giovedì 27 settembre 2018

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 27.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. Il segretario del Pd, Pecchia: “La caserma, lo sciopero della fame e l'intervento di Salvini: un teatrino che è stato costruito ad hoc”. 2) Scanzano J. Ricorso al Tar per la revoca dalla presidenza del Consiglio, Giacco risponde al sindaco Ripoli. 3) Automobilismo. Festeggiati i primi trent'anni di attività della Policoro Corse. 4) Golf. Buonocore vince a Metaponto la tappa lucana “In crociera... con il sorriso”.

mercoledì 26 settembre 2018

POLICORO. UN ANNO FA LA SPARATORIA IN PIENO CENTRO. MAIURI (POLICORO FUTURA): “TROPPA DELINQUENZA, TROPPI FURTI, ABBIAMO PAURA”

I CARABINIERI SUL LUOGO DELLA SPARATORIA DEL 22 SETTEMBRE 2017
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.9.18

POLICORO - “C'è troppa delinquenza, ci sono troppi furti, abbiamo paura”. E' l'allarme lanciato dal consigliere comunale Giuseppe Maiuri (Policoro futura) chiedendo di “restituire ai policoresi parte di quella fiducia poco a poco svanita per via dei troppi episodi che spesso non vengono nemmeno più denunciati proprio perché ritenuta, erroneamente, pratica inutile”. L'esponente politico ha, a proposito, citato quanto accadde il 22 Settembre 2017 “quando a seguito dell'inquietante episodio di una sparatoria in pieno centro abitato chiedemmo di portare in Consiglio comunale il tema della sicurezza urbana. Nei mesi a seguire incalzammo sia il presidente dell'assemblea sia la conferenza dei capigruppo per trattare le possibili misure di prevenzione rispetto al proliferare di reati contro le persone e il patrimonio, danneggiamenti e violenze di vario genere. A distanza di un anno iniziano a non contarsi le case visitate dai ladri. Chi delinque inizia a non avere più paura. Ormai arriva ad introdursi nelle private abitazioni anche in ore diurne e pomeridiane. Un fenomeno da allarme sociale. I cittadini stanno modificando le proprie abitudini, temono di lasciare la loro casa incustodita”. Che fare? Maiuri: “Necessita intervenire prima che si possa arrivare ad una forma di incontrollata isteria collettiva, stimolata proprio dalla sfrontatezza e l’arroganza con la quale i delinquenti si insinuano nelle abitazioni private, incuranti di chi vi abita e delle possibili reazioni di proprietari o vicinato. Vogliamo che si inizi a fare sul serio; vogliamo le telecamere; vogliamo che le vie cittadine siano illuminate; vogliamo che il sindaco (Enrico Mascia, ndr) si faccia carico di concordare con il prefetto di Matera una specifica azione mirata alla tutela dell’ordine pubblico”.

POLICORO. VITO GARGIUOLI VINCITORE AI CAMPIONATI ITALIANI STUDENTESCHI DI ORIENTEERING. LA SODDISFAZIONE DI GIOVANNA TARANTINO, DIRIGENTE SCOLASTICA DELL'IIS “FERMI”

GARGIUOLI PRIMO NELLA CATEGORIA ALLIEVI DI ORIENTEERING
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.9.18

POLICOROCapita a studenti iscritti alle scuole di Basilicata di primeggiare a livello nazionale in alcuni sport. Cosa che è accaduta ad un alunno dell’Istituto di istruzione superiore (Iis) del centro jonico “Fermi” laureatosi nei giorni scorsi campione nazionale di orienteering. Si tratta di Vito Gargiuoli, studente della classe 2° del Liceo scientifico, che, guidato dall’insegnante Angelo D’Argenio, ha trionfato nella categoria Allievi della fase finale nazionale dei giochi studenteschi tenutasi a Ortona (Chieti). Lo studente del “Fermi” è risultato primo classificato nella gara di staffetta a tre frazionisti (in cui rappresentava la Basilicata in gara con Trentino e Veneto) conseguendo il miglior risultato in assoluto nella sua frazione di gara. L’orienteering, o corsa-orientamento, consiste nell'effettuare un percorso predefinito caratterizzato da punti di controllo chiamati "lanterne" (paletto con punzone) con l'aiuto esclusivo di una bussola e di una cartina topografica con particolari del luogo da percorrere. Luogo di svolgimento sono i boschi ma possono essere utilizzati anche altri ambienti naturali o centri storici come nel caso di Ortona. La scelta del percorso e l'abilità di destreggiarsi all'interno di un territorio sono le peculiarità di questo sport. In Italia la corsa orientamento, organizzata e rappresentata dalla Federazione Italiana di Sport Orientamento (FISO) è sempre più praticata a livello scolastico. Gli studenti competono in gare provinciali e regionali. Per ciascuna regione d'Italia si possono qualificare alla fase nazionale una squadra maschile ed una femminile ed un atleta individuale sia maschile sia femminile. Così, Gargiuoli ha partecipato alla fase conclusiva come individualista primo classificato alla fase regionale della Basilicata. Ovviamente soddisfatta del prestigioso risultato si è dichiarata la dirigente scolastica del “Fermi”, Giovanna Tarantino, che, nel complimentarsi con allievo ed insegnante, ha posto l'attenzione “sulla centralità di attività sportive non comuni, come, appunto, l’orienteering, ma dal grande valore formativo, anche potenzialmente utili per l’organizzazione e la gestione della vita adulta”.

SCANZANO JONICO. PRESTO I LAVORI PER LA CASERMA DEI CARABINIERI. SALVINI HA TELEFONATO A RIPOLI. CHE HA SOSPESO LO SCIOPERO DELLA FAME DEL 1 OTTOBRE

LA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO RIPOLI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.9.18

SCANZANO JONICO Caserma carabinieri, presto i lavori. Con il ministro dell'interno, Matteo Salvini, che ha telefonato in conferenza stampa al sindaco Raffello Ripoli (Movimento civico scanzanese). Il primo cittadino, intanto, aveva già annunciato la sospensione del suo sciopero della fame del 1 ottobre. Egli, infatti, soddisfatto per gli esiti della sua iniziativa, ha annunciato: “I funzionari della Regione mi hanno assicurato che i tecnici cominceranno ad effettuare già dalla prossima settimana i carotaggi per determinare i lavori necessari all'adeguamento antisismico dell'ex commissariato della Polizia di Stato di via Leopardi. La fine dei lavori è prevista entro il 2019”. Ripoli, altresì, ha reso noto che il suo gesto di protesta, che avrebbe dovuto iniziare, senza risultati concreti, proprio il 1 ottobre è, per ora, sospeso: “Sono pronto, infatti, a riprendere la mia iniziativa qualora mi accorgessi di ulteriori ritardi”. Il sindaco di Scanzano Jonico, ovviamente, ha ringraziato quanti sono intervenuti nello sblocco della vicenda a cominciare proprio da Salvini, per finire al Comando generale dell'Arma ed al prefetto di Matera, Antonella Bellomo. Lo stesso Ripoli, alla domanda sull'individuazione dei responsabili degli attentati incendiari dolosi che da un decennio funestano la sua comunità, ha risposto: “Le forze dell'ordine stanno lavorando in maniera egregia ed ho la certezza che a breve otterremo risultati anche sotto questo punto di vista”. Insomma, pare che le cose, da un punto di vita della sicurezza, abbiano imboccato la strada giusta. Vedremo. Ed il ministro Salvini? In collegamento telefonico, presente lo stato maggiore lucano della Lega, col segretario regionale Antonio Cappello, quello provinciale Domenico Bianco e quello locale Gaetano Giannace, ha affermato: “Spero di essere quanto prima a Matera ed a Scanzano Jonico per essere insieme a voi e per toccare con mano quanto abbiamo fatto e quanto potremo ancora fare”. Ed all'invito a visitare il suo comune da parte di Ripoli ha risposto: “Contateci. E' un mio impegno essere in Basilicata ed a Scanzano Jonico quanto prima possibile”.

