diversamente abili pare per mancanza di fondi. Se così fosse saremmo
caduti nel ridicolo. I costi della politica rimarranno quasi immutati
e i tagli saranno solo sui servizi e a pagarne le conseguenze sarebbe
sempre l'anello più debole della catena”. Cosa fare? “La riforma
Del Rio prevedeva alla “chiusura” delle Province il passaggio di
deleghe alle Regioni. Ma questo non è ancora avvenuto. Da qui la
nostra richiesta di un urgente intervento del presidente della
Regione Basilicata, Marcello Pittella – ha concluso Labriola -
affinchè possano essere garantiti ai cittadini i servizi essenziali
offerti, una volta, dalle Province”.
CINQUE LOCALI DEI CASALINI AFFIDATI IN CONCESSIONE. CI SARÀ UN'ASTA PUBBLICA
POLICORO.
IL COMUNE HA DECISO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15
POLICORO
– Ci sarà un'asta pubblica per la concessione in locazione di 5
immobili dello storico quartiere dei “Casalini”. Lo ha reso noto
il Comune precisando che l'asta si svolgerà il 12 maggio prossimo,
dalle ore 10, nella sala consiliare del municipio, con aggiudicazione
separata per ognuno dei 5 lotti. Gli immobili dovranno essere
utilizzati per funzioni come l'artigianato artistico, il commercio
turistico – culturale, esercizi pubblici. “L'obiettivo che si
pone l'amministrazione – è stato precisato - è quello di favorire
attività rivolte a recupero delle tradizioni storiche e culturali
con iniziative che, per quanto diversificate, faranno della tipicità
della riscoperta di antichi mestieri e della storia antica e più
recente il motivo conduttore cui ispirarsi. Inoltre, si intende
favorire le attività rivolte al turismo che in questo sito potranno
trovare un ideale collegamento con la limitrofa zona archeologica e
il Museo della Siritide e tutte quelle iniziative compatibili con lo
strumento urbanistico”. All'asta saranno ammesse solo offerte in
aumento sul canone base e l'aggiudicazione avverrà a favore di chi
abbia presentato l'offerta maggiore, per ogni singolo lotto. Per
informazioni ed eventuali sopralluoghi presso gli immobili oggetto
del bando gli interessati potranno rivolgersi in Comune presso il 3°
Settore – Ufficio Tecnico – Servizio patrimonio del Comune. E'
possibile, altresì, scaricare il bando completo sul portale
istituzionale www.policoro.gov.it.
“LO SCETTRO DEL RE” VINCE IL CONCORSO ECCE DOMINAE
NARRATIVA. PREMIATO A ROMA IL
LIBRO DI ROSANNA FILOMENA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
21.4.15
“Lo
scettro del re”, libro scritto da Rosanna Filomena per Edigrafema
edizioni, di Policoro, ha vinto per la narrativa il Concorso
letterario al femminile “Ecce Dominae”, di Roma. Filomena è
stata selezionata tra una rosa di 15 concorrenti. A far da filo
conduttore del premio
i versi di Marie Anne Erize, una giovane desaparecida argentina alla
quale è intitolato il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca,
organizzatore dell'evento.
La giuria, formata da Stefania Catallo, Matilde Spadaro, Bob Fabiani,
ed Ernesta Pavone, ha deciso di assegnare il premio a “Lo scettro
del re” per “la profondità della scrittura rispetto al tema
trattato e per l’originalità del testo, diviso in più parti come
fosse una raccolta di brevi testi teatrali sulla violenza di genere.
L’aiuto
alle donne vittime di violenza, infatti, non si traduce solo
nell’ascolto, nell’assistenza giuridica e psicologica ma anche
attraverso iniziative di “integrazione” e “rinascita” perché
la cultura, la creatività e la fantasia consentono di raggiungere
quella libertà che proprio il degrado, l’ignoranza e la violenza
annullano. “Lo
scettro del re” racconta la violenza psicologica e fisica, la
sopraffazione subdola e la colpa insensata. Sofia, Marsela, Ester,
Gisele, volti deturpati, abbrutiti, sfiniti portano in scena il
dramma troppo spesso silenzioso dei maltrattamenti sulle donne.
L’autrice, col sapiente uso del non detto, della non punteggiatura,
celebra il riscatto di ognuna di esse. Perché il divenire,
risucchiato sulla pelle, non mostri solo aridi solchi, ma fecondi
segni di un tempo non completamente avaro”.
