giovedì 30 aprile 2015

IL KARTING LUCANO FA FESTA A ROCCANOVA

KART. TOCE, PESCE E DE LORENZO PROTAGONISTI IN PISTA

PRIMA TAPPA DEL CAMPIONATO REGIONALE 2015

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15



ROCCANOVA – Trentasei piloti al kartodromo “Orsoleo” per la prima delle sei prove del Campionato regionale di karting Aci (Automobile club d'Italia) / Csai (Commissione sportiva automobilistica italiana) 2015, sono considerati un successo dagli organizzatori dell'Associazione Motori & motori, presieduta dal ferrandinese Nicola Sandivasci. Anche perchè si tratta di una competizione tornata in Basilicata dopo oltre 10 anni. Ma ecco i contenuti tecnici di questa “tappa” del Campionato considerata valida dagli organismi nazionali anche per quello Zona 9 Puglia / Basilicata. Dopo le prove libere e cronometrate via agli start delle classi Kz gear shift, Provider under e over, 125 club, Rotax max e junior, e Promozionale mini kart. Ecco i vincitori. Il portacolori della Puglia, Gigi Musio, l’ha spuntata nella Kz gear shift. Un altro pugliese, Vito Sportella, ha vinto nella categoria Provider over. Francesco Fanelli, anche lui proveniente dalla vicina Puglia, è salito sul primo gradino del podio della Provider under. Nella classe 125 club, invece, ha stravinto il lucano Rocco Toce con un mezzo preparato in maniera eccelsa. Altro corregionale al primo posto nella Rotax max. Si tratta del potentino Fabio Pesce. Nella categoria Rotax junior splendido primo posto del policorese Jacopo De Lorenzo rivelatosi una spina nel fianco anche dei più potenti max. Per la Promozionale mini kart, vittoria per i tre partecipanti nelle rispettive categorie: Davide Muliere nella 50 promo, Luca Calace nella 60 baby e Pierluigi Muliere nella 60 mini. Alla premiazione ha preso parte il presidente dell'Aci Potenza, Francesco Solimena. Ed a Sciandivasci non è rimasto che annunciare il prossimo appuntamento, il Trofeo Rotax nazionale e seconda gara della Zona 9, a Salandra, il 21 giugno.

LAGONEGRO. LA RICEVITORIA DEL LOTTO NON “VERSA”. LA CORTE DI CONTI CONDANNA

ASSOLTI I TITOLARI DI ALTRI DUE ESERCIZI DI PIGNOLA E POTENZA

RIMESSE SETTIMANALI DEL GIOCO DEL LOTTO: DOVRÀ RISARCIRE LO STATO PER 12MILA EURO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15

   
Tre sentenze della Sezione giurisdizionale della Basilicata della Corte dei conti sulle rimesse settimanali ai Monopoli di Stato dei proventi del gioco del lotto da parte di altrettante ricevitorie della provincia di Potenza. I fatti alla base delle tre decisioni, però, sono diversi tanto che ci sono state due sentenze di assoluzione ed una di condanna. Partiamo dal giudizio di responsabilità chiesto dalla Procura regionale nei confronti di Biagio Zaccaro, concessionario di una ricevitoria lotto a Lagonegro. La vertenza è stata originata da una segnalazione dell’Ufficio regionale di Calabria e Basilicata di Cosenza dell’Amministrazione dei Monopoli con cui è stato segnalato il mancato riversamento da parte di Zaccaro dei proventi delle settimane 24 gennaio 2012, della successiva e di quella del 7 febbraio 2012, pari a 21.361,79 euro. La Procura ha chiesto la condanna del concessionario “al pagamento di 21.361,79 euro”. Avendo l'interessato provveduto ad alcuni versamenti, però, la Sezione lo ha condannato a risarcire ai Monopoli i restanti 12.003,61 euro. Fatto diverso nei contenuti quello del procedimento a carico di Salvatore Marino, concessionario di una ricevitoria a Pignola. Contro di lui la Procura contabile ha chiesto la condanna a 143.483,81 euro a titolo di risarcimento per il mancato riversamento dei proventi del lotto relativi alla settimana del 14 agosto 2012. Marino, però, ha precisato come tutto fosse derivato dalla mancata riscossione dei proventi essendo egli stato vittima di una truffa ordita ai suoi danni da due presunti tecnici della Lottomatica. Truffa denunciata ai Carabinieri di Pignola. Insomma, Marino non aveva mai incassato quelle somme. Tesi difensiva fatta propria dal collegio giudicante che lo ha assolto liquidando anche 3.000 euro al suo difensore. Decisione analoga, infine, la Sezione ha assunto anche nel procedimento a carico di Marisa Trivigno, concessionaria di una ricevitoria lotto a Potenza. “Mancato riversamento per 244.000,05 euro che deve restituire”, ha chiesto la Procura contabile. Ma Trivigno, circa gli omessi versamenti dei proventi delle settimane del 31 luglio e 7 agosto 2012, ha spiegato che, come già acclarato dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza, era stata vittima di un’azione estorsiva. Avvenimenti che hanno escluso la sussistenza di un colpevole inadempimento dell’obbligo di riversare somme mai incassate. Da qui l'assoluzione e la liquidazione delle spese al suo legale nella misura di 3.000 euro.

“DECLASSA” LA PROF, ORA DOVRÀ RISARCIRE

CORTE DEI CONTI. I FATTI RISALGONO AL 2002

AL DIRIGENTE ERA STATO CONTESTATO DI AVER INDEBITAMENTE RETTIFICATO UNA GRADUATORIA

CONDANNATO EX DIRIGENTE DEL'UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15

Era stato condannato in primo grado dalla Sezione giurisdizionale della Basilicata della Corte dei conti a pagare 10mila euro all'Erario. Ma la sentenza emessa dalla Seconda sezione centrale d'appello della corte contabile ha accolto parzialmente il suo ricorso riducendo la “pena” a suo carico a 8mila euro. Ricorso presentato da Alberto Bottino, nato a Napoli il 19 aprile 1943, difeso dall’avvocato Felice Cacace, contro la sentenza della Sezione per la Basilicata n. 135 del 4 giugno 2008. Bottino, all'epoca dei fatti dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata e presidente di una commissione per la selezione di dirigenti scolastici e docenti da collocare fuori ruolo per l’espletamento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica (Circolare del Ministero della pubblica istruzione n. 50 / 2002) – fu condannato a pagare 10.798,97 euro. Al dirigente era stato contestato di aver indebitamente rettificato la graduatoria predisposta dalla commissione, facendo “retrocedere” dal settimo posto (su nove utili) al sedicesimo la prof. Maria Albina Fanelli. Per la “retrocessione” Fanelli aveva proposto ricorso al Tribunale di Potenza. Ricorso accolto con la sentenza n. 1184 del 2005 e con la condanna dell'amministrazione responsabile a pagare 10.000 euro per il “mancato arricchimento della professionalità” della docente. Ed in esecuzione dell'atto giudiziario, il 16 febbraio 2006, era stato emesso un ordine di pagamento di 10.798,97 euro. Da qui l'azione della Procura della Corte dei conti secondo cui “l'improvvida adozione “motu proprio“ da parte del Bottino dell'iniziativa di modificare una graduatoria ha provocato un “danno indiretto” alla Pubblica amministrazione, pari all'esborso conseguente alla condanna disposta dal Tribunale”. Esborso considerato “danno erariale riconducibile all'esclusiva condotta del predetto” citato per rispondere del danno di 10.789,97 euro. Richiesta fatta propria dal collegio di prima istanza contro la cui decisione Bottino ha presentato ricorso sostenendo, fra l'altro, che “occorre stabilire se il provvedimento adottato, al di là di ogni eventuale vizio formale, fosse giusto. La professoressa Fanelli aveva conseguito una semplice “abilitazione speciale” e pertanto, contrariamente a quanto è stato ritenuto dal Giudice del lavoro, non poteva legittimamente conseguire il punteggio erroneamente attribuitole dalla commissione”. Ed ancora: “secondo i principi generali, le graduatorie di merito, formate in genere da commissioni, sono poi sempre sottoposte all’approvazione del responsabile del procedimento o del dirigente competente”. Il dott. Bottino aveva pertanto “il potere di esercitare l’autotutela”. E, comunque, “qualcuno doveva pur rimediare all’ingiustizia sostanziale che vi era stata, anche al fine di evitare i ricorsi di altri ricorrenti”. L’appellante ha chiesto in conclusione l’esclusione di ogni sua responsabilità, “con vittoria di spese e competenze del doppio grado di giudizio”. Tesi confutate dalla Procura regionale della Corte dei conti. Così, al termine del dibattimento, la Seconda sezione centrale d'appello della Corte contabile ha accolto parzialmente l’appello di Bottino condannandolo al pagamento di 8.000 euro.

