L'ASSESSORE REGIONALE
BRAIA IN “TOUR” NELLE ZONE COLPITE
INTERROGAZIONE DELL'ON. LATRONICO (COR)
L'assesore regionale Luca Braia nel Metapontino |
SCANZANO JONICO - “La neve che è caduta martedì, dalle 17 alle 23, ha distrutto le reti antigrandine di copertura di pescheti ed albicoccheti ed i tunnel in plastica di protezione dei fragoleti. Un duro colpo per l'ortofrutta di tutto il Metapontino”. Lo ha detto Claudio Scarnato, imprenditore agricolo e consigliere comunale, dopo che ieri ha verificato lo stato dell'impianto di protezione dalla grandine del suo frutteto. Il peso della neve aveva abbattuto gli archi in tubi di acciaio che sostengono le reti danneggiando anche le piante. Altri agricoltori, invece, hanno avuto la sorpresa di trovare lacerati i tunnelloni di protezione delle piantine di fragole. Così, negli altri centri della zona. “Una quantificazione dei danni al momento – ha spiegato il nostro interlocutore – è presto per farla. Di sicuro c'è che le strutture crollate vanno rifatte integralmente”. Così, come Scarnato, molti altri produttori dell'arco jonico hanno subito gli effetti della “coda” dell'ondata di maltempo che ha aggiunto danni ai danni. Interamente distrutti dal gelo, infatti, nei giorni precedenti, secondo le denunce delle organizzazioni professionali, le coltivazioni di ortaggi. La Regione, tuttavia, si è mossa approntando la modulistica per la richiesta di indennizzi da parte delle imprese colpite. E lo stesso assessore regionale Luca Braia, ha effettuato una sorta di “tour” di verifica proprio martedì scorso. “Mi sono reso conto – ha dichiarato l'esponente della Giunta Pittella – di quanto accaduto nelle aziende zootecniche e orticole del Materano e del Metapontino ed in particolare negli areali e nelle contrade di Matera, Bernalda, Scanzano Jonico, Marconia e Policoro. I danni ci sono e sono ingenti. Tanto che sono già numerose le segnalazioni, corredate anche da foto, pervenute agli uffici regionali, attraverso il modello che abbiamo reso subito disponibile sul portale regionale. Il 30 gennaio 2017 è la data ultima fissata entro cui, secondo cronoprogramma, dobbiamo aver concluso tutte le visite in sito e le stime delle perdite. Il censimento tempestivo delle stime dei danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture, ci permetterà di chiedere lo stato di calamità, al verificarsi delle condizioni previste dalla norma. Insieme agli assessori all'agricoltura delle Regioni del Sud colpite – ha concluso Braia - chiederemo al ministro Martina, da me aggiornato quotidianamente, e al Governo, di attuare deroghe alla legge 102 del 2004 sulle calamità per consentire, almeno in parte, indennizzi vista la gravità e l'eccezionalità dell'evento atmosferico”. Al Governo nazionale, intanto, ha rivolto una interrogazione in merito l'on. Cosimo Latronico (Cor) “affinchè predisponga misure per sostenere le imprese agricole fortemente danneggiate dalle ultime precipitazioni atmosferiche”.
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