mercoledì 18 gennaio 2017

SCANZANO J. SCANZIAMO LE SCORIE ATTACCA: “LA REGIONE BASILICATA NON CAPISCE CHE LA NOSTRA RICCHEZZA È L'AMBIENTE. NO ALLE TRIVELLE”


Donato Nardiello, a sx, in sit in di protesta
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.1.17

SCANZANO JONICO - “L'inerzia della Regione sulle attività petrolifere interessate alla Basilicata mette a rischio il nostro territorio”. Lo ha dichiarato Donato Nardiello, presidente dell'associazione ambientalista ScanZiamo le scorie, sostenendo che “la nostra reale ricchezza non è il petrolio ma l'ambiente con la sua bellezza e le sue qualità. Per questo è necessario fermare l’attività estrattiva prima che comprometta lo sviluppo. Il petrolio non si concilia con le produzioni agricole di eccellenza ed il turismo ma genera uno sviluppo distorto che va ostacolato. La Regione deve opporsi con ogni mezzo alle nuove e vecchie attività di ricerca. Accompagnato dal coro di “bella ciao” e dal presidente della Puglia, Michele Emiliano, sul lungomare di Policoro, il presidente Marcello Pittella disse che si sarebbe impegnato con forza per fermare le trivelle di mare e di terra. Dov’è finita quella forza? Oggi il risultato è che siamo circondati. Ci sono richieste di nuovi permessi di ricerca delle compagnie petrolifere dappertutto”. Cosa fare? Nardiello: “Al fine di garantire la salute umana e la tutela dell’ambiente è necessario rendere limpide e trasparenti le informazioni relative all’attività estrattiva. Non è possibile che la Regione abbia gli strumenti per effettuare un reale monitoraggio in materia e non li utilizzi. Basta andare sul sito internet dell’Osservatorio ambientale “Val D’Agri” per capire la situazione. La sezione online dell’Osservatorio sulla produzione e le royalties non offre alcun dato, è sempre in aggiornamento. Quella sul monitoraggio delle acque superficiali e di re-iniezione sono inaccessibili. Perché avere un sito che non offre informazione e trasparenza? Su questo importante strumento aspettiamo risposte urgenti dal presidente Pittella”.

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