FURTO IN UN NEGOZIO A TREBISACCE (CS), UNA DONNA IN ARRESTO

SAN GIORGIO LUCANO. LUCIA PIOGGIA, 54 ANNI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15


Una donna, Lucia Pioggia, nata a San Giorgio lucano 54 anni fa ma residente a Trebisacce (CS), è stata arrestata dai carabinieri della città calabrese in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Castrovillari. La 54enne lucana, di professione impiegata, è accusata di tentato furto aggravato e furto aggravato continuato ai danni di un negozio di ottica di Trebisacce. Dal 14 al 23 aprile scorsi avrebbe sottratto alcune paia di occhiali di marca. L'arrestata è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

SEMINARIO TECNICO SULLA GESTIONE DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI


SCANZANO JONICO. L'ORGANIZZA L'ASSOCIAZIONE OFM

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.4.15



Si svolgerà oggi, a Scanzano Jonico, nella sala convegni del Palazzaccio baronale, dalle 18.30, un workshop su “La gestione delle associazioni culturali”. L'organizzazione è dell'Associazione OFM (Organetto fisarmonica Metapontino) in collaborazione con le Acli provinciali di Matera ed il Comune. All'incontro sarà presente il presidente nazionale di Acli arte e spettacolo Emidio Cecchini. L'iniziativa ha l'obiettivo di analizzare la gestione delle associazioni che si occupano di musica, teatro, danza.

mercoledì 29 aprile 2015

“MARIA BARBELLA” IN SCENA A POLICORO

SPETTACOLO CON LA “COMPAGNIA SENZA TEATRO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.4.15 



Sarà messa in scena oggi, a Policoro, al cineteatro Hollywood, sipario alle 21, la commedia “Maria Barbella: dal braccio della morte alla vita”. Il lavoro sarà rappresentato dalla “Compagnia senza teatro”. Al centro della storia, Maria Barbella, di Ferrandina, emigrata negli Usa, condannata a morte nel 1985 a New York, ed oggetto della prima campagna contro la pena capitale degli Usa.

giovedì 23 aprile 2015

SCADUTI I TERMINI PER PARTECIPARE AI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE

NOVA SIRI

SI CERCANO QUATTRO VOLONTARI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.4.15

  
E' scaduto oggi, a Nova Siri, alle 14, il termine ultimo per la presentazione all'ufficio protocollo del Comune delle domande per la partecipazione ai Progetti di servizio civile del Dipartimento nazionale per la gioventù. Il Comune jonico è entrato in questi progetti per averne presentato uno denominato “Biblioteca amica”. Esso prevede l'impiego di quattro volontari , fra cui uno con la condizione di soggetto svantaggiato, per una durata di 12 mesi. Potevano presentare domanda i cittadini dell'Unione europea tra i 18 ed i 28 anni di eta.

TECNICI RADIOLOGI A CONSULTO A MATERA AD OTTOBRE

SANITÀ. L'ANNUNCIO DI GIUSEPPE DEMARZIO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.4.15

  
Matera capitale della cultura 2019 attrae. Da Riccione, dove si è concluso il 16° Congresso della Federazione nazionale dei tecnici sanitari di radiologia medica, è venuto l’annuncio che sarà la città dei Sassi ad ospitare nel prossimo ottobre la nuova edizione di “Imaging nei Sassi". A riferirlo è stato il dr. Giuseppe Demarzio, nella sua qualità di presidente onorario dell’associazione Sanità futura. Per Matera si prevede un evento prestigioso che ripete l’esperienza del 2012 quando diventò “capitale della hi-tec radiologico” e scuola di formazione continua in patologia muscolo - scheletrica, con la partecipazione di 120 medici specialisti e 80 tecnici sanitari di radiologia medica. Matera, dunque, si conferma “capitale” di eventi medico - scientifici di livello nazionale ed internazionale grazie anche all’impegno del gruppo di studio “Imaging nei Sassi” coordinato da Demarzio che continua ad organizzare ed attrarre in Basilicata l’eccellenza del mondo radiologico Italiano.

CHIUSO UN TRATTO DELLA GALLERIA SULLA STATALE 106 JONICA

SCANZANO JONICO

IN DIREZIONE REGGIO CALABRIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.4.15

  
E' stata chiusa a Scanzano Jonico e lo rimarrà sino al 25 luglio prossimo la carreggiata in direzione Reggio Calabria della 106 “Jonica” della galleria “Scanzano”. Lo ha comunicato L'Anas informando che il provvedimento si è reso necessario per consentire l’adeguamento della struttura alle normative europee. Il traffico sarà deviato sulla carreggiata in direzione Taranto, a doppio senso di circolazione. I veicoli dovranno osservare il limite di velocità di 40 km/h e il divieto di sorpasso.

NEL LIDO DI NOVA SIRI GLI INCONTRI DELL'ORRORE

L'ACCUSA. LA VITTIMA, ACCOMPAGNATO DA UNA PSICOLOGA, HA RACCONTATO TUTTO AI CARABINIERI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.4.15


