domenica 27 agosto 2017

SCANZANO JONICO. A TERZO MADONNA L A SPIAGGIA NON C'È PIÙ. QUESTA ESTATE HA APERTO SOLO UNO STABILIMENTO BALNEARE CONTRO DUE. E POCHI ANNI FA CE N'ERANO TRE

APPELLO DEL TITOLARE DEL CIRINGUITO DEL SOL: “SI INTERVENGA CON URGENZA. L'ESTATE PROSSIMO MONTERO' SULL'ASFALTO O NELLA PINETA MA NON MI SPOSTERO' DA QUI”.
IL CIRINGUITO DEL SOL
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.8.17


SCANZANO JONICO – A Terzo Madonna, il lido ubicato a circa 800 metri dalla foce del fiume Agri, la spiaggia non c'è più. In questa estate ha aperto solo uno stabilimento balneare contro due di quella 2016 mentre pochi anni fa ce n'erano addirittura tre. Delle due strutture “assenti” una si è spostata a Bufaloria, l'altra avrebbe dovuto montare in pieno Jonio, a circa 200 metri dalla attuale linea di battigia, sulle palafitte. L'erosione costiera, infatti, ha divorato negli ultimi anni altrettanti metri di arenile. Ma c'è di più. Il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) ha accertato che nell'elenco degli interventi regionali contro il dissesto del suolo non c'è alcun finanziamento specifico. “Dobbiamo sperare – ha detto alla Gazzetta – nei ribassi d'asta”. Intanto, Pippo Corrado, titolare dell'unico stabilimento che ha resistito ai marosi, il Ciringuito del sol, ha lanciato un appello alle istituzioni: “Debbono intervenire con urgenza. Io quest'anno ho potuto montare una cinquantina di ombrelloni sulla fetta di arenile rimasto. L'anno prossimo non so cosa accadrà. Il mare è arrivato sotto l'asfalto del parcheggio e della strada. Avviso tutti: da Terzo Madonna non mi sposterò. A costo di montare nella pineta. Sono quarant'anni che sto qui, non andrò via assolutamente. Tutti sanno da anni che qui c'è un'erosione terribile ma nessuno ha fatto niente. La soluzione sono le barriere soffolte. Si decida con urgenza”. Dichiarazioni che abbiano “girato” a Ripoli che, però, ci ha fornito altre notizie in merito oltremodo preoccupanti. “E' vero – ha detto il primo cittadino -. Servono le barriere soffolte. L'intervento eseguito su un altro tratto di spiaggia con grossi blocchi di pietra di cava a mio parere è stato addirittura deleterio. Invece gli studi effettuati hanno dimostrato che il progetto realizzato a Metaponto ha funzionato. I nostri interlocutori regionali in questa vicenda sono l'assessore alle infrastrutture, Nicola Benedetto, e quello all'ambiente, Francesco Pietrantuono, ma...”. Ma? “Abbiamo scoperto che negli interventi programmati dalla Regione contro il dissesto del suolo il nostro progetto non c'era. Al che abbiamo fatto presente che il pericolo riguarda non solo il turismo ma anche l'agricoltura. Così, probabilmente, potremo entrare nella gestione dei ribassi d'asta degli altri interventi. I tempi? Non sono in grado di darli”. 
 
LA SPIAGGIA DISTRUTTA
NON C'E' PIÙ SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE. INASCOLTATI GLI ALLARMI SULL'EROSIONE A TERZO MADONNA. IN PERICOLO L'AGRICOLTURA

SCANZANO JONICO – Non c'è più sordo di chi non vuol sentire. Da anni la Gazzetta ha pubblicato articoli con gli allarmi degli operatori turistici sull'erosione costiera galoppante a Terzo Madonna. Ma nessuno ha mosso un dito. Tranne un intervento attuato su circa 700 metri con una barriera in pietra naturale a protezione dell'arenile e della fascia boscata retrostanti. Spesa di 240mila euro a carico della Regione con un effetto estetico dirompente e con i marosi che hanno divorato ancora di più i tratti non protetti. Come quelli dove insiste l'unico stabilimento balneare dei tre qui esistenti, il Ciringuito del sol. Nella prossima estate, però, non ci sarà posto neanche per questa struttura. Il pericolo riguarda anche l'agricoltura. Lo Ionio è nella pineta. Le prossime mareggiate potrebbero bloccare l'idrovora della zona con effetti dirompenti su centinaia di ettari di colture pregiate.

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