SCANZANO JONICO. RIPOLI A MUSO DURO: “CONDANNO QUEL VIDEO CHE DA UNA IMMAGINE NEGATIVA DELLA CITTÀ. INDAGHINO LE FORZE DELL'ORDINE”

IL SINDACO RIPOLI IN CONFERENZA STAMPA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.9.18

SCANZANO JONICONel corso della sua conferenza stampa di ieri il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) ha anche parlato di “un video che sta girando su internet che accosta riprese di Scanzano Jonico ad un sottofondo musicale di un artista non rispecchiando assolutamente quella che è la comunità della mia città”. Il primo cittadino ha dichiarato di “condannare fermamente e di prendere decisamente le distanze da quel filmato che dà una visione negativa di Scanzano Jonico e che contiene, altresì, frasi inquietanti nei confronti delle forze dell'ordine. La mia è una comunità sana che non va accostata a quel prodotto. Pregherei gli investigatori ad intervenire per scoprire chi abbia caricato sul web il video in questione”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 26.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. Caserma dei carabinieri, presto i lavori. E Salvini telefona a Ripoli. Il sindaco sospende lo sciopero della fame del 1 ottobre. 2) Il sindaco Ripoli a muso duro: “Condanno fermamente quel video che da una immagine negativa di Scanzano Jonico. Indaghino le forze dell'ordine”. 3) Tursi. Oggi e domani la Giornata della legalità. 4) Policoro. L'allarme del consigliere comunale Maiuri: “C'è troppa delinquenza, ora bisogna intervenire per garantire la sicurezza”. 5) Orienteering. Gargiuoli si laurea nuovo campione italiano categoria Allievi ai Giochi studenteschi di Ortona.

martedì 25 settembre 2018

SCANZANO JONICO. ACCELERATA SULLA CASERMA DEI CARABINIERI. SALVINI: “SARO' DA VOI IL PRIMA POSSIBILE”. RIPOLI: “DALLA PROSSIMA SETTIMANA INIZIO LAVORI DI CAROTAGGI. CHIUSURA ENTRO IL 2019”

SALVINI AL TELEFONO IN COLLEGAMENTO CON SCANZANO JONICO
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SCANZANO JONICO – L'accelerata sulla caserma dei carabinieri attesa da oltre quattro anni. Con intervento, se non risolutivo, quanto meno deciso ed immediato del ministro dell'interno Matteo Salvini (Lega) che ieri, presente via telefono alla conferenza stampa convocata dal sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) proprio per parlare degli sviluppi dell'iter per l'istituzione del presidio fisso di difesa pubblica, ha promesso: “Sarò da voi il prima possibile”. E' bastata, dunque, solo la minaccia dello sciopero della fame da parte del primo cittadino affinchè la pratica burocratica si sbloccasse.  

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CALCIO. LAVELLO-POLICORO 2-0. IL POLICORO RECRIMINA SUL RIGORE SBAGLIATO. POTEVA ESSERE IL GOL DEL PAREGGIO CON TOMMASELLI. ESORDIO DI LUCAS E DI EL PIPA

LUCA TOMMASELLI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.9.18


POLICORO - “Abbiamo perso ma possiamo dire che sino alla fine abbiamo tenuto testa al Lavello. Peccato che Luca Tommaselli abbia fallito il rigore che poteva portarci in parità al 22' della ripresa”. Così, il mister del Policoro, Antonio Martino, ha sintetizzato la seconda sconfitta consecutiva della sua squadra, 2-0, in quel di Lavello. Un risultato che ci poteva anche stare, visti gli obiettivi delle due formazioni con i lavellesi in corsa verso i playoff, se non fosse per come è maturata. “Alla fine del primo tempo – ha continuato il nostro interlocutore – eravamo sullo 0-0. Poi, all'8' della ripresa un fallo di Giuseppe Carbone è stato punto con il rigore che il Lavello ha trasformato. Ma noi abbiamo attaccato per il pareggio ed ecco la più ghiotta delle occasioni: un penalty sacrosanto per noi. Ma Tommaselli si è fatto ipnotizzare dal portiere avversario. Sfumato il pareggio abbiamo subito, al 37', il secondo gol, ancora su rigore determinato dal nostro portiere Antonio De Gennaro che ha scalciato per reazione un avversario. Espulsione per il nostro numero 1 e tiro dal dischetto che ha portato i padroni di caso sul 2-0”. Insomma, l'undici policorese non sembra abbia sfigurato. “Assolutamente no – ha concordato l'allenatore degli jonici. Purtroppo abbiamo perso la gara per episodi che non riusciamo ad evitare. Forse pecchiamo ancora un po' di esperienza. Ma penso che siamo una buona squadra e che possiamo giocarcela con tutti”. Intanto, hanno esordito dal primo minuto i due nuovi giocatori stranieri, il centrocampista Thadeus Lucas, prelevato dal Brasile, e l'attaccante argentino Lucas Ezequiel Garcia Miranda, soprannominato El pipa, già nella serie A di Malta. Contento della loro prestazione? Martino: "Io sono stato contento della prestazione di tutti, nonstante il risultato. I due nuovi hanno giocato bene anche se forse è mancato loro il cosiddetto ritmo partita".

POLICORO. IMPRENDITORE CINESE EVASORE TOTALE SCOPERTO DALLA GUARDIA DI FINANZA. GESTIVA TRE MARKET MA NON DICHIARAVA I PROVENTI AL FISCO

POLICORO. COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.9.18

POLICORO - Le Fiamme gialle della locale Compagnia hanno scoperto l'ennesimo evasore totale. Si tratta di un uomo che gestiva un totale di tre market che mettevano in vendita prodotti di fabbricazione cinese ma che non dichiarava alcun provento al fisco. Insomma, il classico “perfetto sconosciuto” all'erario nazionale. La persona interessata, anche lui di origine del Paese del sol levante, gestiva una società di capitali con sede nel centro jonico operante con ben tre diversi punti vendita nel settore del commercio al dettaglio di confezioni per adulti. In particolare, i finanzieri operanti hanno evidenziato come l’imprenditore in questione non avesse presentato le dichiarazioni dei redditi e dell’IVA relativamente agli anni 2015 e 2016 ed avesse contestualmente cessato l’attività. Attività, però, subito rimpiazzata da una nuova società intestata alla consorte. Insomma, un cambio di proprietà come una sorta di gioco di prestigio finalizzato a disorientare gli investigatori. Ma il comportamento omissivo del soggetto ispezionato, che prima di cessare formalmente l’attività commerciale aveva deliberatamente omesso di dichiarare all’erario i guadagni realizzati negli ultimi anni, non è sfuggito al personale della Compagnia di Policoro. L’impresa è stata monitorata sia attraverso le banche dati in uso alla Guardia di finanza sia, soprattutto, “sul campo”, in quanto più volte era stata sanzionata per non aver adempiuto all’obbligo di emissione degli scontrini fiscali. L’attività ispettiva condotta dalla Fiamme gialle di stanza nel Comune leader economico dell'arco jonico lucano rappresenta l’ennesimo caso di “evasore totale” scoperto. I finanzieri, pertanto, hanno proceduto a segnalare all’Agenzia delle entrate di Matera "ricavi non dichiarati” per circa 440.000 euro.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 25.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Imprenditore cinese gestiva tre attività commerciali ma al fisco non dichiarava nulla. 2) Policoro. Si inaugura oggi il “Villaggio per crescere” nell'asilo Linus. 3) Calcio. A Lavello. Il Policoro recrimina sul rigore sbagliato. 4) Matera. Incontro domani con Alessandro Martemucci, autore di “Lean marketing & sales, oltre il prodotto: vendere soluzioni”. 5) A Matera l'allestimento con opere di Andrea Fogli. Continua la mostra “L'Angelo della storia”.