NOVA SIRI - Il giorno dopo l'operazione “Long out” sono trapelati particolari sulla storia di pedofilia che ha interessato un ragazzino, all'epoca dei fatti, fine 2012 – 2013, minore di 14 anni. E la cittadina jonica si è interrogata sulla vicenda pur con riserbo per proteggere la privacy del minore coinvolto. Alcuni particolari dell'inchiesta venuti fuori hanno tratti agghiaccianti. Il bambino sarebbe stato abusato sessualmente in modo completo da otto adulti, tre lucani, altri cinque di fuori regione. Gli abusi, nelle aree isolate del lungomare, sarebbero avvenuti in maniera disgiunta da parte degli accusati di pedofilia dalla Procura di Potenza ma reiterata. Un uomo di Torino sarebbe sceso più volte a Nova Siri per compiere i suoi insani gesti sul minorenne. Ed è trapelata qualche informazione sul ruolo della sorella maggiorenne. E' stato il suo amore fraterno a farle scoprire che suo fratello aveva appuntamenti segreti con gente adulta conosciuta su un sito di incontri on line. Ed una volta accertati i confini della turpe vicenda avrebbe accompagnato il bambino nella Stazione dei carabinieri. Qui il ragazzino, ascoltato dagli investigatori con l’ausilio di una psicologa infantile, avrebbe raccontato quanto gli era accaduto. Dopo di che sono scattate le indagini che, a posteriori, hanno costruito i capi di accusa nei confronti degli indagati. Ovviamente, ieri, qui non si parlava d'altro. Filomena Bucello, è insegnante di lettere nella scuola media oltre a rivestire la carica di vicesindaco: “Probabilmente questo ragazzino, nel 2012 – 2013 minore di 14 anni, era un nostro alunno. Spesso i ragazzi, in casi simili, qualche segnale possono darlo nei compiti scritti di italiano. Sinceramente nello specifico non so chi sia questo ragazzino né se sia stato o meno alunno mio. Almeno per quanto mi riguarda in ambito scolastico non è trapelato nulla. Uno dei fatti importanti della vicenda è l'uso di internet. A scuola parliamo dei pericoli del web. Proprio nei giorni scorsi sono stati da noi esponenti dell'Arma dei carabinieri che hanno affrontato coi ragazzi della terza media il tema di cosa può nascondersi in internet. Ovviamente l'invito è anche alle famiglie a vigilare sull'uso dei sociali network da parte dei figli. Una specificità di Nova Siri? No, questi sono fatti che possono accadere in tutto il mondo. Ma come mamma, insegnante, e vicesindaco darò più attenzione a questa fascia d'età critica”. Ed ha fatto sentire la sua voce anche Gaetano Dimatteo, artista ed attivista in difesa dei diritti umani e della diversità: “Siamo angosciati da un avvenimento che fa paura. Pier Paolo Pasolini sul Corriere della Sera scrisse che la pedofilia andava punita. Lui era un diverso ma mai ha approfittato di bambini. Posso dire ad altissima voce, tuttavia, che a Nova Siri è la prima volta che c'è tanto giusto clamore. Questa vicenda ci deve spingere difendere l'ingenuità sessuale dei minorenni. Ma un caso simile poteva accadere a Palermo, Milano, New York”.

mercoledì 22 aprile 2015

“E GLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEGLI ISTITUTI?”

EDILIZIA. L'EX ASSESSORE PROVINCIALE LABRIOLA (AREA CIVATI, PD) CRITICA LE POLITICHE DEL GOVERNO SULLA SCUOLA

SOLO PASSI INDIETRO. NELLE SCUOLE MANCANO PERSINO CARTA IGIENICA E FOGLI PER LE FOTOCOPIE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15

 

E' critico Franco Labriola, portavoce regionale dell'Area Civati del Partito democratico, già consigliere ed assessore provinciale di Matera, sulla riforma della scuola varata dal Governo Renzi e denominata “La buona scuola”. “Vorremmo – ha dichiarato – che qualcuno ci spieghi perchè gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, promessi con le slide dei primi cento giorni dal premier, non sono partiti. E questo nonostante ci fossero disponibili le risorse per intervenire. Ci piacerebbe sapere, poi, come mai, nelle scuole di ogni ordine e grado manca l'essenziale”. E l'esponente democratico di opposizione alla maggioranza del suo partito ha citato alcuni esempi: “Tanto per farne tre mancano nei plessi scolastici frequentati dai nostri figli i rotoloni di carta igienica, il sapone e, addirittura, la carta per fotocopie”. Insomma, si tratta delle denuncia di una situazione oltremodo deficitaria per le scuole di ogni ordine e grado del Belpaese. “Tutto ciò accade – ha evidenziato ancora Labriola - nel mentre “La buona scuola” prevede poteri assoluti per i direttori e e per i presidi che potranno premiare e bocciare gli insegnanti inseriti negli organici della istituzioni scolastiche da loro diretti senza giusta causa”. Da qui la conclusione del portavoce degli aderenti al gruppo di Pippo Civati riuniti in regione nella associazione Basilicata possibile: “Condividiamo la mobilitazione dei sindacati e auspichiamo una forte e determinata adesione allo sciopero già programmato per il 5 maggio prossimo”. Labriola, a sostegno della tesi del suo movimento, ha allegato alla sua dichiarazione il documento – appello al Parlamento su “La scuola che cambia il Paese” firmato da una serie di gruppi, movimenti, e sigle sindacali tra cui, appunto, Cgil, Cisl, e Uil.

A PROCESSO PER L'ACCUSA DI MALTRATTARE I CANI

POLICORO. IL GIOVANE A ROMA AVREBBE SEVIZIATO DUE ANIMALI DELLA EX RAGAZZA PER GELOSIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15


POLICORO – Un giovane originario della città jonica, Ottorino Rubino, 28 anni, è finito sotto processo a Roma con l'accusa di maltrattamento di animali. Processo che si sta svolgendo sotto gli attenti riflettori dei media della capitale e non solo. L'uomo è accusato di aver sottoposto a sevizie i cani della sua ex compagna colpevoli di farle troppe feste e di attirare le sue attenzioni. Rubino, in particolare, avrebbe sbattuto un labrador ed una meticcia della fidanzata, che poi lo ha lasciato, contro armadi in casa e contro i muri di cinta in giardino. Il fatto è raccontato con dovizia di particolari dai mass media romani che stanno seguendo il dibattimento. La denuncia contro il 28enne policorese risale all'aprile del 2010 quando fu una vicina di casa a scoprire i maltrattamenti nei confronti dei due cani. La donna, insospettita dagli strani rumori provenienti dal giardino annesso all'appartamento della vicina, si affacciò per vedere cosa stesse capitando. E vide una scena che la sconvolse. Rubino, secondo quanto sostenuto nel corso delle successive indagini, aveva preso il labrador per le orecchie, lo aveva tirato su e poi lo aveva scaraventato contro il muro di cinta. Una sorte di maltrattamenti era toccata anche alla cagnetta meticcia colpita con calci e pugni. Da qui la “segnalazione” alla padrona dei due animali e la successiva denuncia della stessa nei confronti dell'uomo che, nel frattempo, aveva lasciato rompendo il rapporto di fidanzamento. Le indagini condotte dalle forze dell'ordine, tra l'altro, accertarono, questo almeno sostiene la magistratura inquirente con il pm Gianluca Mazzei, che i maltrattamenti nei confronti dei due animali proseguivano anche in casa dove l’uomo gettava i due cani contro gli armadi. A scatenare la violenza sarebbe stata la gelosia. Troppo, per Rubino, l'affetto portato dalla sua ex verso quei due animali. Nella prossima udienza egli potrà difendersi dalle accuse nei suoi confronti. E' previsto, infatti, il suo interrogatorio.

L'INCHIESTA È PARTITA DA NOVA SIRI CON LA DENUNCIA DI UNA FAMIGLIA DEL POSTO

L'ORIGINE DELLA “STORIACCIA” DI PEDOFILIA. LA SORELLA DELLA VITTIMA HA SCOPERTO LO SCOPO DEGLI APPUNTAMENTI DEL FRATELLO ED HA DENUNCIATO TUTTO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.4.15 

 