UN GUASTO AL MOTORE FERMA LAVIERI AD ERICE
AUTOMOBILISMO
LA GAZZETTA DELMEZZOGIORNO 21.4.15
POLICORO – Antonio Lavieri, “storico”
pilota della Policoro Corse veteran sport club, già protagonista,
con buoni risultati negli anni scorsi nelle cronoscalate più
importanti d'Italia, è tornato, con la sua scuderia, alle corse. Ma
non è andata bene la sua “prima” della stagione nel Campionato
italiano velocità montagna (CIVM), la 57esima edizione della Monte
Erice. Alla salita che da Trapani porta al bellissimo borgo siciliano
erano iscritti 170 piloti provenienti da tutta Italia. Ed il tempo
splendido ha richiamato una folla enorme sia il giorno delle prove
sia domenica scorsa lungo il tracciato lungo circa 6 chilometri da
ripetere due volte e con classifica finale data dalla somma dei tempi
realizzati. Ebbene, Lavieri, che ha corso con una Fiat Abarth 500,
non godeva dei favori del pronostico avendo in un pilota alla guida
di una Peugeot 106 il suo principale avversario. La Peugeot, infatti,
ha un peso inferiore di ben 150 chili rispetto alla Fiat guidata dal
portacolori della Policoro corse. Alla partenza, però, Lavieri ha
compiuto un ottimo spunto ed a circa metà percorso è stato
cronometrato in vantaggio rispetto al suo avversario numero uno. Ma
un forte rumore proveniente dal lato anteriore destro del suo mezzo
lo ha costretto a rallentare. Alla fine della prima manche è stato
classificato terzo. Il suo team ha provveduto a verificare
immediatamente il guasto nella speranza di poter ripartire per la
seconda manche. Il responso dei meccanici, però, è stato negativo
in quanto è stato constatato il cedimento del supporto motore lato
destro con danneggiamento della distribuzione. Il pilota lucano ha
appreso del guasto irrimediabile con grande disappunto e la sua Fiat
Abarth è stata, giocoforza, ritirata dalla gara. Lavieri, però, non
si è dato per vinto ed ha dato appuntamento a tutti alla seconda
gara del Campionato, ad Orvieto, il 10 maggio prossimo.
“E' STATA PER MESI TERRA DI NESSUNO, LA DISCARICA RIAPRIRÀ IN SICUREZZA”
COLOBRARO. CHIUSA AL CONFERIMENTO DEI
RIFIUTI DALL'OTTOBRE 2013. SI LAVORA ALL'AMPLIAMENTO PER 20MILA METRI
CUBI
IL SINDACO BERNARDO FA IL PUNTO
SULL'IMPIANTO DI CONTRADA MONTICELLO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15
COLOBRARO – “La discarica dei
rifiuti solidi urbani di contrada Monticello riaprirà con tutti i
crismi dopo essere stata terra di nessuno per 18 mesi, anche se noi
abbiamo fatto sempre i controlli per la tutela del territorio. Poi,
chiuderà”. Lo ha detto il sindaco Andrea Bernardo (Pd) da noi
interpellato per i tanti problemi sollevati da questa struttura
chiusa al conferimento dall'ottobre 2013. Da quella data dodici
lavoratori sono stati messi in cassa integrazione dalla società di
gestione, la Teknoservice srl di Piossasco (TO). “Anche se – ha
precisato il primo cittadino – l'ecopunto, dove alcuni comuni
contrattualizzati dalla società conferiscono la raccolta
differenziata, è ancora aperto”. Ma a luglio scade l'appalto. “Non
è proprio così. Il contratto effettivamente scade il 31 luglio 2015
salvo ampliamento. E dato che noi abbiamo appaltato i lavori per
poter allocare altri 20mila metri cubi, la gestione continuerà”.
Risulta alla Gazzetta, però, che sull'appalto da 1.150.000 euro per
i lavori di consolidamento di due frane che interessano l'impianto ci
sono contestazioni. “Confapi - ha chiarito il nostro interlocutore
- ha fatto delle osservazioni ed una società ha chiesto di agire in
autotutela. Osservazioni e richiesta al vaglio della Commissione del
Cuc (Centrale unica di committenza) costituito con Valsinni e
Rotondella. La procedura va avanti”. Al Comune, però, non vanno
bene i termini dei due contratti (uno per la gestione della
discarica, l'altro per la gestione dell'ecopunto) siglati dall'ex
Comunità montana (Cm) di Tursi con la ditta di Piossasco: “Per noi
sono sfavorevoli per il pubblico e favorevoli per il privato. C'è un
confronto per la loro riformulazione”. Problemi su problemi. Non
ultimo quello ambientale. Il 10 marzo scorso la fuoriuscita di
percolato nel fosso Polacco. “E noi siamo intervenuti subito. Noi
abbiamo chiamato l'Arpab e noi abbiamo messo in sicurezza il tutto in
poche ore. I residenti dell'area debbono capire che non si tratta di
una profumeria. In quei giorni ha piovuto con tanto di allerta meteo.
