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LA REPUBBLICA.IT (ORE 17.32)
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ORA SI DIMETTANO (LO FARANNO MAI?) QUEI PARLAMENTARI
CHE HANNO RACCOLTO LE FIRME PER QUESTO REFERENDUM COSTITUZIONALE. IL
LORO “COLPO DI CODA”, DOPO AVER VOTATO PER BEN 4 VOLTE IL TAGLIO
DEI LORO SEGGI, PER RECUPERARLI, È MISERAMENTE FALLITO. GLI ELETTORI
NON HANNO VOLUTO FARE “LA FOGLIA DI FICO” SULLE “VERGOGNE” DI
CHI E' L'EMBLEMA DELL'ANTIPOLITICA. ADESSO, PARTITI E MOVIMENTI
CAMBINO
NON E' RIUSCITO ALLA CASTA SALVARE SE STESSA USANDO I
CITTADINI
Moltissimi parlamentari, ed i loro più stretti
seguaci, volevano difendere se stessi ed i loro seggi alla Camera ed
al Senato dopo aver votato in Parlamento, a stragrande maggioranza, e
per ben 4 volte, la legge su cui hanno chiesto, raccogliendo le firme
necessarie, il Referendum conservativo. SI DIMETTANO. Il colpo di
coda della casta per salvare se stessa è miseramente fallito.
LA VERA ANTIPOLITICA. I CAMBI DI CASACCA ED IL POTERE
DEI CAPIPARTITO
E non è stato un voto qualunquista. Anzi. La
richiesta è quella di maggiore serietà e rigore nell'interesse dei
cittadini. L'antipolitica è rappresentata da gran parte degli
attuali eletti nei due rami del Parlamento: in quanti hanno cambiato
casacca e la cambieranno a seconda delle loro convenienze elettorali
ingenerando sfiducia nell'opinione pubblica? Hanno sempre comandato i
capipartito decidendo le varie candidature per se e per quelli dei
vari “cerchi magici”. Da domani, forse, a “ranghi ristretti”,
qualcosa, in meglio, potrebbe cambiare candidando solo chi è in
stretto rapporto col suo territorio.
NESSUN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA
No, confermando il taglio di 345 seggi tra Camera e
Senato non si è messa in pericolo la democrazia. Anzi. Col taglio il numero di deputati in Italia rispetto
al numero di abitanti sarà (Ufficio studi di Montecitorio) di 0,7
ogni 100mila mentre è di 0,8 in Spagna; 0,9 in Francia, Paesi
Bassi, Germania; 1 nel Regno Unito. La Democrazia si mette in pericolo se i politici invece
che essere tali sono dei “politicanti” scesi in politica non per
passione, per un ideale, per affrontare i problemi di quel “popolo”
sempre osannato nel corso delle diverse campagne elettorali, ma quasi
per “abbracciare” una nuova professione o per conquistare potere.
Ed una volta assaggiato “il potere” lo stragrande numero dei casi
difficilmente lo abbandona più. In tantissimi si sono riciclati,
negli anni, passando dalla destra alla sinistra e poi di nuovo alla
destra e poi al centro e poi e poi e poi. Cattivi esempi. Cattivi
maestri. E' la realtà.
I PARTITI INTESTATI AI LEADER. ZERO DIBATTITO
Così, non sono state più importanti non solo
l'ideologia ma anche le linee di intervento per risolvere i problemi
economici e sociali del Paese. Non esiste più un dibattito
preventivo nei partiti e movimenti coinvolgendo quanto meno gli
iscritti se non i cittadini sulle posizoni da adottare per affrontare
i numerosi “dossier” aperti nella nostra realtà nazionale. Tutto
sta nell'intuito dei leader a cui, addirittura, i partiti sono stati
“intestati”: Lega-Salvi, Forza Italia-Berlusconi, Italia
Viva-Renzi e via discorrendo. Così, ecco tutti pronti a dire oggi il
contrario di quanto detto ieri.
LA DIFESA DELLA BASILICATA ED IL NUMERO DI
PARLAMENTARI
La Basilicata avrà 4 deputati e 3 senatori. Partiti
e movimenti selezionino i loro rappresentanti politici guardando alla
preparazione, alla serietà, alla competenza e, perchè nò, alla
onestà. Coinvolgendo gli elettori. Sempre. Difendere la propria
regione lo si fa non con il numero dei parlamentari ma con un impegno
totale di tutti gli eletti, in ogni istituzione, chiamando a raccolta
i cittadini e facendoli divenire protagonisti veri ed effettivi.
IL DOGMA CONSERVATORE DELLA DIFESA DELLA COSTITUZIONE
Il si al referendum, pertanto, è un segnale forte
verso quella parte di classe dirigente che non ha rispettato le
attese dei cittadini e che voleva solo difendere se stessa. Altro che
difesa della Costituzione! Una sorta di dogma utilizzato da chi in
Italia è rimasto e sarà per sempre un conservatore. Sia esso di
sinistra, centro, destra, movimento, partito o partitino.
IL SI AL REFERENDUM: UN VOTO-SEGNALE FORTISSIMO
Si è trattato, dunque, di un segnale-voto più
importante del risparmio di una tazzina di caffè. Ed hanno votato
anche quelli che erano diventati astensionisti perchè non avevano
più punti di riferimento, perchè allibiti di fronte al grande
trasformismo di tanti deputati e senatori, perchè delusi nelle loro
attese di risoluzione dei tanti problemi. Con il loro SI hanno ffatto
sentire la loro voce di protesta in maniera forte, fortissima,
decisiva per le sorti del nostro Belpaese.