La storiaccia di pedofilia venuta fuori ieri con l'operazione “Long out” della Procura distrettuale di Potenza ha gettato nello sgomento Nova Siri. Qui, in questo comune diviso in due da un punto di vista economico e sociale, il centro storico semi abbandonato ed in fase di spopolamento, la marina, in forte crescita economica e come residenti, si è consumata una vicenda che ha aspetti inquietanti. L'origine della bruttissima vicenda è qui. Ma potrebbe essere stata dappertutto. Un ragazzino, minore di 14 anni, sul finire del 2012 e nel corso del 2013, chatta su un sito di incontri con persone che nascondono la loro vera identità. Sul web questo è di una semplicità totale. Dalle parole scritte dei messaggi agli appuntamenti dal vivo il passo è stato breve. Chi ha, secondo le accuse, approfittato della vittima, otto adulti, tra cui tre lucani, due della provincia di Matera, uno della provincia di Potenza, più cinque di altre regioni d'Italia, hanno lusingato il bambino con promesse disparate. E si sono incontrati con lui. Cosa accadeva nelle auto di questi uomini lungo le strade del litorale è qualcosa di turpe. Gli inquirenti mantengono il riserbo assoluto sulla vicenda per proteggere il futuro del ragazzino coinvolto ed anche quello della sua famiglia. Più volte, in maniera disgiunta fra loro ma reiteratamente, gli otto uomini avrebbero avuto incontro carnali con la vittima. Una storia da far rabbrividire. Non, però, chi, secondo carabinieri e magistrati, si approfittava di un minore per soddisfare i suoi insani impulsi sessuali. E' stato nella famiglia che qualcuno ha scoperto qualcosa di strano nella vita del ragazzino attaccato dai pedofili. La sorella ha capito che qualcosa non andava. Quegli appuntamenti del fratello con sconosciuti che venivano da fuori erano fortemente sospetti. Da qui la denuncia ai carabinieri della locale Stazione e, quindi, della Compagnia di Policoro. Le indagini, coordinate dal capitano Michelangelo Lobuono, sono state discrete. E sono durate per tutto il 2014 sino alla conclusione con l'operazione di ieri. Il ragazzino è assistito da un psicoterapeuta nominato dalla Procura. Quali segni sulla sua psiche lasceranno le violenze subite? Come potrà vivere appieno la sua vita dopo quel che ha dovuto subire? Domande dalle difficili risposte. E sgomento si è detto anche il sindaco di Nova Siri, Eugenio Stigliano (Pd): “Non c'è una specificità del mio comune in quanto accaduto. Noi, purtroppo, siamo portati a pensare che vicende simili possano accadere solo nelle grandi città e mai nelle nostre, più piccole. Invece, l'utilizzo e l'abuso del mezzo informatico rendono il mondo globalizzato. Il cattivo uso dei social network può generare questi orribili fatti. Famiglia, scuola, istituzioni, debbono vigilare sull'uso di internet da parte dei minori. Non escludo che coi nostri servizi sociali si possa organizzare incontri sull'utilizzo corretto del web. Purtroppo, abbiamo dovuto scoprire che non siamo immuni da queste orribili vicende”.

martedì 21 aprile 2015

PROVINCE, “ALTRO CHE TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA, LA RIFORMA TAGLIA I SERVIZI”

ISTITUZIONI. FRANCO LABRIOLA CHIEDE UN INCONTRO A PITTELLA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15 


MATERA - “La Provincia ha annullata gara d'appalto per le cooperative sociali che esplicavano il servizio di sostegno ai ragazzi diversamente abili iscritti alle scuole superiori. Un servizio che era garantito da almeno una decina di anni. A pagare, come sempre, sono i più deboli”. Lo ha sostenuto Franco Labriola, ex consigliere ed ex assessore provinciale oltre che ex consigliere comunale di Policoro, attuale portavoce regionale dell'area Civati del Pd, riunita nell'associazione Basilicata possibile, prendendo spunto da questo “annullamento” ritenuto emblematico. “Alcune famiglie - ha continuato l'esponente Dem – mi hanno esposto il problema che potrebbe provocare difficoltà nella frequenza scolastica dei ragazzi con bisogno di supporto. La verità è che le Province non sono state eliminate mentre sono stati eliminati i servizi che garantivano. E pensare che l'eliminazione presunta degli enti intermedi doveva servire ad eliminare i costi della politica. Di fatto sta eliminando la manutenzione scuole e delle strade con altri servizi fermi al palo. Prova ne è il recente annullamento della gara per l'affidamento del servizio di sostegno ai diversamente abili pare per mancanza di fondi. Se così fosse saremmo caduti nel ridicolo. I costi della politica rimarranno quasi immutati e i tagli saranno solo sui servizi e a pagarne le conseguenze sarebbe sempre l'anello più debole della catena”. Cosa fare? “La riforma Del Rio prevedeva alla “chiusura” delle Province il passaggio di deleghe alle Regioni. Ma questo non è ancora avvenuto. Da qui la nostra richiesta di un urgente intervento del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – ha concluso Labriola - affinchè possano essere garantiti ai cittadini i servizi essenziali offerti, una volta, dalle Province”.

CINQUE LOCALI DEI CASALINI AFFIDATI IN CONCESSIONE. CI SARÀ UN'ASTA PUBBLICA

POLICORO. IL COMUNE HA DECISO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15

   
POLICORO – Ci sarà un'asta pubblica per la concessione in locazione di 5 immobili dello storico quartiere dei “Casalini”. Lo ha reso noto il Comune precisando che l'asta si svolgerà il 12 maggio prossimo, dalle ore 10, nella sala consiliare del municipio, con aggiudicazione separata per ognuno dei 5 lotti. Gli immobili dovranno essere utilizzati per funzioni come l'artigianato artistico, il commercio turistico – culturale, esercizi pubblici. “L'obiettivo che si pone l'amministrazione – è stato precisato - è quello di favorire attività rivolte a recupero delle tradizioni storiche e culturali con iniziative che, per quanto diversificate, faranno della tipicità della riscoperta di antichi mestieri e della storia antica e più recente il motivo conduttore cui ispirarsi. Inoltre, si intende favorire le attività rivolte al turismo che in questo sito potranno trovare un ideale collegamento con la limitrofa zona archeologica e il Museo della Siritide e tutte quelle iniziative compatibili con lo strumento urbanistico”. All'asta saranno ammesse solo offerte in aumento sul canone base e l'aggiudicazione avverrà a favore di chi abbia presentato l'offerta maggiore, per ogni singolo lotto. Per informazioni ed eventuali sopralluoghi presso gli immobili oggetto del bando gli interessati potranno rivolgersi in Comune presso il 3° Settore – Ufficio Tecnico – Servizio patrimonio del Comune. E' possibile, altresì, scaricare il bando completo sul portale istituzionale www.policoro.gov.it.

“LO SCETTRO DEL RE” VINCE IL CONCORSO ECCE DOMINAE

NARRATIVA. PREMIATO A ROMA IL LIBRO DI ROSANNA FILOMENA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15

   
Lo scettro del re”, libro scritto da Rosanna Filomena per Edigrafema edizioni, di Policoro, ha vinto per la narrativa il Concorso letterario al femminile “Ecce Dominae”, di Roma. Filomena è stata selezionata tra una rosa di 15 concorrenti. A far da filo conduttore del premio i versi di Marie Anne Erize, una giovane desaparecida argentina alla quale è intitolato il centro antiviolenza di Tor Bella Monaca, organizzatore dell'evento. La giuria, formata da Stefania Catallo, Matilde Spadaro, Bob Fabiani, ed Ernesta Pavone, ha deciso di assegnare il premio a “Lo scettro del re” per “la profondità della scrittura rispetto al tema trattato e per l’originalità del testo, diviso in più parti come fosse una raccolta di brevi testi teatrali sulla violenza di genere. L’aiuto alle donne vittime di violenza, infatti, non si traduce solo nell’ascolto, nell’assistenza giuridica e psicologica ma anche attraverso iniziative di “integrazione” e “rinascita” perché la cultura, la creatività e la fantasia consentono di raggiungere quella libertà che proprio il degrado, l’ignoranza e la violenza annullano. “Lo scettro del re” racconta la violenza psicologica e fisica, la sopraffazione subdola e la colpa insensata. Sofia, Marsela, Ester, Gisele, volti deturpati, abbrutiti, sfiniti portano in scena il dramma troppo spesso silenzioso dei maltrattamenti sulle donne. L’autrice, col sapiente uso del non detto, della non punteggiatura, celebra il riscatto di ognuna di esse. Perché il divenire, risucchiato sulla pelle, non mostri solo aridi solchi, ma fecondi segni di un tempo non completamente avaro”.

