domenica 17 dicembre 2017

SCANZANO JONICO. IL METAPONTINO NON C'È NELLE MAPPE DEL GASDOTTO MA LA GUARDIA È ALTA. PROGETTO EASTMED, LA SOCIETÀ EDISON RENDE NOTO CHE IL TERMINAL DELL'INFRASTRUTTURA SARÀ AD OTRANTO. SANTORIELLO (COVA CONTRO): “CHIEDIAMO PIÙ TRASPARENZA”

LA MAPPA DEL TRACCIATO DI EASTMED SUL SITO DELLA IG POSEIDON

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.12.17


SCANZANO JONICO – Alt, si cambia. Edison, la società partner del progetto del gasdotto Eastmed, 2.200 km da Israele in Italia, ha precisato che il terminal dell'infrastruttura non sarà nel Metapontino ma nel Salento, ad Otranto. Come da mappe pubblicate sia sul sito della Edison sia su quello della IGI Poseidon, la società di diritto greco partecipata da Depa sa e da Edison international holding. Ma Giorgio Santoriello, dell'associazione Cova Contro, non ci sta: “I sospetti che l'infrastruttura approdasse nel Metapontino ci sono arrivati partendo dall'ordinanza della Capitaneria di porto di Taranto, non trovata sul suo sito, sull'attività di due navi della società Lighthouse che nei mesi scorsi hanno lavorato nello Jonio lucano. Siamo partiti dalle coordinate dei punti autorizzati per indagini geofisiche alle due imbarcazioni e, mettendoli su una cartina, sono usciti fuori due corridoi dalla spiaggia entro il mare antistante Pisticci e Scanzano. Sommando questi indizi con le incongruenzE delle mappe, gli allarmi della stampa, le attrezzature utilizzate dalle due navi in questione, è venuta fuori l'ipotesi forte del Metapontino come terminal italiano”. Dirompente, però, è stata la foto del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, scattata a Tel Aviv il 4 aprile scorso, con i suoi colleghi di Israele, Cipro, Grecia, ed UE, con una mappa che indicava l'arco jonico lucano. Foto presente sul sito del Mise. Come è presente il servizio di Rai news 24 in cui più volte è stato mostrato il tracciato in questione. A questo punto dovrebbe essere lo stesso ministro a chiarire. “Ma sul sito del ministero – ha aggiunto l'esponente di Cova contro - non c'è nulla di tecnico in merito ad Eastmed. La popolazione dev'essere informata preventivamente e non dopo. Perchè non ci danno i dati delle indagini delle navi della Lighthouse? Il cittadino viene tenuto all'oscuro di tutto”. E come ha spiegato Edison la foto ed il servizio tv con Calenda e l'approdo metapontino? Con una mappa “artistica” disegnata per l'occasione dagli israeliani ed utilizzata, senza possibilità di cambiarla, sul momento, con una col tracciato originale. Cosa ha suscitato in Santoriello questa spiegazione? “Una risata amara – è stata la risposta -. Noi reputiamo le istituzioni più vicini alle lobby che ai cittadini. Per questo abbiamo nei loro confronti una pregiudiziale grande come una casa”.



IL SINDACO RIPOLI SOLLECITERÀ IL MINISTRO. CALENDA CHIARISCA IL MISTERO DELLE CARTE GEOGRAFICHE

SCANZANO JONICO – Il ministro delle attività produttive, Carlo Calenda, chiarisca il “mistero” delle diverse mappe del mega gasdotto Eastmed che dal giacimento israeliano Leviathan porterà il gas in Grecia ed in Italia. All'esponente del Governo, tra l'altro, si rivolgerà il sindaco del centro del Metapontino, Raffaello Ripoli, come da suo impegno al termine del convegno su “Mega gasdotto Eastmed (Israele-Italia). Rischio per la costa jonica”. Sarebbe il caso che sulla vicenda intervenissero anche quei consiglieri ed assessori regionali nonchè parlamentari lucani sempre pronti a presentare interrogazioni le più svariate. Il dato che il nuovo Tap sbarchi ad Otranto e non a Scanzano Jonico o Pisticci, del resto, non toglie dalla testa agli ambientalisti che quel gas, anche in parte, possa essere utilizzato per operazioni di reiniezione nei pozzi dismessi della Valle del Basento.

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