IL CIRINGUITO DEL SOL |
SCANZANO JONICO – A Terzo Madonna, il lido ubicato a circa 800 metri dalla foce del fiume Agri, la spiaggia non c'è più. In questa estate ha aperto solo uno stabilimento balneare contro due di quella 2016 mentre pochi anni fa ce n'erano addirittura tre. Delle due strutture “assenti” una si è spostata a Bufaloria, l'altra avrebbe dovuto montare in pieno Jonio, a circa 200 metri dalla attuale linea di battigia, sulle palafitte. L'erosione costiera, infatti, ha divorato negli ultimi anni altrettanti metri di arenile. Ma c'è di più. Il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) ha accertato che nell'elenco degli interventi regionali contro il dissesto del suolo non c'è alcun finanziamento specifico. “Dobbiamo sperare – ha detto alla Gazzetta – nei ribassi d'asta”. Intanto, Pippo Corrado, titolare dell'unico stabilimento che ha resistito ai marosi, il Ciringuito del sol, ha lanciato un appello alle istituzioni: “Debbono intervenire con urgenza. Io quest'anno ho potuto montare una cinquantina di ombrelloni sulla fetta di arenile rimasto. L'anno prossimo non so cosa accadrà. Il mare è arrivato sotto l'asfalto del parcheggio e della strada. Avviso tutti: da Terzo Madonna non mi sposterò. A costo di montare nella pineta. Sono quarant'anni che sto qui, non andrò via assolutamente. Tutti sanno da anni che qui c'è un'erosione terribile ma nessuno ha fatto niente. La soluzione sono le barriere soffolte. Si decida con urgenza”. Dichiarazioni che abbiano “girato” a Ripoli che, però, ci ha fornito altre notizie in merito oltremodo preoccupanti. “E' vero – ha detto il primo cittadino -. Servono le barriere soffolte. L'intervento eseguito su un altro tratto di spiaggia con grossi blocchi di pietra di cava a mio parere è stato addirittura deleterio. Invece gli studi effettuati hanno dimostrato che il progetto realizzato a Metaponto ha funzionato. I nostri interlocutori regionali in questa vicenda sono l'assessore alle infrastrutture, Nicola Benedetto, e quello all'ambiente, Francesco Pietrantuono, ma...”. Ma? “Abbiamo scoperto che negli interventi programmati dalla Regione contro il dissesto del suolo il nostro progetto non c'era. Al che abbiamo fatto presente che il pericolo riguarda non solo il turismo ma anche l'agricoltura. Così, probabilmente, potremo entrare nella gestione dei ribassi d'asta degli altri interventi. I tempi? Non sono in grado di darli”.
LA SPIAGGIA DISTRUTTA |
NON C'E' PIÙ SORDO
DI CHI NON VUOL SENTIRE. INASCOLTATI GLI ALLARMI SULL'EROSIONE A
TERZO MADONNA. IN PERICOLO L'AGRICOLTURA
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