UN GUASTO AL MOTORE FERMA LAVIERI AD ERICE

AUTOMOBILISMO

LA GAZZETTA DELMEZZOGIORNO 21.4.15 


POLICORO – Antonio Lavieri, “storico” pilota della Policoro Corse veteran sport club, già protagonista, con buoni risultati negli anni scorsi nelle cronoscalate più importanti d'Italia, è tornato, con la sua scuderia, alle corse. Ma non è andata bene la sua “prima” della stagione nel Campionato italiano velocità montagna (CIVM), la 57esima edizione della Monte Erice. Alla salita che da Trapani porta al bellissimo borgo siciliano erano iscritti 170 piloti provenienti da tutta Italia. Ed il tempo splendido ha richiamato una folla enorme sia il giorno delle prove sia domenica scorsa lungo il tracciato lungo circa 6 chilometri da ripetere due volte e con classifica finale data dalla somma dei tempi realizzati. Ebbene, Lavieri, che ha corso con una Fiat Abarth 500, non godeva dei favori del pronostico avendo in un pilota alla guida di una Peugeot 106 il suo principale avversario. La Peugeot, infatti, ha un peso inferiore di ben 150 chili rispetto alla Fiat guidata dal portacolori della Policoro corse. Alla partenza, però, Lavieri ha compiuto un ottimo spunto ed a circa metà percorso è stato cronometrato in vantaggio rispetto al suo avversario numero uno. Ma un forte rumore proveniente dal lato anteriore destro del suo mezzo lo ha costretto a rallentare. Alla fine della prima manche è stato classificato terzo. Il suo team ha provveduto a verificare immediatamente il guasto nella speranza di poter ripartire per la seconda manche. Il responso dei meccanici, però, è stato negativo in quanto è stato constatato il cedimento del supporto motore lato destro con danneggiamento della distribuzione. Il pilota lucano ha appreso del guasto irrimediabile con grande disappunto e la sua Fiat Abarth è stata, giocoforza, ritirata dalla gara. Lavieri, però, non si è dato per vinto ed ha dato appuntamento a tutti alla seconda gara del Campionato, ad Orvieto, il 10 maggio prossimo.



“E' STATA PER MESI TERRA DI NESSUNO, LA DISCARICA RIAPRIRÀ IN SICUREZZA”

COLOBRARO. CHIUSA AL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI DALL'OTTOBRE 2013. SI LAVORA ALL'AMPLIAMENTO PER 20MILA METRI CUBI

IL SINDACO BERNARDO FA IL PUNTO SULL'IMPIANTO DI CONTRADA MONTICELLO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.4.15


COLOBRARO – “La discarica dei rifiuti solidi urbani di contrada Monticello riaprirà con tutti i crismi dopo essere stata terra di nessuno per 18 mesi, anche se noi abbiamo fatto sempre i controlli per la tutela del territorio. Poi, chiuderà”. Lo ha detto il sindaco Andrea Bernardo (Pd) da noi interpellato per i tanti problemi sollevati da questa struttura chiusa al conferimento dall'ottobre 2013. Da quella data dodici lavoratori sono stati messi in cassa integrazione dalla società di gestione, la Teknoservice srl di Piossasco (TO). “Anche se – ha precisato il primo cittadino – l'ecopunto, dove alcuni comuni contrattualizzati dalla società conferiscono la raccolta differenziata, è ancora aperto”. Ma a luglio scade l'appalto. “Non è proprio così. Il contratto effettivamente scade il 31 luglio 2015 salvo ampliamento. E dato che noi abbiamo appaltato i lavori per poter allocare altri 20mila metri cubi, la gestione continuerà”. Risulta alla Gazzetta, però, che sull'appalto da 1.150.000 euro per i lavori di consolidamento di due frane che interessano l'impianto ci sono contestazioni. “Confapi - ha chiarito il nostro interlocutore - ha fatto delle osservazioni ed una società ha chiesto di agire in autotutela. Osservazioni e richiesta al vaglio della Commissione del Cuc (Centrale unica di committenza) costituito con Valsinni e Rotondella. La procedura va avanti”. Al Comune, però, non vanno bene i termini dei due contratti (uno per la gestione della discarica, l'altro per la gestione dell'ecopunto) siglati dall'ex Comunità montana (Cm) di Tursi con la ditta di Piossasco: “Per noi sono sfavorevoli per il pubblico e favorevoli per il privato. C'è un confronto per la loro riformulazione”. Problemi su problemi. Non ultimo quello ambientale. Il 10 marzo scorso la fuoriuscita di percolato nel fosso Polacco. “E noi siamo intervenuti subito. Noi abbiamo chiamato l'Arpab e noi abbiamo messo in sicurezza il tutto in poche ore. I residenti dell'area debbono capire che non si tratta di una profumeria. In quei giorni ha piovuto con tanto di allerta meteo. Il troppo pieno ha fatto tracimare il percolato”. Che fine farà Monticello? “Appena ultimati i lavori sulle due frane vi allocheremo gli altri 20mila metri cubi di rifiuti previsti. Poi chiuderà. Con quali soldi non si sa visto che l'ex Cm non ha previsto un solo euro per il post gestione. Dovrà pensarci la Regione”.


E' CRITICO SANTARCANGELO, UGL

“CHIEDIAMO LA NOMINA DI UN COMMISSARIO PER LA GESTIONE”

COLOBRARO - “Se la Regione non prende in seria considerazione i problemi della discarica di contrada Monticello, essa non riaprirà più. Chiediamo la nomina di un commissario per la gestione”. La richiesta è stata formulata da Casimiro Santarcangelo, segretario provinciale settore ambiente dell'Ugl. Il sindacalista, altresì, è uno dei 12 lavoratori messi in cassa integrazione dalla società di gestione della struttura dall'ottobre 2013. “Dei lavori di ampliamento, ad esempio – ha spiegato Santarcangelo – non si sa nulla con i Comuni ex conferitori (Colobraro, San Giorgio Lucano, Nova Siri, Valsinni, Rotondella, Tursi, Policoro, Scanzano J. Montalbano J., Aliano, Stigliano, Gorgoglione, e Bernalda) che non sanno più dove portare la loro immondizia. E con i maggiori costi di trasporto che gravano sui cittadini. E' contro la paralisi totale che chiediamo un commissario di nomina regionale”.

lunedì 20 aprile 2015

LA SQUADRA PER IL GIFFONI EXPERIENCE

STUDENTI E GRANDE SCHERMO. LA FASE PROVINCIALE PER INDIVIDUARE I GIOVANISSIMI PER LA GIURIA DELL'EVENTO SALERNITANO

I PREMIATI DELL'EDIZIONE DI “VIVERE IL CINEMA” SVOLTASI A MONTESCAGLIOSO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15