Il troppo pieno ha fatto tracimare il percolato”. Che fine farà
Monticello? “Appena ultimati i lavori sulle due frane vi
allocheremo gli altri 20mila metri cubi di rifiuti previsti. Poi
chiuderà. Con quali soldi non si sa visto che l'ex Cm non ha
previsto un solo euro per il post gestione. Dovrà pensarci la
Regione”.
E' CRITICO SANTARCANGELO, UGL
“CHIEDIAMO LA NOMINA DI UN
COMMISSARIO PER LA GESTIONE”
COLOBRARO - “Se la Regione non prende
in seria considerazione i problemi della discarica di contrada
Monticello, essa non riaprirà più. Chiediamo la nomina di un
commissario per la gestione”. La richiesta è stata formulata da
Casimiro Santarcangelo, segretario provinciale settore ambiente
dell'Ugl. Il sindacalista, altresì, è uno dei 12 lavoratori messi
in cassa integrazione dalla società di gestione della struttura
dall'ottobre 2013. “Dei lavori di ampliamento, ad esempio – ha
spiegato Santarcangelo – non si sa nulla con i Comuni ex
conferitori (Colobraro,
San Giorgio Lucano, Nova Siri, Valsinni, Rotondella, Tursi, Policoro,
Scanzano J. Montalbano J., Aliano, Stigliano, Gorgoglione, e
Bernalda) che non sanno più dove portare la loro
immondizia. E con i maggiori costi di trasporto che gravano sui
cittadini. E' contro la paralisi totale che chiediamo un commissario
di nomina regionale”.
lunedì 20 aprile 2015
LA SQUADRA PER IL GIFFONI EXPERIENCE
STUDENTI
E GRANDE SCHERMO. LA FASE PROVINCIALE PER INDIVIDUARE I GIOVANISSIMI
PER LA GIURIA DELL'EVENTO SALERNITANO
I PREMIATI DELL'EDIZIONE DI “VIVERE IL CINEMA” SVOLTASI A MONTESCAGLIOSO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15
MONTESCAGLIOSO
– Si è conclusa al Cineteatro “N. Andrisani” la dodicesima
edizione della rassegna “Vivere il cinema tra sogno e realtà”
abbinata al Concorso Giffoni Experience, giunto alla sua
quarantacinquesima edizione. Si tratta della fase provinciale della
individuazione dei giovanissimi che faranno parte della giuria
selezionatrice di films e di cortometraggi in programma dal 17 al 26
luglio 2015 a Giffoni Valle Piana (SA). Alla rassegna hanno
preso parte ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni,
appartenenti alle diverse scuole ed istituti della provincia di
Matera. I candidati sono stati 40 e la commissione esaminatrice ne ha
scelti 9 tra le diverse sezioni. A questi sono da aggiungere i 15
giurati di qualità che hanno già partecipato e si sono distinti
negli scorsi anni. I ragazzi esaminati hanno seguito un percorso
didattico - formativo da novembre 2014 a marzo 2015 visionando film,
analizzandoli, commentandoli e realizzando lavori sotto la guida dei
docenti interessati a questo progetto. I film visionati sono stati
dodici, sempre suddivisi per sezioni, che hanno affrontato diverse
tematiche: sociali, storiche, fiabesche, adolescenziali, fantasy,
drammatiche e per i più piccoli cartoni animati. Così, nei giorni
scorsi, dopo un’attenta scelta e valutazione dei numerosi candidati
da parte delle rispettive scuole, nell'“Andrisani” si è svolta
la selezione finale. La commissione esaminatrice ha giudicato i
candidati scegliendo quelli che hanno dato un’immagine completa
della loro personalità didattica, educativa, sociale e umana. Così,
i componenti la giuria, nelle persone del vice direttore artistico
Manlio Castagna e di due suoi collaboratori e delle rappresentanti
Agiscuola del cine - teatro, Livia Pompeo e Anna Andrisani, hanno
scelto i candidati delle tre sezioni che parteciperanno alla 45a
edizione del “Giffoni”. Sezione elements + 10: Eustachio
Santeramo (scuola media “Pascoli” Matera), Alessia Gatto (scuola
media Marconia), Stefano Linsalata (scuola primaria Grassano), e
Pierpaolo Cirigliano (scuola primaria Policoro II Circolo). Sezione
generator + 13: Vito Esposto (scuola media Montescaglioso), Irene
Atlante (scuola media Grottole), Cristina Scarcella (scuola media
“Pascoli” Matera). Sezione generator + 16: Maria Letizia Festa
(liceo Classico Pisticci) e Simone Ianniello (Itas Marconia). Grande
apprezzamento è stato manifestato da Castagna, soddisfatto per il
lavoro e l’impegno dei ragazzi, che ha elogiato la professionalità
dei docenti ed evidenziato la continua crescita culturale, sociale e
umana di tutta l’attività che viene realizzata dal 1999 dalla
direzione del cine – teatro Andrisani di Nunzio Nicola Disabato.
