venerdì 3 novembre 2017

POLICORO. PROVE DI ALLARME TZUNAMI RIUSCITE. TEST DI PROTEZIONE CIVILE PER UN MAREMOTO SIMULATO NELLO JONIO

UNA DELLE DUE POSTAZIONI IN MUNICIPIO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.11.17
POLICORO – “Tutto è andato bene. Abbiamo allestito due postazioni nel municipio che hanno recepito gli allert giunti, dalle ore 10, dalla Protezione civile. Simulazione, per quanto ci riguarda, okay”. Lo ha detto ieri alla Gazzetta, attorno alle 13, il sindaco Enrico Mascia dopo aver sentito i due tecnici interessati, Pietro Lence e Pietro Antonio Demarco, in “attività di ascolto” dalle 10 del mattino. Ieri, infatti, il comune del Metapontino, con quelli di Nova Siri e di Scanzano Jonico, è stato coinvolto nell'esercitazione di protezione civile che ha simulato un terremoto di magnitudo 8.5 con epicentro a Sud dell’isola di Zante (Grecia). L'esercitazione, denominata NEAMWave17, è stata organizzata dal Gruppo di coordinamento intergovernativo per il sistema di allarme e di attenuazione dei tsunami nell'Atlantico nordorientale, il Mediterraneo e i mari collegati (ICG/NEAMTWS), costituito dopo il disastro, a partenza dall'Oceano Indiano, del 26 dicembre 2004 in cui persero la vita oltre 250.000 persone. Così, lo scenario che ha coinvolto Basilicata, Sicilia, Calabria e Puglia è stato elaborato dal Cat (Centro italiano di allertamento del rischio tsunami) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con un ente parallelo della Grecia. La simulazione è stata coordinata dalla Sala situazione Italia del Dipartimento di Protezione civile che ha ricevuto e trasmesso i messaggi di allerta. Nella fase B, che ha interessato i tre comuni della costa metapontina, è stata testata la piattaforma per l’invio rapido della messaggistica di allarme attraverso tre canali, email, sms ed IVR (Vocale) alla Sala operativa della Protezione civile regionale ed alle postazioni periferiche dei municipi che hanno proceduto come stabilito nella fase di addestramento svoltasi il 10 ottobre scorso a Potenza. “E noi – ha spiegato l'ing. Lence – abbiamo ricevuto correttamente via mail, sms, e telefono, il messaggio di allerta, due di aggiornamento e quello finale. Tutto è andato bene. Per fortuna, però, era solo una simulazione. Nel caso di vero e proprio tzunami (quando le onde superano i quattro metri di altezza, ndr) l'allerta ricevuto nelle tre modalità da almeno tre soggetti per Comune, a cascata, verrà smistato, come previsto nel Piano di Protezione civile territoriale, a tutti gli organismi interessati come scuole, forze dell'ordine, strutture di pronto intervento locali”.



COSTA JONICA. PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE. QUESTA LA MAPPA DEL RISCHIO
POLICORO – Ma le coste italiane, tra cui quelle joniche lucane, sono a rischio tzunami? La risposta è nel sito internet del Dipartimento della Protezione civile nazionale: “Tutte le coste del Mediterraneo sono a rischio maremoto a causa dell’elevata sismicità e della presenza di numerosi vulcani attivi, emersi e sommersi. Negli ultimi mille anni, lungo le coste italiane, sono state documentate varie decine di maremoti, solo alcuni dei quali distruttivi. Le coste italiane, inoltre, possono essere raggiunte da maremoti generati in aree del Mediterraneo lontane dal nostro Paese (ad esempio a causa di un forte terremoto nelle acque della Grecia)”. Come simulato nell'esercitazione di ieri che ha coinvolto Nova Siri, Policoro, Scanzano Jonico.

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