 
MONTESCAGLIOSO – Si è conclusa al Cineteatro “N. Andrisani” la dodicesima edizione della rassegna “Vivere il cinema tra sogno e realtà” abbinata al Concorso Giffoni Experience, giunto alla sua quarantacinquesima edizione. Si tratta della fase provinciale della individuazione dei giovanissimi che faranno parte della giuria selezionatrice di films e di cortometraggi in programma dal 17 al 26 luglio 2015 a Giffoni Valle Piana (SA). Alla rassegna hanno preso parte ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni, appartenenti alle diverse scuole ed istituti della provincia di Matera. I candidati sono stati 40 e la commissione esaminatrice ne ha scelti 9 tra le diverse sezioni. A questi sono da aggiungere i 15 giurati di qualità che hanno già partecipato e si sono distinti negli scorsi anni. I ragazzi esaminati hanno seguito un percorso didattico - formativo da novembre 2014 a marzo 2015 visionando film, analizzandoli, commentandoli e realizzando lavori sotto la guida dei docenti interessati a questo progetto. I film visionati sono stati dodici, sempre suddivisi per sezioni, che hanno affrontato diverse tematiche: sociali, storiche, fiabesche, adolescenziali, fantasy, drammatiche e per i più piccoli cartoni animati. Così, nei giorni scorsi, dopo un’attenta scelta e valutazione dei numerosi candidati da parte delle rispettive scuole, nell'“Andrisani” si è svolta la selezione finale. La commissione esaminatrice ha giudicato i candidati scegliendo quelli che hanno dato un’immagine completa della loro personalità didattica, educativa, sociale e umana. Così, i componenti la giuria, nelle persone del vice direttore artistico Manlio Castagna e di due suoi collaboratori e delle rappresentanti Agiscuola del cine - teatro, Livia Pompeo e Anna Andrisani, hanno scelto i candidati delle tre sezioni che parteciperanno alla 45a edizione del “Giffoni”. Sezione elements + 10: Eustachio Santeramo (scuola media “Pascoli” Matera), Alessia Gatto (scuola media Marconia), Stefano Linsalata (scuola primaria Grassano), e Pierpaolo Cirigliano (scuola primaria Policoro II Circolo). Sezione generator + 13: Vito Esposto (scuola media Montescaglioso), Irene Atlante (scuola media Grottole), Cristina Scarcella (scuola media “Pascoli” Matera). Sezione generator + 16: Maria Letizia Festa (liceo Classico Pisticci) e Simone Ianniello (Itas Marconia). Grande apprezzamento è stato manifestato da Castagna, soddisfatto per il lavoro e l’impegno dei ragazzi, che ha elogiato la professionalità dei docenti ed evidenziato la continua crescita culturale, sociale e umana di tutta l’attività che viene realizzata dal 1999 dalla direzione del cine – teatro Andrisani di Nunzio Nicola Disabato.



GREENBLU HA ACQUISITO LA GESTIONE DEL MARINAGRI HOTEL RESORT

POLICORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15


POLICORO – Greenblu, la società di gestioni turistiche nota per il Nova Yardinia di Castellaneta Marina (TA), ha acquisito la gestione del Marinagri hotel resort, nei pressi di Marinagri world, città sull’acqua ricavata da 350 ettari di laguna, con isole, canali navigabili e oasi naturalistica. Lo hanno reso noto agenzie del settore turistico precisando che “il Marinagri hotel resort, che si aggiunge al Ticho’s hotel di Castellaneta Marina, anch’esso acquisito di recente dalla Greenblu, offre 95 camere e suite, con grandi terrazzi privati e vista sul mar Ionio e sui giardini circostanti. I ristoranti includono il Luna, che offre cucina italiana e locale; il Wine bar bistrot, sul molo del porto, con cucina di mare gourmet; Le terrazze, con vista panoramica sul porto, ideale per eventi speciali e serate di gala; il Lido lounge beach, ristorante light sulla spiaggia. Il resort è anche una destinazione congressuale, grazie ai suoi spazi coperti e all’aperto per meeting e conferenze, attrezzati con le più avanzate attrezzature audiovisive e l’assistenza di personale specializzato”.

I CARCIOFI DEL METAPONTINO INVADONO L'ITALIA E L'ESTERO

PISTICCI. A SAN TEODORO, PER INIZIATIVA DELL'IMPRENDITORE DAVIDE CARBONE, C'È IL CARCIOFETO PIÙ VASTO DELLO JONIO LUCANO


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.4.15



PISTICCI – Il Metapontino delle meraviglie. Dopo le fragola Candonga, le zucche, i lamponi, ed altre primizie, ecco i carciofi. Nella zona di San Teodoro, per iniziativa dell'imprenditore agricolo Davide Carbone, 38 anni, di Bernalda, titolare dell'azienda “Il pizzicotto”, c'è il carciofeto più vasto dell'aco jonico lucano. Si tratta di 40 ettari di piante alte sino alla cintola che danno un prodotto che, surgelato dalla Orogel, nello stabilimento di Policoro, raggiunge i consumatori attraverso la grande distribuzione organizzata. In tutto il mondo. “Noi – ha detto Carbone – siamo i produttori di punta della Orogel, uno dei marchi più importanti del settore. Il nostro prodotto ha caratteristiche di bontà tali da essere tra i più ricercati. Produciamo con destinazione industriale. Un carciofeto di 40 ettari è da record. La media è di 7 – 8. Ed il Metapontino, con i suoi 300 ettari, è leader in Basilicata”. Una coltura remunerativa? “Dipende dall'annata. Importanti sono i numeri che si riescono ad ottenere. L'industria ci garantisce un prezzo congruo. Dobbiamo sperare in condizioni climatiche normali. Gelo e grandine sono in agguato. In condizioni okay, le varietà di nuova generazione che coltiviamo (Madrigal, Symphony e Violetto brindisino risanato) ci danno un certo reddito con un buon ritorno economico ed occupazionale per il territorio. Per un ettaro ci vogliono per impianto, acqua, spese, lavoro, raccolta, dai 7 agli 8mila euro. Ora ho 18 dipendenti della zona ed extracomunitari”. Ma “Il pizzicotto” produce solo carciofi? “Il grosso del nostro impegno – ha risposto il nostro interlocutore - è sui carciofi, Ma produciamo anche zucche, frumento, cavoli, broccoli, pur se puntiamo sul carciofo. Se il trend rimarrà positivo aumenteremo le superfici coltivate”. Ed è strano che questo imprenditore, perito agrario, non si sia dedicato, come la gran parte dei produttori agricoli della sua età, alla fragolicoltura. Una stranezza spiegata sull'onda dei ricordi familiari. “Io – ha rivelato Carbone – non sono figlio di agricoltore. Mio padre faceva il camionista. E portava i carciofi a Firenze. Questo ortaggio per me è stato una passione che ho trasformato in stile di vita. In futuro ci sono la sperimentazione del Carciofo brindisino che si avvia all'Igp, la ripresa produttiva di varietà tradizionali, un marchio di produzione di sott'oli. Carciofi, ovviamente”.

RAI, “A CONTI FATTI” 

OGGI IN TELEVISIONE LE PRODUZIONI JONICHE

PISTICCI – Importante “vetrina” nazionale in televisione oggi per i prelibati carciofi del Metapontino. Davide Carbone, 38 anni, titolare dell'azienda agricola “Il pizzicotto”, di Bernalda, produttore leader di Basilicata, è stato a Roma, negli studi del programma “A conti fatti”, dalle 11, per parlare di questo ortaggio. Il magazine, che è condotto da Elisa Isoardi, ha tra i suoi collaboratori Rocco Corsano, che vive a Scanzano Jonico e che, quindi, conosce bene il territorio che va da Nova Siri a Metaponto. Carbone, così, ha presentato ai telespettatori di tutta Italia i carciofi da lui prodotti. Carciofi che, surgelati dalla Orogel nello stabilimento di Policoro, vengono commercializzati tramite la grande distribuzione organizzata in tutto il mondo.

domenica 19 aprile 2015

“LE CLASSI DI PRIORITÀ STANNO DANDO BUONI FRUTTI”

