LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.7.17
STIGLIANO
- La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale per la Basilicata, ha
condannato Leonardo Di
Gilio, Antonio Barisano, Giovanni Capalbi e Giosuè Ferruzzi, ex
amministratori comunali,
al risarcimento al Comune di 32.400 euro. La sentenza è stata emessa
nel
giudizio chiesto della Procura regionale che ha contestato ai
soggetti chiamati in causa “di
aver procurato con l’adozione di provvedimenti illegittimi un danno
di 32.400 al Comune per l’illecito affidamento all’esterno della
prestazione di servizi per l’attivazione di risorse finanziarie non
impositive”. La Giunta in carica il 6 ottobre 2008, per l'accusa,
incaricò l'Ufficio servizio tecnico di individuare una ditta a cui
affidare tali servizi. Ed il 14 ottobre 2008 l'Ufficio conferì
l’incarico alla La.Ser. s.r.l. di Napoli senza previa pubblicazione
del bando di gara. Così, alla La.ser furono liquidati con determina
del 6 giugno 2011 40.500 euro cui seguirono mandati per 20.520 e
19.980 euro. Per La Procura lo studio portato a termine dalla società
si era limitato ad una “richiesta di mutui alla Cassa depositi e
prestiti ed al rilevamento di importi residui di mutui non utilizzati
presso tale Cassa” corredato da una documentazione utile alla
richiesta di mutui. Da qui la richiesta di condanna. I difensori di
Di
Gilio, Barisano, Capalbi e Ferruzzi,
però, hanno contestato l’impianto accusatorio chiedendo
l’assoluzione dagli addebiti loro mossi ed insistendo sulla buona
fede del loro operato reso necessario dalla carenza di figure
professionali nell’ente in grado di gestire difficili valutazioni
finanziarie anche richiamando l’utilità conseguita
dall’affidamento dell'incarico. Ma la Corte contabile, Sezione
giurisdizionale della Basilicata, ha dato ragione all'accusa
emettendo la citata sentenza di condanna.
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