Il presidente Pittella in visita a Tursi col sindaco Cosma e mons. Orofino |
TURSI
- Soldi dalla Regione ai Comuni, come quello della Città di Pierro,
che ha ottenuto 600mila euro, sull'orlo del dissesto. Ma contributi
straordinari del massimo ente locale sono arrivati anche a Montalbano
Jonico (2,5 milioni), Tricarico (1 milione), Lagonegro (5 milioni).
Il tutto inserito nella legge stabilità della Basilicata. Contributi
che hanno scatenato polemiche. Così, abbiamo sentito nel merito
alcuni primi cittadini del Metapontino. Ecco cosa ha dichiarato il
sindaco di Scanzano Jonico, Raffaello Ripoli (Movimento civico
scanzanese): “Stranamente vengono aiutati quegli enti che non si
sono contraddistinti per virtuosismo nell'amministrare mentre quelli
che stringono la cinghia, come il mio, vengono penalizzati. Noi
abbiamo tanti problemi di bilancio aggravati dalla legge di stabilità
nazionale, che ha impedito di stabilire nuove tasse, e noi avremmo
voluto introdurre quella di soggiorno, o di aumentare quelle
esistenti, e da altri vincoli sulla spesa. Faremo anche noi una
richiesta di contributo al presidente Marcello Pittella perchè anche
noi abbiamo diritto ad essere aiutati pur se non abbiamo dichiarato
il pre-dissesto per non gravare sui nostri concittadini. Poi, con
quale criterio sono stati erogati quei fondi?” Posizione analoga ha
espresso il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone (FI), che,
addirittura, ha chiesto l'intervento della Corte dei Conti “per
verificare se si tratta di provvedimenti giusti perchè a me sembra
strano che si impongono il patto di stabilità ed altri vincoli per
porre freno alla spesa e poi chi ha sforato viene rimpinguato con
fondi pubblici. Fondi sottratti allo sviluppo ed usati per salvare
enti che sono stati male amministrati. La Basilicata deve decidere se
diventare una regione moderna o di vivere di assistenzialismo andando
a tappare i buchi dei Comuni che stanno fallendo”. Di parere
opposto il sindaco di Nova Siri, Eugenio Stigliano (Pd): “La
Regione ha aiutato i Comuni, a prescindere dal loro colore politico,
in difficoltà per problemi economico-finanziari dovuti a scellerate
gestioni delle precedenti amministrazioni sia di destra sia di
sinistra. Il messaggio è sociale. L'aiuto è alle comunità. Noi
abbiamo avuto 1 milione e 200 mila euro tre anni fa. Senza quel
contributo non potevamo metter in campo il nostro piano di
riequilibrio”. Ed eccoci a Salvatore Cosma (Per Tursi in prima
persona), primo cittadino di uno dei Comuni “beneficiati” nel
2017: “Noi abbiamo una difficoltà strutturale derivante dalla
riduzione dei fondi statali e da 15 dipendenti in esubero. Senza quei
600mila euro non potevamo redarre il bilancio di previsione. Il
contributo ha sanato i bilanci 2016 e 2017 permettendoci di evitare
il dissesto. Io non scialacquio le risorse a disposizione. Ai miei
colleghi schierati contro quei finanziamenti regionali dico di non
fare campanilismo. Tutti conosciamo le difficoltà degli enti locali
e la Regione dove vedrà situazioni di difficoltà interverrà come
in passato. Noi ci siamo tagliati le indennità del 2016 al 100% e
quelle del 2017 al 50%. Ed abbiamo agito sulla telefonia. Questo per
dimostrare che siamo amministratori oculati e di avere rettitudine e
responsabilità”.
Nessun commento:
Posta un commento