LISTE DI ATTESA IN BASILICATA. LA NOSTRA INCHIESTA

I COMMENTI. ROCCO MAGLETTA E PIETRO QUINTO, DIRETTORI DEL SAN CARLO E DELL'ASM

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.5.15 



“Stiamo lavorando. Porteremo le liste di attesa nei range previsti dalla normativa”. Lo hanno assicurato sia il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo, Rocco Maglietta, sia il dg dell'Asm, Pietro Quinto. “Preciso - ha detto Maglietta – che l'ospedale è per acuti. Partecipa, tuttavia, anche alle attività ambulatoriali. L'introduzione delle classi di priorità sta dando buoni risultati. Occorre, però, lavorare sia sull'offerta, aumentandola, sia sulla domanda, che dev'essere appropriata. Per questo stiamo predisponendo linee guida condivise tra medici di medicina generale dell'Asp ed ospedalieri. Per quel che attiene alla vostra inchiesta evidenzio che la neurochirurgia già eroga una attività H24 per l'emergenza. Ma lavoreremo per introdurre le classi di priorità anche per le visite. Fermo restando che le classi B sono da erogare su scala regionale e non solo a Potenza o Matera. Poi, è un luogo comune il fatto che le prestazioni a pagamento si hanno subito e quelle con il Servizio sanitario in mesi. Il medico che fa l'intramoenia deve rispettare alcune percentuali tra attività pubblica e privata. Percentuali verificate mensilmente”. Ed alla Asm cosa sta accadendo su questo “fronte”? “Sono direttore generale da 3 mesi – ha detto Quinto - e, negli obiettivi affidatici dalla Regione, oltre a sostenibilità ed equilibrio di bilancio, c'è la riduzione delle liste di attesa in cardiologia e radiologia. Abbiamo aumentato l'offerta di prestazioni ma non basta. D'intesa con l'Ordine dei medici, un gruppo di medici di famiglia ed ospedalieri ha condiviso linee di accesso alle prestazioni per governare la domanda. Linee contenute in una delibera adottata il 14 aprile scorso. Stiamo, altresì, inserendo i centri privati accreditati nel Cup. Per quanto attiene alla classe di priorità B essa vale su scala regionale. Per l'intramoenia, infine, prima di ogni liquidazione mensile agli specialisti che la praticano, viene verificata da una commissione presieduta dal direttore sanitario Gaetano Annese la congruità di quanto effettuato nel pubblico e quanto nel privato”.


CONTROMISURE

COME ABBATTERE I TEMPI

Per abbattere le liste di attesa occorre lavorare sulla domanda e sull'offerta. Riducendo la prima, aumentando la seconda. Per far questo i “tecnici” stanno puntando su linee guida condivise tra medici di famiglia (prescrittori) ed ospedalieri (erogatori). A Matera alcuni membri dei due gruppi hanno elaborato un documento divenuto delibera della Asm relativamente agli accessi alle prestazioni di cardiologia e di radiologia. Basterà? Forse no. Sinora, infatti, le due categorie di professionisti hanno giocato allo scaricabarile. I medici del territorio hanno sempre lamentato, e lamentano, una caterva di prescrizioni cosiddette indotte, vale a dire da rendere mutuabili su indicazione degli specialisti ospedalieri. Che sembra abbiano una sorta di crampo alla mano ogni qual volta debbano prescrivere esami, accertamenti, prestazioni, da loro ritenuti essenziali per formulare la diagnosi, sul ricettario unico regionale. In mezzo ci sono i pazienti costretti a lunghe code ed ad un via vai continuo dai loro medici di famiglia agli ambulatori ospedalieri e distrettuali e viceversa. Finirà?

LISTE D'ATTESA, TUTTO COME PRIMA. SI PRENOTA PER IL 2 AGOSTO 2016

LA NOSTRA SALUTE. CITTADINI – PAZIENTI... MA NON TROPPO

OCCHI PUNTATI SULL'OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA E SULL'AZIENDA SANITARIA DI MATERA

VISITA UROLOGICA AL MADONNA DELLE GRAZIE POSSIBILE SOLO TRA UN ANNO E QUATTRO MESI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15

 


Cosa è cambiato nel “mondo” delle liste di attesa per visite, esami, prestazioni sanitarie in genere, negli ultimi tre anni al San Carlo di Potenza ed alla Azienda sanitaria di Matera? Alla domanda abbiamo tentato di dare una risposta mettendo a confronto i dati scaturiti dalla nostra telefonata di ieri, alle 10.16, al Cup (Centro unico di prenotazione) regionale per alcune branche specialistiche e le risultanze di una identica nostra “mini inchiesta” analoga pubblicata il 30 dicembre del 2013. Occorre tener presente, infatti, che dal 2 febbraio scorso, sono state introdotte importanti novità nel settore. A cominciare dalla introduzione della ricetta dematerializzata e dall'obbigo previsto dal sistema computerizzato dell'inserimento della classe di priorità da parte del medico prescrittore, in genere il medico di medicina generale. Classi di priorità che sono la U, urgente, con accesso diretto al pronto soccorso; la B, breve, esame da evadere in dieci giorni; la D, differibile, da evadere in trenta giorni per le visite ed in 60 per gli esami strumentali; e la P, programmabile, senza termine di priorità. Si è adeguato il sistema erogatore a queste novità? Siamo andati a “vedere”. Abbiamo digitato il numero del Cup da cellulare, lo 0971471373, ed abbiamo atteso la voce dell'operatrice ottenendo queste risposte: “Per una prima visita neurochirurgica, possibile solo all'ospedale San Carlo di Potenza, la data libera più vicina è quella del 23 settembre. La lettera B per questa branca non esiste. Per la visita urologica le prime date sono quelle del 26 maggio a Potenza e del 2 agosto 2016 (già, avete letto proprio bene: 2 agosto 2016!) al Madonna delle Grazie di Matera. Per la prenotazione con la lettera B abbiamo una disponibilità a Potenza per il 22 aprile prossimo mentre non c'è calendario al momento a Matera e non posso prenotare entro i dieci giorni. Visita senologica: 29 aprile al San Carlo, 12 giugno a Matera. Mammografia: 2 settembre a Potenza, 13 maggio a Matera. Le lettere B non hanno calendario. Solo a Matera la visita potrà essere effettuata il 28 aprile corrente mese”. Com'erano andate le cose il 30 dicembre del 2013? “Visita neurochirurgica al San Carlo di Potenza il 18 marzo 2014. Visita urologica: prima data 21 febbraio 2014 al San Carlo; a Matera, il 18 marzo del (udite, udite!) 2015. Visita senologica al San Carlo il 3 gennaio 2014; visita senologica, ecografia e mammografia, a Matera il 14 maggio 2015”. Ai posteri l'ardua sentenza. 


TARSIA (CITTADINANZATTIVA)

“IL SISTEMA MIGLIORA TRANNE QUALCHE SITUAZIONE”

 

“La lunghezza delle liste di attesa in Basilicata è in una fase di evoluzione direi positiva. Tranne che per alcuni casi eclatanti come per l'urologia al Madonna delle Grazie di Matera. Il lavoro dei nuovi direttori generali Rocco Maglietta, al San Carlo di Potenza, e Pietro Quinto, all'Asm, sta dando i frutti sperati col rispetto dei 90 giorni dalla richiesta all'esecuzione della prestazione”. Lo ha detto Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, dopo che gli abbiamo illustrato le risultanze del nostro raffronto tra la durata delle prenotazioni di ieri rispetto a quelle del 30 dicembre 2013. “Gli effetti positivi dell'introduzione delle classi di priorità cominciano a verificarsi. Occorre specificare a proposito della priorità B che essa ha una valenza regionale. Significa che una determinata prestazione potrebbe essere effettuata, ad esempio, a Matera, Chiaromonte, Potenza, o Melfi, e non, per forza, nell'ospedale “desiderato” dal paziente”. Una notazione in materia Tarsia l'ha fatta sul ruolo degli operatori del Centro unico di prenotazione (Cup): “Debbono dare a chi telefona o a chi si reca agli sportelli tutta la griglia di possibilità a disposizione. Mi risulta che spesso non lo fanno”. Cittadinanzattiva, altresì, ha visto con interesse l'inserimento nel Cup delle prestazioni erogate dai centri privati accreditati. Significa che laboratori di radiologia, di analisi, ed ambulatori dove i pazienti possono recarsi pagando il ticket o meno, come avviene nei presidi del Servizio sanitario nazionale, saranno prenotabili non solo rivolgendosi ad essi direttamente, come avviene ora, ma anche telefonando agli operatori. Il tutto, ovvio, per abbattere ancora di più le “famigerate liste” e contenerle, come per legge, nei fatidici 90 giorni. 