GREENBLU HA ACQUISITO LA GESTIONE DEL MARINAGRI HOTEL RESORT
POLICORO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15
POLICORO – Greenblu, la società di gestioni turistiche nota per il Nova Yardinia di Castellaneta Marina (TA), ha acquisito la gestione del Marinagri hotel resort, nei pressi di Marinagri world, città sull’acqua ricavata da 350 ettari di laguna, con isole, canali navigabili e oasi naturalistica. Lo hanno reso noto agenzie del settore turistico precisando che “il Marinagri hotel resort, che si aggiunge al Ticho’s hotel di Castellaneta Marina, anch’esso acquisito di recente dalla Greenblu, offre 95 camere e suite, con grandi terrazzi privati e vista sul mar Ionio e sui giardini circostanti. I ristoranti includono il Luna, che offre cucina italiana e locale; il Wine bar bistrot, sul molo del porto, con cucina di mare gourmet; Le terrazze, con vista panoramica sul porto, ideale per eventi speciali e serate di gala; il Lido lounge beach, ristorante light sulla spiaggia. Il resort è anche una destinazione congressuale, grazie ai suoi spazi coperti e all’aperto per meeting e conferenze, attrezzati con le più avanzate attrezzature audiovisive e l’assistenza di personale specializzato”.
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15
POLICORO – Greenblu, la società di gestioni turistiche nota per il Nova Yardinia di Castellaneta Marina (TA), ha acquisito la gestione del Marinagri hotel resort, nei pressi di Marinagri world, città sull’acqua ricavata da 350 ettari di laguna, con isole, canali navigabili e oasi naturalistica. Lo hanno reso noto agenzie del settore turistico precisando che “il Marinagri hotel resort, che si aggiunge al Ticho’s hotel di Castellaneta Marina, anch’esso acquisito di recente dalla Greenblu, offre 95 camere e suite, con grandi terrazzi privati e vista sul mar Ionio e sui giardini circostanti. I ristoranti includono il Luna, che offre cucina italiana e locale; il Wine bar bistrot, sul molo del porto, con cucina di mare gourmet; Le terrazze, con vista panoramica sul porto, ideale per eventi speciali e serate di gala; il Lido lounge beach, ristorante light sulla spiaggia. Il resort è anche una destinazione congressuale, grazie ai suoi spazi coperti e all’aperto per meeting e conferenze, attrezzati con le più avanzate attrezzature audiovisive e l’assistenza di personale specializzato”.
I CARCIOFI DEL METAPONTINO INVADONO L'ITALIA E L'ESTERO
PISTICCI. A SAN TEODORO, PER INIZIATIVA DELL'IMPRENDITORE DAVIDE
CARBONE, C'È IL CARCIOFETO PIÙ VASTO DELLO JONIO LUCANO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15
OGGI IN TELEVISIONE LE PRODUZIONI JONICHE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15
PISTICCI – Il Metapontino delle
meraviglie. Dopo le fragola Candonga, le zucche, i lamponi, ed altre
primizie, ecco i carciofi. Nella zona di San Teodoro, per iniziativa
dell'imprenditore agricolo Davide Carbone, 38 anni, di Bernalda,
titolare dell'azienda “Il pizzicotto”, c'è il carciofeto più
vasto dell'aco jonico lucano. Si tratta di 40 ettari di piante alte
sino alla cintola che danno un prodotto che, surgelato dalla Orogel,
nello stabilimento di Policoro, raggiunge i consumatori attraverso la
grande distribuzione organizzata. In tutto il mondo. “Noi – ha
detto Carbone – siamo i produttori di punta della Orogel, uno dei
marchi più importanti del settore. Il nostro prodotto ha
caratteristiche di bontà tali da essere tra i più ricercati.
Produciamo con destinazione industriale. Un carciofeto di 40 ettari è
da record. La media è di 7 – 8. Ed il Metapontino, con i suoi 300
ettari, è leader in Basilicata”. Una coltura remunerativa?
