“UNA BOLLA MEDIATICA NAZIONALE DEI PARTITI DELLE TRIVELLE CHE VOGLIONO
TRIVELLARE IN TERRA E MARE. ALLA FINE, QUANDO LA BOLLA ESPLODERÀ, I CITTADINI SI
RENDERANNO CONTO CHE DI GRATIS REALE CI SARÀ SOLO LA PUZZA DELL’IDROGENO
SOLFORATO”. DI SEGUITO L’ANALISI DELLE DUE ASSOCIAZIONI ECOLOGISTE
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GLI APPELLI NO TRIVELLE DI 6 ANNI FA DI FDI, FI, LEGA (FOTO TODAY.IT)
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FONTE NOSCORIE
TRISAIA E MED NON TRIV
SCONTO GAS BASILICATA: UNA BOLLA MEDIATICA NAZIONALE DEI PARTITI DELLE
TRIVELLE
Dopo aver condotto l ‘Italia in una guerra che ha prodotto una speculazione
energetica sulle bollette senza precedenti portandoci al razionamento della
materia prima che genererà il fallimento di migliaia di aziende con milioni di
disoccupati, partiti e personaggi politici sostenitori delle trivelle italiane
rilanciano la bolla mediatica dello sconto gas in bolletta lucano
(mediaticamente per alcune testate diventato gas gratis).
Renzi di Italia viva afferma che dire si agli impianti (trivelle) serve
e Calenda di Azione vorrebbe trivellare la Basilicata con l’apertura di pozzi in
stile "Sblocca Italia" voluto dal governo Renzi in passato e nuovi
pozzi nei mari italiani (vedi ultime dichiarazioni sul Quotidiano). L’elenco
comunque è lungo, variegato e bipartisan viste le ultime dichiarazioni di altri
esponenti di governo e di diversi partiti.
Perché è una bolla mediatica?
È una bolla mediatica perché strumentalizza il concetto di "gas
gratis", in quanto in realtà e solo uno sconto in bolletta (ancora non
attuato) di durata limitata e a scalare nel tempo. Secondo la dotazione
finanziaria stanziata dalla Regione Basilicata (60 Mil per il 2022 e 200 Mil
per il 23/24) se dividiamo per le 238.000 famiglie lucane e consideriamo i
consumi medi le famiglie allacciate alla rete metano potrebbero ricevere dai 60
ai 40 euro al mese di sconto in bolletta, sconto che varia a seconda delle
singole utenze (non è uguale per tutti). Lo sconto è stato finanziato solo per
tre anni e non è chiaro ancora come potranno usufruirne le famiglie senza rete
metano. La misura sarà condizionata dalle estrazioni, se per un motivo
qualsiasi (anche giudiziario previsto dal contratto) si dovesse bloccare il
centro oli o l’estrazione il fondo non sarà erogato.
Il primo sconto in bolletta sarà diminuito nel tempo del 10% ogni anno
fino al 30% e il calcolo partirà dal consumo precedente registrato in bolletta
per il precedente anno per poi scalare del 30% nei tre anni successivi, per
ironia della sorte chi ha risparmiato nel 2021 prenderà meno di chi non lo ha
fatto (la misura pertanto risulta poco equa). Ovviamente senza valutare e
calcolare i danni ad acqua, salute, ambiente ed economie locali.
Giornalisti e politici più attenti avrebbero guardato i dati Istat,
Svimez, i dati della Vis (valutazione impatto sanitario) che sono impietosi
proprio nelle zone estrattive, senza tener conto dell'enorme quantità di
rifiuti prodotti al giorno (difficili da trattare e smaltire) e delle
inchieste giudiziarie ancora in corso in tema di rifiuti petroliferi e
petrolio. Lo sconto in bolletta ci ricorda la vecchia card carburanti (finita
nel dimenticatoio dopo poco tempo).
Altre regioni come il Lazio hanno fatto prima e in modo immediato
direttamente sulle buste paga e sulle bollette e senza lasciar trivellare il
proprio sottosuolo.Per i redditi imponibili (senza calcolo Isee) fino ai
35/40.000 euro (redditi abbastanza alti) prevede un bonus energia da 300 eu a
componente nucleo famigliare detratti direttamente dalle tasse regionali in
busta paga. La restante parte del bonus invece, prevede di agevolare un
pubblico più vasto di cittadini con il blocco dell’aumento delle tasse in
bolletta. La misura prevede di coprire circa l ‘80% degli utenti. https://luce-gas.it/attualità/bonus-energia-regione-lazio
Quanto valgono le trivelle italiane?
Le trivelle italiane sono quelle che costano meno e rendono di più agli azionisti
con le royalites più basse del mondo e senza tante regole stringenti nazionali
in termini ambientali (Basilicata docet). Anche volendo trivellare tutto il
sottosuolo italiano mettendo a rischio l’acqua che produce vita e cibo e
trivellando i nostri mari non si risolverebbe il problema energetico nazionale
in quanto le riserve stimate non ci permetterebbero autonomia
sufficiente per il futuro (analisi e dati sono reperibili sul sito del
Mite ,a fronte di un consumo italiano di circa 70 miliardi di smc/anno )
Lo stesso mercato e le privatizzazioni non permetterebbero di abbassare
il costo della bolletta (vedi le quotazioni del gas sulla borsa olandese), allo
stato attuale il governo non è stato neanche capace di tassare gli
extraprofitti delle compagnie energetiche, figuriamoci se lasciamo trivellare
il territorio con le stesse regole.
Anche se siamo in campagna elettorale dove tutto è utilizzato per fini
elettorali ci saremmo aspettati un minimo di coerenza e corretta informazione
con i dati istituzionali e le risorse messe a disposizione, il gas gratis è
solo uno sconto in bolletta. Alla fine, comunque, quando la bolla esploderà, i
cittadini si renderanno conto che di gratis reale ci sarà solo la puzza
dell’idrogeno solforato.