mercoledì 25 luglio 2018

ROTONDELLA ED I COMUNI NUCLEARI D'ITALIA CONTRO LO STATO: VOGLIONO 100 MILIONI DI EURO DI COMPENSAZIONI AMBIENTALI TRATTENUTE DAI GOVERNI 2005-2011

30.8.2014: AMMINSITRATORI DEL METAPONTINO NELL'ITREC


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.7.18

ROTONDELLA - “Si, non è di tutti i giorni fare una causa contro lo Stato. Ma noi, i Comuni della Consulta servitù nucleari dell'Anci, l'abbiamo fatto e continuiamo ad andare avanti nella contesa dopo che il tribunale civile di Roma ci diede ragione nel luglio 2016. Il Governo, però, presento appello. Quando si deciderà? Oggi parteciperò alla riunione di Roma per affrontare la questione”. Lo ha detto il sindaco Vito Agresti a commento della mancata definizione della battaglia legale intrapresa dalla Consulta presieduta da Alessandro Portinaro, ex sindaco di Trino Vercellese. Ai Comuni nuclearizzati d'Italia, secondo i giudici romani dovrebbero arrivare 100 milioni di euro di compensazioni ambientali trattenute dai Governi degli anni 2005-2011. Per Rotondella è previsto un “incasso” di oltre 16 milioni. Niente per gli altri tre enti locali nuclearizzati del Metapontino (Policoro, Nova Siri e Tursi) e per la Provincia di Matera. I tre municipi, all'epoca di apertura del contenzioso con lo Stato, anno 2011, ancora non sapevano di essere iscritti (dal 2009) all'esclusivo, anche se poco invidiato, club, mentre la Provincia non ne faceva e non ne fa ancora parte. Ma andiamo con ordine. “Vincere una battaglia legale – dichiarò Portinari il 22 luglio 2016 - non significa solo esprimere soddisfazione per avere riconosciute le risorse spettanti ai cittadini dei nostri Comuni. Oltre ai 100 milioni di euro c’è il grande valore rappresentato dallo spirito unitario che ha dato vita alla Consulta delle servitù nucleari in Anci. Una scelta vincente”. E l'Anci ha ricordato che a partire dal 2003 (come previsto nella legge di conversione del “famigerato” Decreto che ubicava il sito atomico d'Italia a Scanzano Jonico) gli utenti pagano in bolletta elettrica un contributo destinato alla dismissione delle ex centrali nucleari e parte di questo contributo è diretto ai Comuni sedi di tali servitù. Dal 2005, però, sino al 2011, un'azione condotta dallo Stato portò all’assegnazione nel limite del 30% della quota spettante ai Comuni. Da qui la battaglia legale con la sentenza del Tribunale di Roma che riconobbe il diritto degli enti locali alle risorse spettanti, oltre interessi, e condannò l’Amministrazione centrale a restituire quanto indebitamente trattenuto. Ma il Governo, presieduto allora da Matteo Renzi, presentò appello. Quando si discuterà? Oggi, a Roma, i Comuni nuclearizzati d'Italia, Rotondella compresa, faranno sentire la loro voce.


POLICORO, NOVA SIRI E TURSI, PER ORA, FUORI DAI RIMBORSI DEGLI ARRETRATI PER I COMUNI NUCLEARIZZATI. MASCIA (POLICORO) E COSMA (TURSI): “CERCHEREMO DI INSERIRCI NEL CONTENZIOSO”

POLICORO – “Prendendo spunto dalle notizie che arriveranno da Rotondella, sperando che riceva quanto trattenuto dallo Stato dei fondi di compensazione ambientale, cercheremo, come Comuni di Policoro, Tursi e Nova Siri, di inserirci nel contenzioso”. Lo hanno detto i sindaci di Policoro, Enrico Mascia, e di Tursi, Salvatore Cosma, dopo aver saputo della riunione di oggi, a Roma, della Consulta servitù nucleari dell'Anci sulla causa in corso sul 70% trattenuto dall'amministrazione centrale di quanto spettante agli enti locali nuclearizzati. Nella loro situazione, oltre alla Provincia di Matera, c'è il Comune di Latina. Quest'ultimo, il 17 ottobre 2016, inviò al Governo un atto di invito, diffida e messa in mora in riferimento al ristoro nucleare. Come finirà?

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