lunedì 24 settembre 2018

COLOBRARO. “SOGNO” A QUEL PAESE DA RECORD. CONSUNTIVO 2018 GUARDANDO AL 2019

IL GRUPPO DEL "SOGNO DI UNA NOTTE A QUEL...PAESE"

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.9.18

COLOBRARO - Ancora una edizione da record per il percorso teatralizzato “Sogno di una notte a quel... paese”. Tanto che il successo già impegna i protagonisti a programmare l'edizione che andrà in scena nell'agosto prossimo. Anche nel 2018, infatti, l'iniziativa attuata i martedì ed i venerdì di agosto si è confermata come uno dei macro-attrattori più apprezzati della Basilicata. Con una media di 2 mila presenze a serata, l’allegra brigata del “Sogno” ha accolto e fatto divertire circa 17 mila visitatori. Ancora una volta torna, dunque, il 17. Tanto che il record stagionale è stato raggiunto proprio venerdì 17 agosto, con oltre 3 mila presenze. Siamo felicissimi del riscontro che l’evento, alla ottava edizione, continua a riscuotere – ha commentato il sindaco Andrea Bernardo, inventore, con il regista Giuseppe Ranoia, del percorso -. Chi ha assistito alle nostre rappresentazioni è andato via da Colobraro, contento e divertito. Siamo riusciti a strappare un sorriso a tutti. Per noi si tratta di una riconferma che ci gratifica di tutti gli sforzi compiuti da una squadra che si avvale del contributo di centinaia di persone”. Accanto ai circa trenta figuranti, tutti attori non professionisti, fatta eccezione per Emanuele Asprella, infatti, lavorano altrettanti volontari, tra addetti alla sagra dei prodotti enogastronomici tipici, al mercatino dell’artigianato locale e alle visite guidate al Palazzo delle esposizioni, dove è allestita la mostra fotografica “Con gli occhi della memoria”, insieme alla mostra su “La civiltà contadina” e “La casa contadina”. Ma ecco le prime idee per il 2019. Bernardo: “Intanto, un primo e decisivo traguardo lo abbiamo già raggiunto: essere riusciti a ribaltare con il percorso attraverso il “magico ed il fantastico”, l’immeritata nomea che faceva di Colobraro il paese della sfortuna. Una cattiva fama, nata da una leggenda, che ci siamo divertiti a raccontare con leggerezza e una buona dose di autoironia. Far riscoprire la bellezza di stare insieme, di condividere una storia, regalando sorrisi. E' questa la vera magia di Colobraro. Il rinnovato interesse nei nostri confronti, perciò, da parte non solo dei turisti ma anche degli studiosi, è uno stimolo a migliorare ulteriormente la nostra offerta culturale per il 2019. Le principali novità riguarderanno la fase di intrattenimento iniziale, che introduce al percorso teatralizzato. E poi, in cantiere, ci sono un concorso teatrale sul tema della magia e un gemellaggio molto particolare con Salem, la città delle streghe. Siamo già pronti, pertanto, a moltiplicare energie e capacità di accoglienza per far vivere una festa nella festa a chi verrà da noi in onore di Matera capitale europea della cultura. Il percorso teatralizzato, che sarà ancora scritto e diretto da Ranoia, continuerà a mantenere la sua struttura di racconto itinerante, popolato da monachicchi, masciare, fattucchiere, lupi mannari e morti parlanti, ma avrà tante novità”. Non resta che attendere.

POLICORO. ANCORA TIMORI PER IL FUTURO DELL'OSPEDALE. LATRONICO SCRIVE ALLA PRESIDENTE FRANCONI E PIRRETTI (ALLEANZA PER IL TERRITORIO) CHIEDE CHIAREZZA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.9.18
POLICORO - Ancora timori per il futuro dell'ospedale Giovanni Paolo II. Così, l'ex onorevole Cosimo Latronico (NcI) ha scritto alla presidente della Regione, Fravia Franconi, mentre la coordinatrice provinciale di Alleanza per il territorio, Tiziana Pirretti, ha chiesto chiarezza. Ma andiamo con ordine. “Mi vengono segnalate alcune problematiche – ha scritto l'ex parlamentare - che, se attuate, confermerebbero un graduale indebolimento del presidio ospedaliero. Si tratta della paventata soppressione dell’unità complessa di cardiologia, contemplata in un recente atto dell’Asm di Matera, e della soppressione del servizio autonomo di ecografia dedicato agli esterni. La cardiologia di Policoro, come lei sa, è classificata al terzo posto in Regione, dopo Potenza e Matera, dunque non si comprenderebbe la sua chiusura. Il servizio autonomo di ecografia dedicato agli esterni, in funzione da un decennio, ha reso possibile il contenimento delle liste di attesa e l’assolvimento delle priorità. La prego di intervenire perché l’organizzazione dei servizi sanitari risponda a logiche di aderenza alla domanda e di razionalizzazione delle risorse – ha concluso Latronico - e non si traduca in un impoverimento ingiustificato dei servizi per l’utenza”. Ed ecco Pirretti: “La paventata soppressione del reparto di cardiologia dell’ospedale di Policoro rappresenta una prospettiva allarmante per una delle aree più grandi della nostra regione. Senza dimenticare la perenne crisi di personale che attanaglia, va precisato, non solo l’ospedale policorese ma anche altre strutture. Chiediamo all’assessora Franconi, che da alcune settimane ricopre anche il ruolo di facente funzione del presidente della Giunta regionale, di non sottovalutare questo problema che se palesato in maniera ufficiale arrecherebbe un danno enorme ai cittadini. Saremo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa che possa scongiurare quanto paventato in questi giorni nel totale ed esclusivo interesse della collettività”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 24.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Il futuro dell'ospedale, sorgono nuovi timori. Latronico ha scritto alla presidente Franconi e la Pirretti (All. per il territorio) ha chiesto chiarezza. 2) Istituito a Scanzano Jonico il servizio di assistenza ai disabili. 3) Nova Siri Marina. La Procura indaghi per i miasmi dal depuratore. 4) Aspiranti pianisti e violinisti al “Palaercole”. Audizioni a Policoro per il conservatorio Duni. 5) Turismo. A Colobraro il cartellone estivo è diventato un forte attrattore. Il “Sogno” a quel paese continua a fornire numeri sempre da record.