“Dipende dall'annata. Importanti sono i numeri che si riescono ad
ottenere. L'industria ci garantisce un prezzo congruo. Dobbiamo
sperare in condizioni climatiche normali. Gelo e grandine sono in
agguato. In condizioni okay, le varietà di nuova generazione che
coltiviamo (Madrigal, Symphony e Violetto brindisino risanato) ci
danno un certo reddito con un buon ritorno economico ed occupazionale
per il territorio. Per un ettaro ci vogliono per impianto, acqua,
spese, lavoro, raccolta, dai 7 agli 8mila euro. Ora ho 18 dipendenti
della zona ed extracomunitari”. Ma “Il pizzicotto” produce solo
carciofi? “Il grosso del nostro impegno – ha risposto il nostro
interlocutore - è sui carciofi, Ma produciamo anche zucche,
frumento, cavoli, broccoli, pur se puntiamo sul carciofo. Se il trend
rimarrà positivo aumenteremo le superfici coltivate”. Ed è strano
che questo imprenditore, perito agrario, non si sia dedicato, come la
gran parte dei produttori agricoli della sua età, alla
fragolicoltura. Una stranezza spiegata sull'onda dei ricordi
familiari. “Io – ha rivelato Carbone – non sono figlio di
agricoltore. Mio padre faceva il camionista. E portava i carciofi a
Firenze. Questo ortaggio per me è stato una passione che ho
trasformato in stile di vita. In futuro ci sono la sperimentazione
del Carciofo brindisino che si avvia all'Igp, la ripresa produttiva
di varietà tradizionali, un marchio di produzione di sott'oli.
Carciofi, ovviamente”.
RAI, “A CONTI FATTI”
PISTICCI – Importante “vetrina”
nazionale in televisione oggi per i prelibati carciofi del
Metapontino. Davide Carbone, 38 anni, titolare dell'azienda agricola
“Il pizzicotto”, di Bernalda, produttore leader di Basilicata, è
stato a Roma, negli studi del programma “A conti fatti”, dalle
11, per parlare di questo ortaggio. Il magazine, che è condotto da
Elisa Isoardi, ha tra i suoi collaboratori Rocco Corsano, che vive a
Scanzano Jonico e che, quindi, conosce bene il territorio che va da
Nova Siri a Metaponto. Carbone, così, ha presentato ai
telespettatori di tutta Italia i carciofi da lui prodotti. Carciofi
che, surgelati dalla Orogel nello stabilimento di Policoro, vengono
commercializzati tramite la grande distribuzione organizzata in tutto
il mondo.
domenica 19 aprile 2015
“LE CLASSI DI PRIORITÀ STANNO DANDO BUONI FRUTTI”
LISTE DI ATTESA IN BASILICATA. LA
NOSTRA INCHIESTA
I COMMENTI. ROCCO MAGLETTA E PIETRO
QUINTO, DIRETTORI DEL SAN CARLO E DELL'ASM
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.5.15
“Stiamo lavorando. Porteremo le liste
di attesa nei range previsti dalla normativa”. Lo hanno assicurato
sia il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo, Rocco
Maglietta, sia il dg dell'Asm, Pietro Quinto. “Preciso - ha detto
Maglietta – che l'ospedale è per acuti. Partecipa, tuttavia, anche
alle attività ambulatoriali. L'introduzione delle classi di priorità
sta dando buoni risultati. Occorre, però, lavorare sia sull'offerta,
aumentandola, sia sulla domanda, che dev'essere appropriata. Per
questo stiamo predisponendo linee guida condivise tra medici di
medicina generale dell'Asp ed ospedalieri. Per quel che attiene alla
vostra inchiesta evidenzio che la neurochirurgia già eroga una
attività H24 per l'emergenza. Ma lavoreremo per introdurre le classi
di priorità anche per le visite. Fermo restando che le classi B sono
da erogare su scala regionale e non solo a Potenza o Matera. Poi, è
un luogo comune il fatto che le prestazioni a pagamento si hanno
subito e quelle con il Servizio sanitario in mesi. Il medico che fa
l'intramoenia deve rispettare alcune percentuali tra attività
pubblica e privata. Percentuali verificate mensilmente”. Ed alla
Asm cosa sta accadendo su questo “fronte”? “Sono direttore
generale da 3 mesi – ha detto Quinto - e, negli obiettivi
affidatici dalla Regione, oltre a sostenibilità ed equilibrio di
bilancio, c'è la riduzione delle liste di attesa in cardiologia e
radiologia. Abbiamo aumentato l'offerta di prestazioni ma non basta.
