POLICORO. DOPO SEI ANNI RICEVE UNA CARTELLA GIÀ INTESTATA AL PADRE DECEDUTO. LA BATTAGLIA DEL CONTRIBUENTE ANTONIO GUIDA CONTRO IL CONSORZIO DI BONIFICA
DOVREBBE PAGARE 220 EURO MA LUI RESISTE: “LA
CARTELLA È PRESCRITTA. I CITTADINI NON PIEGANO PIÙ LA TESTA”
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ANTONIO GUIDA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.5.17
POLICORO - “I cittadini si sono svegliati. Non
accettano più supinamente quanto gli viene loro chiesto. Pertanto,
andrò sino in fondo nella mia battaglia civile e legale contro il
Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto che mi chiede di pagare
una cartella di 220 euro 6 anni dopo che la stessa era stata
notificata a mio padre Pasqualino, nel frattempo deceduto. La
cartella è prescritta. Punto”. Ha un diavolo per capello Antonio
Guida, pensionato, nel mentre ci racconta, corredando le sue parole
con una copiosa documentazione, delle sue vicissitudini legate alla
notifica della cartella in questione. “L'atto del Consorzio –
attacca il nostro interlocutore – a me intestato è del settembre
2016 e fa riferimento ad uno precedente del 2009 intestato a mio
padre relativo al cosiddetto contributo di bonifica per immobili
agricoli ed extra agricoli. Sono passati 6 anni invece che dei 5 in
cui queste “carte” vengono giudicate prescritte. Perchè l'ente
non si è attivato nei tempi giusti? Io ho avuto a che fare con altre
istituzioni. Ed ho sempre fatto il mio dovere. Ho dimenticato di
pagare un bollo auto. Chi di dovere mi ha fatto la notifica nei
termini giusti ed io ho provveduto. Ma in questo caso no, non ho
alcuna intenzione di pagare”. Ma, abbiamo obiettato, si tratta di
una somma non certo impossibile. Lei dovrà rivolgersi ad un
avvocato. Quanto le costerà? Non le converrebbe pagare per togliersi
da ogni impiccio? “No. E' una questione di principio. Se mi
toccherà pagare, pagherò. Se non mi toccherà pagare l'ente dovrà
coprire anche le mie spese legali”. Nè è bastata al pensionato di
Policoro la risposta che il “Bradano e Metaponto” ha inviato al
Garante del contribuente della Basilicata, Domenico Zotta, secondo
cui egli deve pagare: “In quella risposta non si fa alcun cenno
alle date. La questione centrale per cui io mi batto. La notifica a
mio padre era del 2009. Mio padre è deceduto. La notifica a me è
del 2016. Dopo 5 anni non si può più pretendere nulla. I tempi
vanno rispettati”. Insomma, lei per non pagare 200 euro affronterà
un contenzioso davanti alle Commissioni tributarie provinciale e
regionale e, forse, anche in Cassazione, che potrebbe costarle
carissimo. “Si – ha concluso Guida -. Cittadino ed enti di fronte
alla legge sono uguali. Andrò fino in fondo. E', ripeto, un
questione di principio. I contribuenti non piegano più la testa”.
L'ENTE RISPONDE AL
GARANTE DEL CONTRIBUENTE: “GUIDA DEVE PAGARE COME EREDE”. PER UN
BENE IMMOBILE CHE TRAE BENEFICI DALLE OPERE DI BONIFICA
POLICORO - “Guida Antonio, primo intestatario della
ditta ereditata dal genitore Pasqualino, deve pagare la cartella
esattoriale già intestata al padre”. Lo ha sostenuto il Consorzio
di bonifica di Bradano e Metaponto nella nota inviata al Garante del
contribuente della Basilicata a cui il pensionato del centro jonico
si era rivolto. “La contribuzione consortile – si legge nel testo
– è conseguenza dell'applicazione di una legge dello Stato che
stabilisce il pagamento ai proprietari di immobili siti nel
comprensorio che traggono beneficio dalle opere di bonifica. L'ente
ha redatto il Piano di classifica e lo ha approvato con delibera.
Relativamente alla cartella del 2009, avversata dal cittadino in
questione, essa fa riferimento a Guida Pasqualino, deceduto. Pertanto
il Consorzio ha posto l'onere reale a carico dell'erede Guida Antonio
come primo intestatario della ditta consorziata”.
BASTA PAGARE TASSE SU TASSE !
RispondiEliminaCOSTITUIAMO COMITATI DI LOTTA PERMANENTE , OCCUPPIAMO GLI UFFICI PER AUTOGESTIRLI !!!