LA MAPPA DEL TRACCIATO DEL GASDOTTO EASTMED PRESENTATA A TEL AVIV (Fonte: Ministero attività produttive) |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.12.17
SCANZANO JONICO – Il
gasdotto Eastmed, lungo 2.200 chilometri, che porterà riserve
energetiche per 2mila miliardi di metri cubi dall'Est del
Mediterraneo in Italia, approderà sulla costa del Metapontino. Lo si
evince dalla pianta del tracciato mostrata il 4 aprile scorso a Tel
Aviv dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e dai suoi
colleghi di Israele, Cipro, Grecia e UE, gli altri partner
dell'investimento. Ma amministrazioni locali ed associazioni
ambientaliste non ci stanno e cominciano ad organizzare la protesta.
Un incontro su “Mega gasdotto Eastmed (Israele-Italia). Rischio per
la costa jonica” si è tenuto in municipio per iniziativa di
Comune, Noscorie Trisaia, Cova Contro, Notap Puglia e Jonica tv. E se
non siamo alla costituzione di un movimento No Eastmed poco ci manca.
“Siamo riusciti ad avere due documenti – ha detto Giampaolo
Farina (Cova contro) – dalla Capitaneria di porto sulle attività
svolte da due navi nei mesi scorsi nel mare antistanti il
Metapontino. Le due imbarcazioni hanno lavorato ad indagini
geofisiche in punti geo-referenziati. Da questi ultimi abbiamo
estrapolato due corridoi che partono dalla linea di costa di Pisticci
e di Scanzano e si inoltrano per qualche km nello Ionio. Ed i
ministri europei hanno rinnovato nell'aprile scorso l'accordo già
esistente per l'Eastmed che prima arrivava ad Otranto e dopo arriva
proprio qui. Come si evince dalla mappa mostrata nell'occasione”. E
Felice Santarcangelo (Noscorie Trisaia) ha aggiunto: “Stiamo
facendo informazione nei confronti di cittadini ed enti locali. A noi
lucani il gas israeliano non serve. Noi siamo produttori. Col rischio
dell'impatto ambientale e con quello della possibile reiniezione dei
pozzi dismessi di Pisticci, Ferrandina, Salandra”. Ha concluso il
sindaco Raffaello Ripoli: “La foto con la mappa esibita da Calenda
è chiara. Eastmed arriverà a Scanzano. Non voglio fare l'allarmista
ma ci sarà un impatto sul nostro territorio con potenziali pericoli
per la salute della popolazione. Quel che è accaduto in Austria è
esplicativo. Le amministrazioni locali, poi, non sono state
informate. Non siamo d'accordo”. Il primo cittadino si è impegnato
a chiedere notizie al ministro Calenda ed a portare il problema al
tavolo intercomunale tra i sindaci del Metapontino che si stanno
occupando di Enea-Sogin. Eastmed potrebbe partire entro fine anno per
entrare in funzione nel 2025.
IL MINISTRO CALENDA DISEGNA IL TRACCIATO EASTMED IN UN SERVIZIO DI RAI NEWS 24 |
IL PARERE DEL
MINISTRO CALENDA. LE STRATEGIE DELL'ITALIA SULL'ACCORDO ENERGETICO
SCANZANO JONICO - "Eastmed unisce Paesi che hanno una lunga tradizione di cooperazione e amicizia. Il gas è una risorsa sempre più cruciale per l'Italia”. Così il ministro delle attività produttive, Carlo Calenda, in una dichiarazione sul sito del dicastero il 4 aprile scorso, il giorno del rinnovo a Tel Aviv dell'impegno per realizzare il gasdotto dalle coste israeliane al Metapontino. Sullo stesso sito è pubblicata la foto con il terminal sulla costa jonica. Ma ecco ancora il ministro italiano: “Siamo la seconda economia manifatturiera in Europa, la diversificazione e la qualità delle nostre fonti energetiche sono fondamentali anche in termini di competitività. Per questo l'approvvigionamento e la diversificazione delle fonti è il cuore della nuova Strategia energetica nazionale. In questo contesto attenzione deve essere riservata al tema della sicurezza degli approvvigionamenti di gas".
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