D'intesa con l'Ordine dei medici, un gruppo di medici di famiglia ed
ospedalieri ha condiviso linee di accesso alle prestazioni per
governare la domanda. Linee contenute in una delibera adottata il 14
aprile scorso. Stiamo, altresì, inserendo i centri privati
accreditati nel Cup. Per quanto attiene alla classe di priorità B
essa vale su scala regionale. Per l'intramoenia, infine, prima di
ogni liquidazione mensile agli specialisti che la praticano, viene
verificata da una commissione presieduta dal direttore sanitario
Gaetano Annese la congruità di quanto effettuato nel pubblico e
quanto nel privato”.
CONTROMISURE
COME ABBATTERE I TEMPI
Per abbattere le liste di attesa
occorre lavorare sulla domanda e sull'offerta. Riducendo la prima,
aumentando la seconda. Per far questo i “tecnici” stanno puntando
su linee guida condivise tra medici di famiglia (prescrittori) ed
ospedalieri (erogatori). A Matera alcuni membri dei due gruppi hanno
elaborato un documento divenuto delibera della Asm relativamente agli
accessi alle prestazioni di cardiologia e di radiologia. Basterà?
Forse no. Sinora, infatti, le due categorie di professionisti hanno
giocato allo scaricabarile. I medici del territorio hanno sempre
lamentato, e lamentano, una caterva di prescrizioni cosiddette
indotte, vale a dire da rendere mutuabili su indicazione degli
specialisti ospedalieri. Che sembra abbiano una sorta di crampo alla
mano ogni qual volta debbano prescrivere esami, accertamenti,
prestazioni, da loro ritenuti essenziali per formulare la diagnosi,
sul ricettario unico regionale. In mezzo ci sono i pazienti costretti
a lunghe code ed ad un via vai continuo dai loro medici di famiglia
agli ambulatori ospedalieri e distrettuali e viceversa. Finirà?
LISTE D'ATTESA, TUTTO COME PRIMA. SI PRENOTA PER IL 2 AGOSTO 2016
LA NOSTRA SALUTE. CITTADINI –
PAZIENTI... MA NON TROPPO
OCCHI PUNTATI SULL'OSPEDALE SAN CARLO
DI POTENZA E SULL'AZIENDA SANITARIA DI MATERA
VISITA UROLOGICA AL MADONNA DELLE
GRAZIE POSSIBILE SOLO TRA UN ANNO E QUATTRO MESI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15
Cosa è cambiato nel “mondo” delle
liste di attesa per visite, esami, prestazioni sanitarie in genere,
negli ultimi tre anni al San Carlo di Potenza ed alla Azienda
sanitaria di Matera? Alla domanda abbiamo tentato di dare una
risposta mettendo a confronto i dati scaturiti dalla nostra
telefonata di ieri, alle 10.16, al Cup (Centro unico di prenotazione)
regionale per alcune branche specialistiche e le risultanze di una
identica nostra “mini inchiesta” analoga pubblicata il 30
dicembre del 2013. Occorre tener presente, infatti, che dal 2
febbraio scorso, sono state introdotte importanti novità nel
settore. A cominciare dalla introduzione della ricetta
dematerializzata e dall'obbigo previsto dal sistema computerizzato
dell'inserimento della classe di priorità da parte del medico
prescrittore, in genere il medico di medicina generale. Classi di
priorità che sono la U, urgente, con accesso diretto al pronto
soccorso; la B, breve, esame da evadere in dieci giorni; la D,
differibile, da evadere in trenta giorni per le visite ed in 60 per
gli esami strumentali; e la P, programmabile, senza termine di
priorità. Si è adeguato il sistema erogatore a queste novità?
Siamo andati a “vedere”. Abbiamo digitato il numero del Cup da
cellulare, lo 0971471373, ed abbiamo atteso la voce dell'operatrice
ottenendo queste risposte: “Per una prima visita neurochirurgica,
possibile solo all'ospedale San Carlo di Potenza, la data libera più
vicina è quella del 23 settembre. La lettera B per questa branca non
esiste. Per la visita urologica le prime date sono quelle del 26
maggio a Potenza e del 2 agosto 2016 (già, avete letto proprio bene:
2 agosto 2016!) al Madonna delle Grazie di Matera. Per la
prenotazione con la lettera B abbiamo una disponibilità a Potenza
per il 22 aprile prossimo mentre non c'è calendario al momento a
Matera e non posso prenotare entro i dieci giorni. Visita senologica:
29 aprile al San Carlo, 12 giugno a Matera. Mammografia: 2 settembre
a Potenza, 13 maggio a Matera. Le lettere B non hanno calendario.
Solo a Matera la visita potrà essere effettuata il 28 aprile
corrente mese”. Com'erano andate le cose il 30 dicembre del 2013?
“Visita neurochirurgica al San Carlo di Potenza il 18 marzo 2014.