domenica 23 settembre 2018

CARO PORCELLI, CHIEDIAMO INSIEME GIUSTIZIA PER SCANZANO JONICO


Carissimo Domenico Porcelli,
come posso rifiutare la tua offerta di unione a salvaguardia della nostra comunità? Anzi, ti ringrazio per la disponibilità. Sai, in questi giorni, a parte i miei 5000 amici di Facebook e gli attuali 3000 e passa “Mi piace” della mia pagina, sto ricevendo tantissimo appoggio alla richiesta FORTE di avere, finalmente, dopo la lunga scia di attentati incendiari dolosi notturni che hanno funestato il nostro territorio, I NOMI, I COGNOMI, I VOLTI, di chi ha acceso i roghi. Rimanere solo nella battaglia non mi fa paura. In 33 anni di giornalismo mi hanno scritto che mi avrebbero fatto assaggiare il sapore del piombo caldo; che i miei articoli invitavano a prendere la pistola; che avevano già pronta la purga per me; e due magistrati mi hanno querelato. Soli, però, si è più facile bersaglio. Meglio essere in due, io e te, in dieci, cento, mille. Più si è ad invocare GIUSTIZIA più lo Stato deve rispondere. O no? I cittadini di Scanzano Jonico, bravi, seri, onesti, lavoratori, nella stragrandissima maggioranza, non possono più sentirsi abbandonati dalle istituzioni. Serve un urlo forte da far arrivare a Matera, Potenza, Roma. Urliamo insieme per una Scanzano Jonico serena, tranquilla, legale.
Con altrettanta stima
FILIPPO MELE

POLICORO. DIFFIDA LEGALE PER AVERE UN'AULA VERA. ACCADE ALLA SCUOLA “MILANI”

LA FOTO DEGLI ALUNNI A LEZIONE NEL CORRIDOIO CHE HA FATTO IL GIRO D'ITALIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.9.18

POLICOROGenitori costretti a rivolgersi ad un avvocato per avere un'aula vera per i propri figli. Accade alla scuola secondaria di primo grado “Lorenzo Milani” del popoloso centro jonico. Così, l'avvocato in questione ha inviato una formale diffida legale alla scuola, al Ministero dell'istruzione, al Prefetto di Matera e all'Ufficio scolastico regionale della Basilicata Ufficio III-Ambito territoriale per la provincia di Matera. “Il tutto – si legge in un comunicato stampa - ha avuto inizio quando all'avvio delle lezioni la classe 2 A ha scoperto di non avere l'aula dove poter svolgere le lezioni”. Così, la foto dei bambini che facevano didattica in un corridoio ha fatto il giro d'Italia. Cosa era accaduto per crearsi quel gravissimo disguido? “L'arcano è stato svelato nel corso di un incontro pubblico, alla presenza del dirigente scolastico Agnese Schettini, con gli amministratori comunali che hanno dichiarato di aver comunicato nei mesi precedenti alla dirigente l'assenza di disponibilità di aule e di averle suggerito una decisione di buon senso. Nonostante tutto, il disguido si è creato ugualmente. Per ovviare all'insostenibile situazione, allora, i bambini sono stati spostati dal corridoio nella sala professori”. Da qui la diffida legale per conoscere le ragioni che hanno provocato tale problema e per avere copia di alcuni documenti per il quale è stata formalizzata domanda di accesso agli atti. Inoltre, nella nota i genitori degli alunni della classe 2 A hanno anche diffidato la scuola “a rendere l'aula assegnata alla classe idonea all'uso e pertanto a sgomberarla, entro e non oltre 7 giorni, dagli armadietti dei professori, dal tavolo con pc e stampante e dalla fotocopiatrice il cui uso potrebbe arrecare danni alla salute degli bambini. In effetti, a tutt'oggi, gli alunni sono ancora sistemati nella “sala professori” mentre prima si era addirittura ipotizzato di collocarli in uno spazio all'interno della palestra. Una situazione non più tollerabile”. 

SCANZANO JONICO. SALVINI: “AUSPICO RAPIDA INAUGURAZIONE DELLA CASERMA DEI CARABINIERI”. E SEGUE UNA RIDDA DI DICHIARAZIONI

L'EX COMMISSARIATO DI POLIZIA DA RISTRUTTURARE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.9.18

SCANZANO JONICO “Scanzano Jonico avrà la stazione dei carabinieri. Era attesa da almeno due anni: venerdì ho scritto una lettera al ministero della Difesa per dare parere positivo. I carabinieri servono! L’edificio che ospiterà i militari c’è già, ora auspico una rapida inaugurazione. Passiamo dalle parole ai fatti”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, firmando il decreto per l'istituzione del presidio fisso di sicurezza. Il ministro ha aggiunto: “Il sindaco (Raffaello Ripoli, ndr) aveva annunciato lo sciopero della fame pur di ottenere risposte dal Governo, dopo anni di richieste andate a vuoto. Sprovvisto di caserma dei carabinieri e lasciato senza Commissariato di polizia, questo Comune di circa 7.500 abitanti, invoca da tempo misure contro la criminalità. Sono felice quando possiamo rispondere alle esigenze dei sindaci”. E questa la conclusione: “Con il decreto su sicurezza e immigrazione e il piano di assunzioni delle forze dell’ordine siamo pronti a combattere con ancora più energia criminalità e mafie”. Subito dopo il comunicato di Salvini è scoppiata la ridda delle dichiarazioni. “Il ministro dell’Interno passa dalle parole ai fatti – ha detto il sen. Pasquale Pepe (Lega). Sono felice perché egli ha prestato la giusta attenzione alla problematica su cui avevo chiesto massima premura, soprattutto dopo gli ultimi accadimenti”. E Gaetano Giannace, responsabile locale della Lega, ha aggiunto: “Centrato un grande obiettivo promesso al sindaco Ripoli. Ora lotta alla criminalità dando volti, nomi e cognomi, ai responsabili della scia di attentati dolosi notturni”. E Paolo Castelluccio (FI): “L’auspicio è che quanto detto da Salvini non faccia la fine degli annunci del precedente viceministro all’interno Filippo Bubbico". Ed il sindaco Ripoli? “Sono felicissimo. Immensa gioia per la decisione del ministro Salvini. Deciderò sullo stop al mio sciopero della fame del 1 ottobre nelle prossimi ore. Dirò tutto martedì in una conferenza stampa”.

