sabato 11 novembre 2017

SCANZANO J. L'EROSIONE AVANZA A TERZO MADONNA, CROLLA IL MURO DI CONTENIMENTO DEL PARCHEGGIO

GLI EFFETTI DELLA MAREGGIATA A TERZO MADONNA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 11.11.17

SCANZANO JONICO – Erosione costiera galoppante al lido di Terzo Madonna, a circa cinquecento metri dalla foce dell'Agri. Le mareggiate in corso, infatti, dopo aver divorato completamente la spiaggia, ormai inesistente, hanno attaccato il parcheggio, una volta distante dalla battigia oltre 150 metri. Così, nei giorni scorsi, l'intero muro in cemento armato di contenimento della struttura è crollato e con esso alcuni metri di asfalto. Anche l'area dove l'estate scorsa ha operato lo stabilimento balneare “Ciringuito del sol”, l'unico che aveva aperto nel 2017dei tre del recente passato, non esiste più. Anzi, si notano, evidenti, i terminali delle strutture di servizio all'attività produttiva che sono pericolosamente rimasti scoperti. Insomma, l'allarme rosso meteorologico dei giorni scorsi se non ha portato la pioggia tanto attesa ha portato nel Metapontino l'aggravarsi di uno dei segni simbolo del dissesto idrogeologico del territorio, l'erosione costiera. “Noi abbiamo attivato da tempo la Regione Basilicata – ha detto il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) – che, proprio a Terzo Madonna, tenne un sopralluogo il 15 settembre scorso con l'assessore alle infrastrutture Nicola Benedetto. Un altro sopralluogo tecnico è stato effettuato nella scorsa settimana. Speriamo che gli interventi che ci sono stati promessi vangano attuati al più presto”. Ricordiamo, a proposito, che Benedetto, nell'occasione, si impegnò parlando alla Gazzetta del mezzogiorno “a rendere esecutivo con urgenza il progetto delle barriere soffolte (lo stesso che ha mitigato il problema a Metaponto, ndr) contro l'erosione alla spiaggia di Terzo Madonna. Ci sono 7,5 milioni di euro da spendere. Dobbiamo farlo subito per proteggere turismo ed agricoltura. Agiremo velocemente. Parola più che di assessore regionale e politici di uomo”. Parole ascoltate anche dagli esponenti di tutti i gruppi politici presenti nel Consiglio comunale del centro jonico che parteciparono al summit sulla “spiaggia che non c'è più” a dimostrazione di come sia diventato allarmante il fenomeno. Si teme, tra l'altro, anche per il settore agricolo. I marosi, infatti, hanno danneggiato irrimediabilmente le briglie di contenimento laterali del canale dell'idrovora del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto.

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