Visita urologica: prima data 21 febbraio 2014 al San Carlo; a Matera,
il 18 marzo del (udite, udite!) 2015. Visita senologica al San Carlo
il 3 gennaio 2014; visita senologica, ecografia e mammografia, a
Matera il 14 maggio 2015”. Ai posteri l'ardua sentenza.
TARSIA
(CITTADINANZATTIVA)
“IL SISTEMA MIGLIORA TRANNE QUALCHE
SITUAZIONE”
“La lunghezza delle liste di attesa in Basilicata è in una fase di evoluzione direi positiva. Tranne che per alcuni casi eclatanti come per l'urologia al Madonna delle Grazie di Matera. Il lavoro dei nuovi direttori generali Rocco Maglietta, al San Carlo di Potenza, e Pietro Quinto, all'Asm, sta dando i frutti sperati col rispetto dei 90 giorni dalla richiesta all'esecuzione della prestazione”. Lo ha detto Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, dopo che gli abbiamo illustrato le risultanze del nostro raffronto tra la durata delle prenotazioni di ieri rispetto a quelle del 30 dicembre 2013. “Gli effetti positivi dell'introduzione delle classi di priorità cominciano a verificarsi. Occorre specificare a proposito della priorità B che essa ha una valenza regionale. Significa che una determinata prestazione potrebbe essere effettuata, ad esempio, a Matera, Chiaromonte, Potenza, o Melfi, e non, per forza, nell'ospedale “desiderato” dal paziente”. Una notazione in materia Tarsia l'ha fatta sul ruolo degli operatori del Centro unico di prenotazione (Cup): “Debbono dare a chi telefona o a chi si reca agli sportelli tutta la griglia di possibilità a disposizione. Mi risulta che spesso non lo fanno”. Cittadinanzattiva, altresì, ha visto con interesse l'inserimento nel Cup delle prestazioni erogate dai centri privati accreditati. Significa che laboratori di radiologia, di analisi, ed ambulatori dove i pazienti possono recarsi pagando il ticket o meno, come avviene nei presidi del Servizio sanitario nazionale, saranno prenotabili non solo rivolgendosi ad essi direttamente, come avviene ora, ma anche telefonando agli operatori. Il tutto, ovvio, per abbattere ancora di più le “famigerate liste” e contenerle, come per legge, nei fatidici 90 giorni.
IL MARCHIO DELLE FRAGOLE CONTRAFFATTO, TRE DIFFIDE. INTANTO, SUCCESSO AL RISTORANTE "LA CASA VICINA" ALL'INTERNO DI EATALY DI TORINO
POLICORO.
I SEGNI DISTINTIVI DELLA CANDONGA TOP QUALITY UTILIZZATI SENZA
AUTORIZZAZIONE
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15
POLICORO
– La fragola Candonga, prodotta su circa 700 ettari nel
Metapontino, è così buona ed apprezzata sui mercati che numerosi
sono i furti che la riguardano ed i tentativi di imitazione. E grande
è il successo nel suo Roadshow nei più prestigiosi ristoranti
italiani. Carmela Suriano è la general manager del Club Candonga,
una realtà consortile a cui aderiscono i produttori della Candonga
Fragola Top Quality, gli unici a poter disporre dell'utilizzo
dell'apposito marchio: “Abbiamo riscontrato l'uso non autorizzato
del marchio stesso. E sono partite le nostre prime tre diffide nei
confronti di altrettante aziende che senza il via libera dei titolari
del diritto hanno usato segni distintivi che rimandano alla Candonga
Fragola Top Quality”. Ad istruire l'atto stragiudiziale è stato
l'avvocato Vincenzo Acquafredda: “I destinatari della diffida hanno
sette giorni di tempo per accogliere le nostre richieste,
diversamente saranno citati in giudizio. Abbiamo riscontrato quelli
che, a nostro avviso, sono fatti che configurano una chiara ipotesi
di contraffazione. Abbiamo chiesto il ritiro dal mercato del
packaging e di tutti i supporti che ritraggono loghi o logotipi che
fanno pensare a Candonga o Candonga Fragola Top Quality. Colgo
l'occasione per ricordare che Candonga è il marchio commerciale e
non la semplice denominazione della varietà che è Sabrosa. Candonga
e Candonga Fragola Top Quality sono marchi registrati”. Intanto, il
prodotto leader dell'agricoltura dell'arco jonico lucano continua a
mietere successi nelle diverse tappe del suo Roadshow Excellence
Tour. “Frutto compatto, croccante e non acquoso. Molto equilibrato
nel gusto, bassa acidità, versatile nelle preparazioni. Come
classico dolce oppure in accostamenti dolce - salato di grande
impatto sia visivo per il rosso acceso del frutto sia al palato. E’
stata una bellissima scoperta. Continueremo ad usare Candonga”, ha
detto lo chef Claudio Vicina, del ristorante “La Casa Vicina”,
all'interno di Eataly
Torino.