NOVA SIRI. ANTINUCLEARE, UNA BATTAGLIA CHE DURA DA 40 ANNI. CONVEGNO NAZIONALE: “VIVERE PER RACCONTARLA. LA STORIA DEL MOVIMENTO ANTINUCLEARE IN BASILICATA”

LA MARCIA ANTINUCLEARE DEL 5 AGOSTO 1978

UNA FASE DEL CONVEGNO DI NOVA SIRI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.9.18

NOVA SIRI - “E' importante ricordare cosa accadde qui dal 26 luglio a 6 agosto del 1978 per capire le battaglie antinucleari successive passando per Scanzano Jonico, novembre 2003, sino ad oggi”. Lo ha detto Felice Santarcangelo, di Noscorie Trisaia e tra gli organizzatori del convegno nazionale in corso da ieri nell'Hotel Siris della Marina. Convegno, “Vivere per raccontarla. La storia del movimento antinucleare in Basilicata”, organizzato da Coordinamento antinucleare nazionale, Federazione Cobas, Associazioni ambientaliste pugliesi, No triv Basilicata, e la partecipazione del Comune. Ma ecco ancora Santarcangelo: “Le vittorie nei due referendum affondano le loro radici anche in quelle lotte di 40 anni fa e non solo negli incidenti in Ucraina e Giappone. Il nucleare va fermato ovunque. Anche per i suoi lasciti. Il M5s oggi al Governo pubblichi subito la Carta nazionale coi siti idonei per il deposito delle scorie”. In tanti hanno ricordato quel “mitico” campeggio di Nova Siri culminato in una marcia sulla Jonica sino al sito della Trisaia. Tra i partecipanti, 40 anni fa, Vincenzo Miliucci, romano, dei Cobas: “La gente di accolse con calore. Non così i partiti. Ma noi, autonomi, non incontrammo le istituzioni. Parlammo con i lavoratori, con la gente di Nova Siri, Rotondella, Scanzano Jonico. Ed il 5 agosto la nostra marcia fu un successo”. L'anima locale del movimento fu Casimiro Longaretti: “Oggi è rimasto tanto di quella battaglia. Le tematiche ambientali sono all'ordine del giorno. Nova Siri germinò questa coscienza collettiva. E pensare che noi, allora, a partire dal PCI, avevamo tutti i partiti contro”. “Ma io rifarei tutto quel che feci a 23 anni – ha aggiunto Bobo Aprile, di Brindisi -. Eravamo extraparlamentari e ci muovevamo ovunque c'erano lotte antinucleari, Montalto di Castro, Nova Siri”. E l'esperto di energia nucleare Giorgio Ferrari Ruffino ha, così, concluso: “Da Nova Siri viene fuori che il valore è il territorio. L'industrializzazione lo inquina con le trivelle, con il nucleare, con problematiche crescenti dal punto di vista della salute. Ecco perchè, per stare all'attualità, va bene il Deposito unico nazionale delle scorie per eliminare i siti precari e temporanei d'Italia ma non a tutti i costi. Servono onestà e trasparenza delle istituzioni nei confronti della popolazione. Lo Stato deve interagire alla pari con i cittadini. Questa la condizione essenziale”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 23.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

1) Nova Siri. Antinucleare, una battaglia che dura da quaranta anni. 2) Sarà stilato un documento a chiusura dell'evento. 3) Scanzano Jonico. Salvini per la caserma ha scritto alla “difesa”. 4) Policoro. Così l'Odissea delle aule passa ora per le vie legali. 5) Il Real Metapontino al completo. Trupo: “Giocheremo per vincere”. 6) Il Policoro cerca la ripartenza nella difficile trasferta di Lavello.

sabato 22 settembre 2018

SCANZANO JONICO. “LA CRIMINALITA' VUOLE INDEBOLIRE LE AZIENDE PER RICICLARE QUI L'ENORME LIQUIDITA' CHE HA A DISPOSIZIONE”. LA VISITA ALLE AZIENDE AGRICOLE DELL'ON GALLINELLA (m5S) E DI ALTRI DUE MEMBRI DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

Da sx. Francesco Nicodemo (Asso fruit Italia), Chiara Gagnarli, Luciano Cillis, Filippo Gallinella
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.9.18


SCANZANO JONICO - “Siamo qui per imparare e per testimoniare che le istituzioni sono vicine al mondo produttivo del Paese tentando di risolverne i problemi. Tra quelli riscontrati le intimidazioni contro le imprese. La criminalità organizzata vuole indebolirle per riciclare l'enorme liquidità che ha a disposizione”. Lo ha detto il presidente della commissione agricoltura della Camera dei deputati, l'on. Filippo Gallinella (M5s), dopo che, con altri due commissari, l'on Luciano Cillis, e l'on. Chiaria Gagnarli, ha visitato ieri alcune aziende di trasformazione, lavorazione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli. L'esponente politico, dopo aver ascoltato gli imprenditori, ha focalizzato i problemi riscontrati: “Il primo è quello della logistica. Questi prodotti, di altissima qualità, hanno difficoltà a penetrare nei mercati perchè c'è il porto lontano e non ci sono le ferrovie lasciando il trasporto solo a quello su gomme. Servirà un'azione sinergica tra Regione e Governo nazionale. Il secondo problema è quello della chiusura del mercato russo. Tutti hanno sottolineato che quello sbocco è stato perso. E qui la risoluzione passa, addirittura, su “tavoli” internazionali. Punto terzo: alcune aziende sono rimaste vittima di attentati non tanto, da quel che ho percepito, per il “pizzo” ma perchè, magari, la criminalità organizzata, visto che ha tanta liquidità, vuole riciclare qui denaro con acquisizioni o con altro genere di interventi. Tutte le persone incontrate hanno bisogno di lavorare con sicurezza e tranquillità. Il quarto problema è la nuova legge sul caporalato ritenuta troppo vessatoria per gli imprenditori ed inadatta a risolvere il grave fenomeno. Metteremo mano al testo per modificarlo nei prossimi mesi. Ultima questione: l'aggregazione. Abbiamo percentuali aggregative tra le più basse d'Europa. Dobbiamo stimolare le aziende a cooperare per diventare più forti nei confronti della grande distribuzione”. Già. Cosa dire ai piccoli produttori che non riescono a vendere a prezzi remunerativi il loro prodotto che poi negli ipermercati si vende a cifre decuplicate? Gallinella: “Le aziende di pochi ettari debbono mettersi insieme. Il 50% delle imprese agricole, infatti, è di piccole dimensioni. Occorre che entrino in cooperative od in Organizzazioni di produttori per fare economia di scala negli acquisti, gestire la logistica, programmare il lavoro, rafforzarsi nella commercializzazione”.



L'ON. LUCIANO CILLIS (M5S) ELETTO IN BASILICATA: “IL METAPONTINO è ANCORA LA CALIFORNIA DEL SUD ITALIA”


SCANZANO JONICO - “Il Metapontino è ancora la California del Sud Italia”. Lo ha detto, al termine della visita ad alcune aziende agricole, l'on. Luciano Cillis, membro della Commissione agricoltura della Camera, eletto in Basilicata. Proprio Cillis ha invitato il presidente della Commissione, il suo collega Filippo Gallinella, a venire a visitare uno dei poli produttivi dell'ortofrutta nazionale. “Questi incontri – ha spiegato il parlamentare – servono ad interagire col territorio lucano per farlo entrare nel dibattito nazionale tentando di risolvere i suoi problemi. Per me il Metapontino è ancora una California ma va supportato con la consulenza tecnica di Regione e Stato per renderlo competitivo con altre zone europee, ad esempio spagnole”.

