|
ROTONDELLA. L'ITREC DELLA TRISAIA |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.6.17
ROTONDELLA - La storia dell’Itrec è caratterizzata
da intrighi, inchieste, silenzi, incidenti, ritardi. Sin dalla sua
realizzazione per un accordo del 1962 tra l'Italia e gli Usa. Gli
States ci consegnarono 84 elementi di combustibile uranio-torio del
reattore di Elk River (Minnesota). Il Cnen l’avrebbe utilizzato per
ricerche sui processi di ritrattamento. Dopo il referendum dell'8 e 9
novembre 1987 restarono 64 degli 84 elementi. Ed è del 1994
l’apertura di una inchiesta da parte del procuratore di Matera,
Nicola Maria Pace. Indagine che passò nel 1999 all'antimafia di
Potenza. Il 6 ottobre 2007 la Gazzetta pubblicò: “Traffici di
plutonio dalla Basilicata. Avvisi di garanzia per ex dirigenti Enea e
presunti esponenti della ‘ndrangheta calabrese”. Nell’ottobre
2009 l’inchiesta fu archiviata. Alle 3.10 del 28 luglio 2013
un'altra vicenda che fece scalpore. Si trattò di un “trasporto
eccezionale”. Nel segreto. Manu militari. Il Governo spiegò “a
posteriori” che il trasporto da Rotondella all'aeroporto di Gioia
del Colle fu effettuato in base agli impegni presi dall’Italia per
il rimpatrio negli Stati Uniti di sostanze con uranio arricchito e
plutonio. Il 31 agosto 2014, sempre la Gazzetta riportò la notizia
su quella che Sogin e Ispra,
l'Istituto superiore per la protezione e la sicurezza ambientali,
definirono “una anomalia nei lavori di sicurezza della fossa
irreversibile che non ha prodotto conseguenze radiologica su
lavoratori ed ambiente”. Ed il 4 giugno 2015 la Sogin rese noto che
in prelievi di acque di falda superficiali dei siti Itrec ed Enea era
stato verificato il superamento delle concentrazioni di
contaminazione per alcuni parametri chimici, non radioattivi, come
trielina, cromo esavalente, ferro, idrocarburi totali. Poi, i ritardi
nelle operazioni di messa in sicurezza.
Nessun commento:
Posta un commento