martedì 30 maggio 2017

POLICORO. DOPO SEI ANNI RICEVE UNA CARTELLA GIÀ INTESTATA AL PADRE DECEDUTO. LA BATTAGLIA DEL CONTRIBUENTE ANTONIO GUIDA CONTRO IL CONSORZIO DI BONIFICA

DOVREBBE PAGARE 220 EURO MA LUI RESISTE: “LA CARTELLA È PRESCRITTA. I CITTADINI NON PIEGANO PIÙ LA TESTA”
ANTONIO GUIDA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.5.17

POLICORO - “I cittadini si sono svegliati. Non accettano più supinamente quanto gli viene loro chiesto. Pertanto, andrò sino in fondo nella mia battaglia civile e legale contro il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto che mi chiede di pagare una cartella di 220 euro 6 anni dopo che la stessa era stata notificata a mio padre Pasqualino, nel frattempo deceduto. La cartella è prescritta. Punto”. Ha un diavolo per capello Antonio Guida, pensionato, nel mentre ci racconta, corredando le sue parole con una copiosa documentazione, delle sue vicissitudini legate alla notifica della cartella in questione. “L'atto del Consorzio – attacca il nostro interlocutore – a me intestato è del settembre 2016 e fa riferimento ad uno precedente del 2009 intestato a mio padre relativo al cosiddetto contributo di bonifica per immobili agricoli ed extra agricoli. Sono passati 6 anni invece che dei 5 in cui queste “carte” vengono giudicate prescritte. Perchè l'ente non si è attivato nei tempi giusti? Io ho avuto a che fare con altre istituzioni. Ed ho sempre fatto il mio dovere. Ho dimenticato di pagare un bollo auto. Chi di dovere mi ha fatto la notifica nei termini giusti ed io ho provveduto. Ma in questo caso no, non ho alcuna intenzione di pagare”. Ma, abbiamo obiettato, si tratta di una somma non certo impossibile. Lei dovrà rivolgersi ad un avvocato. Quanto le costerà? Non le converrebbe pagare per togliersi da ogni impiccio? “No. E' una questione di principio. Se mi toccherà pagare, pagherò. Se non mi toccherà pagare l'ente dovrà coprire anche le mie spese legali”. Nè è bastata al pensionato di Policoro la risposta che il “Bradano e Metaponto” ha inviato al Garante del contribuente della Basilicata, Domenico Zotta, secondo cui egli deve pagare: “In quella risposta non si fa alcun cenno alle date. La questione centrale per cui io mi batto. La notifica a mio padre era del 2009. Mio padre è deceduto. La notifica a me è del 2016. Dopo 5 anni non si può più pretendere nulla. I tempi vanno rispettati”. Insomma, lei per non pagare 200 euro affronterà un contenzioso davanti alle Commissioni tributarie provinciale e regionale e, forse, anche in Cassazione, che potrebbe costarle carissimo. “Si – ha concluso Guida -. Cittadino ed enti di fronte alla legge sono uguali. Andrò fino in fondo. E', ripeto, un questione di principio. I contribuenti non piegano più la testa”.


L'ENTE RISPONDE AL GARANTE DEL CONTRIBUENTE: “GUIDA DEVE PAGARE COME EREDE”. PER UN BENE IMMOBILE CHE TRAE BENEFICI DALLE OPERE DI BONIFICA

POLICORO - “Guida Antonio, primo intestatario della ditta ereditata dal genitore Pasqualino, deve pagare la cartella esattoriale già intestata al padre”. Lo ha sostenuto il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto nella nota inviata al Garante del contribuente della Basilicata a cui il pensionato del centro jonico si era rivolto. “La contribuzione consortile – si legge nel testo – è conseguenza dell'applicazione di una legge dello Stato che stabilisce il pagamento ai proprietari di immobili siti nel comprensorio che traggono beneficio dalle opere di bonifica. L'ente ha redatto il Piano di classifica e lo ha approvato con delibera. Relativamente alla cartella del 2009, avversata dal cittadino in questione, essa fa riferimento a Guida Pasqualino, deceduto. Pertanto il Consorzio ha posto l'onere reale a carico dell'erede Guida Antonio come primo intestatario della ditta consorziata”.

1 commento:

  1. BASTA PAGARE TASSE SU TASSE !
    COSTITUIAMO COMITATI DI LOTTA PERMANENTE , OCCUPPIAMO GLI UFFICI PER AUTOGESTIRLI !!!

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