POLICORO. DISPUTA MAIURI-MASCIA-AGRESTI SULL'ACCORDO PROGRAMMATICO PRE-BALLOTTAGIO

L'ABBRACCIO MASCIA-DI PIERRI POST-BALLOTTAGGIO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.9.18

POLICORORisoluzione (presunta) della crisi al Comune con appendice. E' stato il consigliere comunale di Policoro futura, Giuseppe Maiuri, ad attaccare il sindaco Enrico Mascia (centrosinistra), “reo” di aver dichiarato (Gazzetta 19.9.18), dopo la nomina di due assessori afferenti al gruppo Più Policoro, che “dalla crisi la maggioranza esce rafforzata avendo acquisito nelle sue fila il consigliere Carmine Agresti, già eletto in una delle liste civiche a sostegno di Gianni Di Pierri. Ora occorrerà dare forza all'attività amministrativa attuando l'accordo programmatico annunciato in sede di ballottaggio con le liste ex Di Pierri che ora si riconoscono in Più Policoro”. E Maiuri, 24 ore dopo: “Mascia mente spudoratamente: chieda scusa. Ormai le spara così grosse che sembra convinto delle sciocchezze che asserisce. Il sindaco per giustificare i casini che sta combinando con le nomine e revoche in Giunta allude alla necessità di dare attuazione all’accordo programmatico assunto in fase di ballottaggio. Accordo che è basato sui temi e non certamente sulle poltrone o sulle nomine. Come si è permesso Mascia di tirare in ballo l’accordo con noi per giustificare i salti della quaglia e la corsa alle poltrone altrui?” Ed ecco il consigliere Agresti, ex di Policoro Ideale (a sostegno di Di Pierri) ed ora di Più Policoro: “Mascia ha detto la verità. L'accordo pre-ballotaggio a cui dare “gambe” con il nostro ingresso in Giunta esisteva ed esiste. La prova è che alcune delle liste a sostegno di Di Pierri sono entrate in Più Policoro e che lo stesso Di Pierri, dopo la vittoria di Mascia, salì sul palco a festeggiare con lui. Dopo le elezioni, però, tra le diverse liste civiche c'è stato un differente modo di fare opposizione: Policoro futura più intransigente, noi più moderata”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 22.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. La visita dell'on. Gallinella e di altri due membri della commissione agricoltura della Camera: “La criminalità organizzata vuole indebolire le aziende con gli incendi dolosi notturni per riciclare la enorme liquidità che ha a disposizione”. 2) L'on. Lucano Cillis (M5s): “Il Metapontino resta California del Sud”. 3) Policoro. Sull'accordo programmatico pre-ballottagio Maiuri (Policoro futura) attacca: “Mascia mente spudoratamente, chieda scusa”. Ma Agresti (ex Policoro ideale ed od ora Più Policoro): “Mascia dice la verità”. 4) Nova Siri. Convegno nazionale antinucleare.

venerdì 21 settembre 2018

SCANZANO JONICO. “SPERIAMO IN UNA RISPOSTA DELLO STATO CHE, CON CASERMA E VIDEOSORVEGLIANZA, POSSA DARE SICUREZZA AI CITTADINI”. IL PREFETTO BELLOMO SULLA EMERGENZA CRIMINALITA' E SULLO SCIOPERO DELLA FAME DEL SINDACO RIPOLI

L'ULTIMO INCENDIO DOLOSO NOTTURNO ALL'AZIENDA AGRICOLA GAETA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.9.18


SCANZANO JONICO - Perchè si debbono costringere i primi cittadini, nel caso Raffaello Ripoli, a manifestazioni di protesta così dure, come uno sciopero della fame, per ottenere il mantenimento degli impegni, l'apertura della caserma dei carabinieri, da parte dello Stato? Lo abbiamo chiesto al prefetto di Matera, Antonella Bellomo, che, così, ci ha risposto: “Guardi il percorso per l'istituzione della stazione dell'Arma era stato avviato ma finchè non è stato individuato l'immobile adatto è rimasto sospeso. Adesso, con la sede, i finanziamenti della Regione e del ministero dell'Interno, la caserma dovrebbe nascere”. Il sindaco Ripoli ha sostenuto che manca la firma sul decreto istitutivo del ministero della difesa dopo quella dell'Interno: “Si tratta di procedimenti amministrativi in cui i due ministeri viaggiano all'unisono”. In 10 giorni arriverà la firma? “Non sono io che firmo. Ci vorranno 10 giorni o più ma non credo che sarà la protesta del sindaco ad essere risolutiva”. Il primo cittadino ha dichiarato che il suo sarà uno sciopero estremo: “Ed io gli dico che lui pensi a gestire le attività del Comune facendo tutto per dare l'impronta della legalità. Una caserma non è un pezzo di carta. La sua istituzione implica un iter burocratico. Poi, mi pare che carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, presidino bene il territorio. Ma gli incendi avvengono in campagna, fuori dal perimetro urbano”. Già. Perchè, sinora, non è stato individuato un solo colpevole degli attentati dolosi? I clan diventano più forti e la gente diventa più omertosa. Bellomo: “Io non mi occupo di indagini. L'azione di coordinamento della prefettura può stimolare comportamenti virtuosi: i colpiti, chi ha visto, hanno detto tutto? E l'attenzione della magistratura è molto alta. Tutti crediamo nell'azione dello Stato. Speriamo in segnali forti che, con caserma e sistema di videosorveglianza, di cui il Comune ha redatto il progetto e chiesto il finanziamento allo Stato, possano dare sicurezza a Scanzano Jonico”.


ISTITUZIONE CASERMA CC. INTERROGAZIONE DE FILIPPO (PD) A MINISTRO SALVINI

SCANZANO JONICO – Interrogazione dell'on. Vito De Filippo (Pd) al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sull'istituzione della Caserma dei carabinieri. “Si chiede di sapere – si legge nel testo - se il Governo sia a conoscenza di uno stanziamento della Regione Basilicata per la ristrutturazione di un immobile quale sede dell'Arma e delle procedure autorizzative già avviate da precedenti Governi. Si vuole sapere, altresì, quali iniziative intenda assumere, con tempestività, al fine di assicurare l’apertura della stazione dei carabinieri a Scanzano Jonico e per rafforzare le dotazioni organiche delle forze dell'ordine nel Metapontino per un maggiore e più efficace controllo del territorio contrastando preoccupanti azioni criminali”.

