lunedì 7 maggio 2018

POLICORO. LA “QUESTIONE ACQUA” ACCENDE IL DIBATTITO. SCINTILLE TRA IL SINDACO MASCIA E DI PIERRI. CONSIGLIO COMUNALE AD ALTA TENSIONE

APPROVATA MOZIONE AGRESTI SU NO AL DEPOSITO NUCLEARE IN BASILICATA 

LA GIUNTA MASCIA
 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.5.18

POLICORO – Consiglio comunale ad “alta tensione”, venerdì, con “scintille” tra il sindaco Enrico Mascia (centrosinistra) ed i suoi oppositori, in particolare con il capogruppo di Policoro futura, Gianni Di Pierri. Oggetto del contendere la “questione acqua potabile”. Di Pierri, a proposito, ha chiesto che tutti i fondi rivenienti al Comune dall'essere “nuclearizzato” vengano spesi per il monitoraggio ambientale da effettuare da parte dello stesso ente. E Mascia, a proposito, ha accusato: “la minoranza fa squadrismo dell'ignoranza e disinformazione”. Dichiarazioni che hanno scatenato la bagarre tanto che il presidente dell'assemblea, Domenico Ranù, ha faticato a mantenere l'ordine sospendendo la seduta. Seduta che è ripresa con l'approvazione, a maggioranza, del rendiconto di gestione dell'anno 2017 e, all'unanimità, della mozione del consigliere di Policoro Ideale, Carmine Agresti, per dire “no all'ubicazione del deposito unico delle scorie nucleari in Basilicata”. Sui lavori del Consiglio, tuttavia, Mascia, il giorno dopo, ha fatto delle considerazioni: “Sul problema acqua parte dei consiglieri sembravano i difensori dei cittadini e il resto, compreso me, gli accusati. Accusati di aver fatto il proprio dovere? Di aver fatto fronte alle esigenze attivandosi per attenuare gli inevitabili disagi di una situazione subita? Il clima si è arroventato al punto che i toni si sono fatti aspri nei confronti di chi ha alimentato e alimenta la cultura del sospetto e della disinformazione strumentalizzando le giuste preoccupazioni e lo sconcerto dei cittadini. Non sono un politico di professione e non mi ergo a tribuno del popolo per visibilità politica. Sentendomi aggredito ho reagito come chi viene ingiustamente additato per responsabilità che non gli possono essere in alcun modo addebitate”. “Mascia – ha replicato Di Pierri – ha dimostrato la natura di chi non è abituato a subire contestazioni. E' andato in panico quando si è reso conto che la maggior parte della gente di Policoro la pensa in maniera diversa da lui e che legittimamente esercita il suo dissenso. Noi rappresentiamo quella gente. Nel merito non contestiamo la gestione dell'emergenza ma stiamo chiedendo di stare tranquilli e di avere risposte certe. E siccome Arpab ed Acquedotto Lucano danno risposte diverse chiediamo che sia lo stesso Comune a gestire il monitoraggio. L'appoggio a Mascia al ballottaggio? Siamo fortemente delusi dal suo operato ma era un passo necessario per dare linfa nuova a Policoro. Questo non è accaduto anche se noi stiamo agendo da stimolo”.

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