IL MARCHIO DELLE FRAGOLE CONTRAFFATTO, TRE DIFFIDE. INTANTO, SUCCESSO AL RISTORANTE "LA CASA VICINA" ALL'INTERNO DI EATALY DI TORINO

POLICORO. I SEGNI DISTINTIVI DELLA CANDONGA TOP QUALITY UTILIZZATI SENZA AUTORIZZAZIONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15

 
 
POLICORO – La fragola Candonga, prodotta su circa 700 ettari nel Metapontino, è così buona ed apprezzata sui mercati che numerosi sono i furti che la riguardano ed i tentativi di imitazione. E grande è il successo nel suo Roadshow nei più prestigiosi ristoranti italiani. Carmela Suriano è la general manager del Club Candonga, una realtà consortile a cui aderiscono i produttori della Candonga Fragola Top Quality, gli unici a poter disporre dell'utilizzo dell'apposito marchio: “Abbiamo riscontrato l'uso non autorizzato del marchio stesso. E sono partite le nostre prime tre diffide nei confronti di altrettante aziende che senza il via libera dei titolari del diritto hanno usato segni distintivi che rimandano alla Candonga Fragola Top Quality”. Ad istruire l'atto stragiudiziale è stato l'avvocato Vincenzo Acquafredda: “I destinatari della diffida hanno sette giorni di tempo per accogliere le nostre richieste, diversamente saranno citati in giudizio. Abbiamo riscontrato quelli che, a nostro avviso, sono fatti che configurano una chiara ipotesi di contraffazione. Abbiamo chiesto il ritiro dal mercato del packaging e di tutti i supporti che ritraggono loghi o logotipi che fanno pensare a Candonga o Candonga Fragola Top Quality. Colgo l'occasione per ricordare che Candonga è il marchio commerciale e non la semplice denominazione della varietà che è Sabrosa. Candonga e Candonga Fragola Top Quality sono marchi registrati”. Intanto, il prodotto leader dell'agricoltura dell'arco jonico lucano continua a mietere successi nelle diverse tappe del suo Roadshow Excellence Tour. “Frutto compatto, croccante e non acquoso. Molto equilibrato nel gusto, bassa acidità, versatile nelle preparazioni. Come classico dolce oppure in accostamenti dolce - salato di grande impatto sia visivo per il rosso acceso del frutto sia al palato. E’ stata una bellissima scoperta. Continueremo ad usare Candonga”, ha detto lo chef Claudio Vicina, del ristorante “La Casa Vicina”, all'interno di Eataly Torino.

CONCORSO ASM, DA FRANCONI NESSUN PASSO INDIETRO

SANITÀ. IL CONSIGLIERE REGIONALE DEI 5 STELLE, PERRINO: “L'ASSESSORE PREFERISCE ELUDERE I DUBBI SULLE REGOLARITÀ DELLE PROCEDURE”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15 

 

“Avremmo voluto dare notizie positive ai 300 infermieri preselezionati ai quali l’Azienda sanitaria di Matera ha riservato una spiacevole sorpresa riaprendo illegittimamente, ad avviso del M5S Basilicata, i termini del concorso ed aggiungendo ulteriori 20 posti ai 37 banditi già da oltre un anno. Ma l’assessore regionale alla sanità, Flavia Franconi, ha gelato ogni aspettativa di ravvedimento da parte dell’Asm. Dobbiamo prendere atto dell’ennesima ingiustizia”. Lo ha dichiarato il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale, Giovanni Perrino, dopo la risposta ricevuta dalla Franconi ad una interrogazione sulla riapertura del concorso Asm per 57 posti di infermiere. “Ci saremmo aspettati – ha aggiunge l’esponente M5S - maggiore trasparenza e correttezza dall’assessore che ha letto una pappardella in giuridichese scritta da qualche dirigente dell'azienda ma che non convince. L’assessore si è più volte detta affezionata ed affascinata dalla nostra terra. Eppure, dinanzi a domande precise sulla stranezza di bandire due procedure concorsuali identiche (la prima per 37 posti e la seconda per 20 posti) la dottoressa Franconi ha preferito eludere i dubbi sulla regolarità della procedura lasciando irrisolti i principali nodi della questione”. A parere di Perrino “per giustificare l’aumento a 57 dei posti a concorso è stata tirata in ballo la vittoria del titolo di città europea della cultura 2019 da parte di Matera: l’aumento di 20 infermieri sarebbe dovuto al fine di potenziare i servizi territoriali in considerazione della necessità di migliorare l'offerta sanitaria del presidio di Matera in vista dell'appuntamento del 2019. Ormai Matera 2019 viene utilizzata come lacera foglia di fico per coprire qualsiasi opera o spesa pubblica, anche quelle di dubbia utilità. Le domande sono: Matera 2019 è una piccola Expo 2015? E’ l’alibi per sprechi, abusi e clientelismo?”

GIOVANI DEMOCRATICI E CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE DI MONTALBANO JONICO SOLIDALI CON IL SINDACO IACOBELLIS

SCANZANO JONICO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15


Ancora messaggi di solidarietà al sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis, per l'intimidazione mafiosa ricevuta il 3 aprile scorso. Così, i Giovani democratici di Basilicata si sono detti “sicuri che la sua opera continuerà con vigore e che le genti del Metapontino non si piegheranno alla violenza”. Solidarietà a Iacobellis è stata anche data dai consiglieri di opposizione di Montabano Jonico, Piero Marrese e Giuseppe Disanzo, che hanno rimarcato “l'assenza del sindaco Enzo Devincenzis alla riunione dell'Anci di venerdì scorso”.

ARRESTI DOMICILIARI PER FIORE COMMISSO

SCANZANO JONICO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.4.15

   
Il tribunale del Riesame di Potenza ha accolto, parzialmente, la richiesta degli avvocati Pietro D. Mazzoccoli e Livia Lauria concedendo gli arresti domiciliari a Fiore Francesco Commisso. L'uomo era stato arrestato a Scanzano Jonico dai carabinieri con le accuse di rapina aggravata e lesioni perché il 6 marzo scorso con il volto coperto si sarebbe impossessato di una busta con 8.000 euro sottraendola con violenza a Francesco lannuzziello provocandogli lesioni personali guaribili in 25 giorni. Per l'avv. Mazzoccoli “si tratta di una vicenda in cui Commisso con forza ha proclamato e continua con determinazione a proclamare la propria estraneità. Egli risulta essere un pescatore che vive di onesto lavoro e da tempo ha dato un taglio netto a fatti illeciti che in passato lo hanno visto coinvolto in alcune vicende processuali. Allo stato – ha concluso Mazzoccoli – Commisso si dedica unicamente all'attività lavorativa ed alla sua famiglia e non è dedito certamente a commettere rapine”.