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martedì 7 aprile 2015

IL METAPONTINO SI INFIAMMA. DISTRUTTO IL DISCO PUB EVA KANT

CRIMINALITÀ. NUOVE RECRUDESCENZA CRIMINALI

LA STRUTTURA È DI PROPRIETÀ DELLA FIGLIA DI UN EX CARABINIERE COINVOLTO IN UN TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI

IL FATTO AVVENUTO DOMENICA SERA. INDAGINI A 360 GRADI MA SI ESCLUDONO RACKET E CONCORRENZA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.4.15

 

Un incendio di natura dolosa ha distrutto, alle 20.30 circa della domenica di Pasqua, il disco pub “Eva Kant”, sul lungomare di Scanzano Jonico. Il locale, inaugurato nel giugno 2013 e pronto per la riapertura dell'estate 2015, è rimasto in piedi ma va completamente rifatto. Titolare della struttura è Sonia Schettino, figlia di Gerardo, ex appuntato dei carabinieri in Calabria in pensione, attualmente detenuto a Santa Maria Capua Vetere per una sentenza resa definitiva dalla Cassazione e coinvolto nella recente maxi operazione “Gentleman” sul traffico internazionale di droga condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Sul fatto di cronaca indagano su varie piste i carabinieri della Compagnia di Policoro. Sembrano escluse, però, quelle del racket delle estorsioni e della concorrenza commerciale. Ma andiamo con ordine. L'allarme - incendio ai vigili del fuoco del Distaccamento di Policoro è arrivato attorno alle 21 di domenica. Sul posto, isolato, nel tratto terminale del lungomare di Lido Torre, è arrivata una squadra al completo con due mezzi. E sono arrivate anche quattro “volanti” degli uomini dell'Arma. Dal chiosco, con le saracinesche anteriori chiuse, uscivano fiamme e fumo. L'innesco, infatti, era stato acceso all'interno della struttura, probabilmente dalla parte posteriore, più nascosta, quella che dà verso la pineta e non sulla strada che separa il lungomare dalla spiaggia. I pompieri hanno cominciato subito a gettare acqua sul e nel prefabbricato in legno e ferro per tentare di spegnere le fiamme e di limitare i danni. Un lavoro che è durato sino alle 24 quando il manufatto semidistrutto è stato preso in consegna dai carabinieri. Ieri mattina il disco pub, rimasto in piedi ma danneggiato irrimediabilmente, era circondato dal nastro catarifrangente dei militari poichè sottoposto a sequestro giudiziario al fine di poter continuare con i necessari accertamenti del caso. L'interno del locale, altresì, è andato completamente distrutto. Sulla natura dolosa delle fiamme, pur in attesa della relazione dei Vigili del fuoco, non sembrano esserci dubbi. La corrente elettrica, infatti, non era allacciata poichè l'attività era chiusa. Ovviamente, nessuna dichiarazione è stata rilasciata dagli investigatori. Si tende ad escludere, tuttavia, fatti di racket o di concorrenza commerciale. Gli uomini dell'Arma stanno indagando su varie piste ed anche sui trascorsi, sui rapporti e sui problemi giudiziari attuali di Gerardo Schettino.


LA PRESA DI POSIZIONE

LIBERA: “CHIARO SEGNALE DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”

Sull'incendio doloso che ha distrutto nella notte di Pasqua il disco pub Eva Kant, sul lungomare di Scanzano Jonico, ha preso posizione l'associazione antimafia Libera di Basilicata. “Un altro incendio a Scanzano Jonico – si legge in un comunicato stampa – che si conferma tra i paesi più colpiti dell'area del Metapontino. È un chiaro segnale della presenza della criminalità organizzata in questa zona, che continua ad operare con le strategie di controllo del territorio. La lettura di questi episodi, pertanto, non può essere, ancora una volta, sottovalutata o analizzata singolarmente. Siamo fiduciosi, pertanto, nell'operato della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, come nelle ultime operazioni che riguardano le altre zone della Basilicata e nelle indagini ancora in corso sulle operazioni condotte dalle Direzioni distrettuali di Lecce e di Catanzaro. Sul Metapontino, però, c'è ancora molto da indagare: troppi gli interessi economici in ballo, troppo quanto verrebbe fuori dalle indagini sulla presenza delle mafie, con uomini locali che fanno parte delle loro strutture”.

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