CONCORSO ASM, DA FRANCONI NESSUN PASSO INDIETRO
SANITÀ. IL CONSIGLIERE REGIONALE DEI 5
STELLE, PERRINO: “L'ASSESSORE PREFERISCE ELUDERE I DUBBI SULLE
REGOLARITÀ DELLE PROCEDURE”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15
“Avremmo voluto dare notizie positive
ai 300 infermieri preselezionati ai quali l’Azienda sanitaria di
Matera ha riservato una spiacevole sorpresa riaprendo
illegittimamente, ad avviso del M5S Basilicata, i termini del
concorso ed aggiungendo ulteriori 20 posti ai 37 banditi già da
oltre un anno. Ma l’assessore regionale alla sanità, Flavia
Franconi, ha gelato ogni aspettativa di ravvedimento da parte
dell’Asm. Dobbiamo prendere atto dell’ennesima ingiustizia”. Lo
ha dichiarato il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale,
Giovanni Perrino, dopo la risposta ricevuta dalla Franconi ad una
interrogazione sulla riapertura del concorso Asm per 57 posti di
infermiere. “Ci saremmo aspettati – ha aggiunge l’esponente M5S
- maggiore trasparenza e correttezza dall’assessore che ha letto
una pappardella in giuridichese scritta da qualche dirigente
dell'azienda ma che non convince. L’assessore si è più volte
detta affezionata ed affascinata dalla nostra terra. Eppure, dinanzi
a domande precise sulla stranezza di bandire due procedure
concorsuali identiche (la prima per 37 posti e la seconda per 20
posti) la dottoressa Franconi ha preferito eludere i dubbi sulla
regolarità della procedura lasciando irrisolti i principali nodi
della questione”. A parere di Perrino “per giustificare l’aumento
a 57 dei posti a concorso è stata tirata in ballo la vittoria del
titolo di città europea della cultura 2019 da parte di Matera:
l’aumento di 20 infermieri sarebbe dovuto al fine di potenziare i
servizi territoriali in considerazione della necessità di migliorare
l'offerta sanitaria del presidio di Matera in vista dell'appuntamento
del 2019. Ormai Matera 2019 viene utilizzata come lacera foglia di
fico per coprire qualsiasi opera o spesa pubblica, anche quelle di
dubbia utilità. Le domande sono: Matera 2019 è una piccola Expo
2015? E’ l’alibi per sprechi, abusi e clientelismo?”
GIOVANI DEMOCRATICI E CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE DI MONTALBANO JONICO SOLIDALI CON IL SINDACO IACOBELLIS
SCANZANO
JONICO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15
Ancora
messaggi di solidarietà al sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore
Iacobellis, per l'intimidazione mafiosa ricevuta il 3 aprile scorso.
Così, i Giovani democratici di Basilicata si sono detti “sicuri
che la sua opera continuerà con vigore e che le genti del
Metapontino non si piegheranno alla violenza”. Solidarietà a
Iacobellis è stata anche data dai consiglieri di opposizione di
Montabano Jonico, Piero Marrese e Giuseppe Disanzo, che hanno
rimarcato “l'assenza del sindaco Enzo Devincenzis alla riunione
dell'Anci di venerdì scorso”.
ARRESTI DOMICILIARI PER FIORE COMMISSO
SCANZANO JONICO
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 19.4.15
Il tribunale
del Riesame di Potenza ha accolto, parzialmente,
la richiesta degli avvocati Pietro D. Mazzoccoli
e Livia Lauria concedendo gli arresti domiciliari
a Fiore Francesco Commisso. L'uomo era stato arrestato a Scanzano
Jonico dai carabinieri con le accuse di rapina aggravata e lesioni
perché il 6 marzo scorso con il volto coperto si sarebbe
impossessato di una busta con 8.000 euro
sottraendola con violenza a Francesco lannuzziello
provocandogli lesioni personali guaribili in 25 giorni. Per l'avv.
Mazzoccoli “si tratta di una vicenda in cui Commisso con forza ha
proclamato e continua con determinazione a proclamare
la propria estraneità. Egli risulta essere un pescatore che
vive di onesto lavoro e da tempo ha dato un taglio netto a fatti
illeciti che in passato lo hanno visto coinvolto
in alcune vicende processuali. Allo stato – ha
concluso Mazzoccoli – Commisso si dedica unicamente all'attività
lavorativa ed alla sua famiglia e non è dedito certamente a
commettere rapine”.
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