RISPOSTA A DOMENICO PORCELLI

CARISSIMO DOMENICO PORCELLI,



ho letto con attenzione il tuo lungo scritto, più di un mio articolo su La gazzetta del mezzogiorno. Uno scritto da dove si capisce bene che sei uno dei miei più attenti lettori, direi che quasi non ti è sfuggito nulla di quello che ho prodotto, da 33 anni, di giornalismo sia pure locale. E si comprende bene anche il tuo amore per Scanzano Jonico e gli scanzanesi.
Vedi, io faccio il cronista. E lo voglio fare, come in tutte le mie cose, al massimo. Invocare, allora, che lo Stato dia un nome, un cognome ed un volto, a chi in 20 anni ha seminato incendi dolosi notturni a decine in questa martoriata realtà è una conseguenza di articoli ed articoli scritti parlando con le vittime di quegli attacchi. Se tu vuoi bene, come dici, a Scanzano Jonico unisciti a me in questa invocazione. Che sia la Dda o la Cia o la Nato a dare le risposte attese da anni non conta: l'importante è che le risposte ci siano. E ciò sia che gli incendi vengano appiccati da mafia, 'ndrangheta o camorra, sia da semplice delinquenza disagiata e degradata. E ciò per dare, finalmente, tranquillità e pace ad un popolo che non ne può più di svegliarsi la notte col rogo di un capannone, di una azienda, di un'impresa, di un auto o di tre auto tutte insieme. Ed anche per dare coraggio alla cittadinanza. Io non accuso gli scanzanesi di essere omertosi, assolutamente. Dico che non dare, ripeto, un nome ed un cognome ed un volto a chi appicca i fuochi di notte ingenera insicurezza e paura. Tu vuoi questo? Se vuoi, con me, che i responsabili vengano individuati allora unisciti al mio appello.
E vieni, magari, con me, sui luoghi del “delitto”, a parlare con le vittime che vedono andare in fumo in pochi minuti il frutto del lavoro di una vita. Se scrivere di queste cose significa sobillare allora Porcelli sappi che hai di fronte il sobillatore numero 1.
Poi, chi vuole più bene a Scanzano tu od io? Sarà una bella sfida. Sappi, però, che in questa città ci vivo dal 1975 e che sono stato onorato anche di aver fatto, bene o male, l'amministratore locale per alcun anni. Chi vuole bene a Scanzano Jonico deve pretendere che lo Stato metta fine agli attentati incendiari notturni assicurando alla giustizia i responsabili. Siano essi mafiosi o delinquenti comuni.
Poi, hai tirato fuori il nome di Gerardo Schettino. Cosa c'entra? Cosa c'entra l'articolo in cui ho riportato dichiarazioni che lo riguardavano dell'ex procuratore Lugi Gay pubblicate nei resoconti stenografici della Camera dei deputati? E' a Gay che devi lanciare le tue accuse non a me. Che feci, anche in quel caso, il mio lavoro di cronista riportando anche dichiarazioni in merito, nella stessa pagina, dell'avvocato difensore della persona che tu hai citato. E cosa c'entra il sottoscritto con le indagini che hanno massacrato, come scrivi tu, Schettino che io ho intervistato ad ogni sua assoluzione? Mica faccio il poliziotto od il carabiniere od il magistrato. Invocare, quindi la Dda nel caso Scanzano significherebbe, per te, invitare ad indagare su Schettino? Mai passato dalla mia mente. Invocare la Dda significa solo avere più mezzi, non uomini, ed azioni di controllo e di indagine diversi da quelli della Procura di Matera. Questo significa quello che ho detto nella conferenza stampa del sindaco Raffaello Ripoli.
Quanto al concerto in piazza Gramsci io ho solo scritto una presentazione con la foto dei tre cantanti che hanno tenuto il concerto la mattina dell'evento. Tant'è che per scriverlo in maniera precisa assunsi informazioni dalla segretaria di Noemi Mesto. Quell'articolo, però, caro Domenico, ti sarà sfuggito. Ok, sei perdonato.
Vedi Porcelli, è proprio di concerti, di sport, di sviluppo, di cultura, che io vorrei scrivere. Non più di criminalità e di attacchi criminali a Scanzano Jonico. Accadrà? Speriamolo, mi auguro, insieme.
Con stima
SCANZANO JONICO 21.9.18       FILIPPO MELE

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 21.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. Emergenza criminalità, ecco cosa dice il prefetto Bellomo. Il sindaco Ripoli deciso a fare lo sciopero della fame. 2) Un'interrogazione. E' per la caserma dei carabinieri anche Vito De Filippo. 3) Policoro e Scanzano. Controlli dei carabinieri, cinque i denunciati. 4) Scanzano Jonico. Commissione agricoltura in visita alle aziende del territorio. 5) Policoro. Iniziativa di Fratelli d'Italia. Callà: “Ora basta depotenziare l'ospedale Giovanni Paolo II, la Regione ponga rimedio”. 6) Equitazione. Gaudiano in Usa deve ritirarsi, il cavallo si fa male. 7) Poesie nella biblioteca di Policoro. “Di vento e di tempeste”, di Rosa Morea. 8) Nova Siri. Manifestazione nella cantina dei Siriti, in contrada San Nicola. Festa contadina con vendemmia del Consorzio Rete Italia Jonica.

giovedì 20 settembre 2018

SCANZANO JONICO. IL PREFETTO BELLOMO SUL SINDACO RIPOLI IN SCIOPERO DELLA FAME E SULL'EMERGENZA CRIMINALITA': "IL PRIMO CITTADINO AMMINISTRI NELLE LEGALITA' IL SUO COMUNE. E LA PREFETTURA E' IMPEGNATA PER LA CASERMA"

IL SINDACO RIPOLI ED IL PREFETTO BELLOMO IN PREFETTURA
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SCANZANO JONICO - “La caserma dei carabinieri ci vuole. La prefettura è impegnata per realizzare un obiettivo che sarà il simbolo della presenza dello Stato. Non credo, però, che risolverà il problema degli attentati incendiari notturni. Al sindaco Raffaello Ripoli, che ha annunciato uno sciopero della fame, dico che è più utile allo scopo che lui amministri bene e nella legalità il suo Comune”. Lo ha dichiarato il prefetto di Matera, Antonella Bellomo, da noi raggiunta dopo l'annuncio del primo cittadino di Scanzano Jonico che dal 1 ottobre prossimo digiunerà ad oltranza se non arriveranno atti concreti per l'istituzione del presidio fisso delle forze dell'ordine promesso dallo Stato da oltre sei anni.

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SCANZANO JONICO. RIPOLI: “SCIOPERO DELLA FAME DAL 1 OTTOBRE IN MANCANZA DI RISPOSTE CONCRETE DELLO STATO SULLA CASERMA DEI CARABINIERI E SULL'INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DEGLI ATTENTATI INCENDIARI NOTTURNI CONTRO LE NOSTRE IMPRESE”

IL SINDACO RIPOLI IN CONFERENZA STAMPA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.9.18

SCANZANO JONICO - “Ora basta. Dal 1 ottobre prossimo attuerò lo sciopero della fame ad oltranza nel mio ufficio in mancanza di risposte concrete da parte dello Stato in merito all'istituzione della caserma dei carabinieri ed all'individuazione dei responsabili degli attentati incendiari notturni che stanno minando la sicurezza e la fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini”. Lo ha comunicato ieri, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) stancatosi delle promesse, sinora disattese, dell'arrivo nel suo Comune di una postazione fissa delle forze dell'ordine dopo la “migrazione” del Commissariato di Polizia nella vicina Policoro e dopo la lunga scia di attacchi dolosi alle attività imprenditoriali attive sul territorio. L'ultimo ai danni di una azienda agricola, alle 23.15 di domenica scorsa, in via Andriace. “E' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha continuato il primo cittadino -. Quando ho incontrato l'imprenditore colpito, coi capelli bianchi, davanti alla sua vita di lavoro andata in fumo, l'ho visto piangere, mortificato. Quelle lacrime sono la mortificazione delle istituzioni. Istituzioni che debbono dare risposte concrete ai cittadini di Scanzano Jonico. Basta passerelle, solidarietà, manifestazioni, Consigli comunali aperti, che pure ci sono stati ma che sono risultati vani. Basta! Lo Stato dia, finalmente, le attese risposte alla cittadinanza ed alle speranze di crescita e di sviluppo del mio Comune. Entro dieci giorni vogliamo atti concreti per l'istituzione della Caserma dei carabinieri e nella conduzione delle indagini. Lo Stato dia, finalmente, dopo decine di attentati incendiari dolosi notturni senza colpevoli, nomi, cognomi e volti ai responsabili”. Così, ancora, Ripoli: “Per la caserma abbiamo individuato i locali, li abbiamo messi a disposizione, abbiamo stimolato la Regione a deliberare il necessario finanziamento ed il ministero dell'Interno a decidere per l'istituzione, ma ancora nulla. Ora siamo alla firma del decreto da parte del ministero della Difesa dopo quella dell'Interno. Sono stati due anni di rimpalli. Vogliamo fatti reali. Altrimenti, sarà sciopero della fame, a costo della mia salute”. Il sindaco del centro jonico ha concluso invitando esponenti politici, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, sociali e delle associazioni presenti sul territorio ad unirsi a lui nella sua protesta estrema.


LA CONFAPI SULL'EMERGENZA CRIMINALITà. CHIESTO INCONTRO AL PREFETTO BELLOMO

SCANZANO JONICO - “L’escalation di eventi criminosi ai danni delle aziende locali sta creando un clima di intimidazione, insicurezza e sfiducia che impedisce il corretto e sereno svolgimento delle attività imprenditoriali”. Lo ha evidenziato il presidente di Confapi Matera, Massimo de Salvo, in una richiesta di incontro sull'emergenza criminalità al prefetto Antonella Bellomo affinché si prendano gli opportuni provvedimenti per trasfondere maggiore tranquillità agli imprenditori locali. Confapi Matera ha segnalato al prefetto il secondo furto subito in pochi mesi da un’impresa edile di Montescaglioso, cui erano stati sottratti mezzi d’opera per un valore di 45mila euro, e l’incendio doloso di un’azienda di Scanzano Jonico, con danni per circa 50mila euro.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 20.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Matera. Chiesto da Fisascat Cisl. Incontro con Regione, Asm e Confapi, per affrontare i problemi del Cup. 2) Scanzano Jonico. Criminalità, ora il sindaco farà lo sciopero della fame: “Digiunerò ad oltranza dal 1 ottobre se non arriveranno risposte concrete dallo Stato su caserma dei carabinieri ed individuazione dei responsabili degli attentati incendiari notturni”. 3) Eventi criminosi, Confapi cheide incontro col Prefetto Bellomo.

mercoledì 19 settembre 2018

POLICORO. LA CRISI. IL SINDACO MASCIA: “RESPINGERO' LE DIMISSIONI DI MARRESE”. INTANTO VA AVANTI. MARTEDÌ POMERIGGIO PRIMA GIUNTA SENZA IL VICESINDACO DIMISSIONARIO

POLICORO. LA PRIMA RIUNIONE DELLA GIUNTA COMUNALE SENZA MARRESE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.9.18

POLICORO - “Respingerò le dimissioni di Gianluca Marrese a cui avevo riconosciuto la carica di vicesindaco pur dopo la sua fuoriuscita, dopo le amministrative, dal Pd per aderire a Leu, richiamando tutti al senso di responsabilità”. Lo ha detto il sindaco Enrico Mascia quando gli abbiamo chiesto della riapertura della crisi al Comune a neanche 24 ore dalla sua (presunta) risoluzione. Il primo cittadino, poi, ha spiegato: “Bisognava concretizzare con strumenti operativi il noto accordo programmatico con le liste civiche che avevano sostenuto il candidato sindaco Gianni Di Pierri”. Ma Futuro Comune vi accusa di aver privilegiato Più Policoro. Mascia: “Non abbiamo privilegiato nessuno ma mantenuto fede ad un accordo di programma sospeso”.


IL COLPO DI SCENA DI MARTEDì MATTINA CON LE DIMISSIONI DI MARRESE ED IL PASSAGGIO ALL'OPPOSIZIONE DI PRESTERA, CARRERA E CARRETTA

POLICORO Crisi più aperta che mai con le dimissioni del vicesindaco Marrese e con i consiglieri del gruppo Futuro Comune, Maria Teresa Prestera, Pasquale Carrera e Teresa Carretta, passati all'opposizione. Così Marrese: “Con questa nota sofferta ma necessaria per coerenza e lealtà finisce la mia bellissima esperienza in quel progetto vincente ha portato alla guida della città l'attuale amministrazione Mascia; un progetto che ho ritenuto autentico e che ho contribuito a creare ma che oggi cede il passo ad un inaccettabile trasformismo dando avvio al cosiddetto Mascia-bis. Non posso girarmi dall'altra parte di fronte a quella che ritengo un'autentica ingiustizia non solo nei confronti dell'ormai ex assessora Daniela Di Cosola e del gruppo consiliare del quale è stata espressione (Futuro Comune) ma in realtà di tutto il progetto che ha portato il centrosinistra policorese a vincere le scorse elezioni; non posso restare indifferente alle scelte operate dal sindaco nella soluzione della crisi che ha di fatto sacrificato chi lo ha sostenuto con lealtà sin da subito, premiando chi, invece, come il gruppo (Più Policoro) di fatto ha battuto cassa pretendendo ed ottenendo ben due ruoli nell'esecutivo, senza aver sostenuto sempre il percorso amministrativo dell'attuale amministrazione”. Ed ecco Prestera, Carrera e Carretta: “Appresa la notizia della revoca delle deleghe assessorili all’architetto Daniela Di Cosola il gruppo Futuro Comune ritiene doveroso precisare che tale decisione, pur essendo nelle prerogative del sindaco, lascia esterrefatti sia per le modalità che per le motivazioni. Avendo perseguito tutte le strade possibili per mantenere un equilibrio che non punisse nell’onore e nel valore il nostro apporto e prendendo atto che il Sindaco, con le nomine dei nuovi assessori, ha di fatto scelto il gruppo Più Policoro al nostro riteniamo non più accettabile continuare a dare il nostro sostegno a questa nuova maggioranza che riteniamo abbia ben valutato e ritenuto possibile continuare ad amministrare senza il nostro contributo. Auguriamo buon mare a chi si accinge a salpare”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 19.09.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Giunta Mascia bis, il vicesindaco Marrese si è dimesso: “trasformismo inaccettabile”. Acque agitate dopo il rimpasto di 24 ore perima. E Carretta, Carrera e Prestera sono passati all'opposizone. 2) La replica di Mascia: “Respingerà le dimissioni di Marrese”. 3) Scanzano J. L'Ugl esprime solidarietà dopo l'incendio dell'azienda agricola di via Andriace. 4) Golf. Metaponto. Arleo si aggiudica la Fineco Golf 2018.

martedì 18 settembre 2018

POLICORO. AFFONDATO IL MASCIA BIS AD UN GIORNO DALLA NASCITA? ALTRO CHE RISOLTA. LA CRISI E' PIU' GRAVE DI PRIMA. OGGI LE DIMISSIONI DEL VICESINDACO MARRESE ED IL PASSAGGIO ALL'OPPOSIZIONE DEI CONSIGLIERI PRESTERA, CARRERA E CARRETTA

SOLO IERI MASCIA SEMBRAVA AVER RICOMPOSTO IL PUZZLE CON LA NOMINA DI CACCIATORE E D'AMICO E CON MARRESE RICONFERMATO VICESINDACO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.9.18

I NUOVI ASSESSORI TITTI CACCIATORE E FRANCESCO D'AMICO IN COMUNE
POLICORO – Colpo di scena. Già affondato il Mascia bis? A neanche 24 ore dalla presunta risoluzione si è scoperto che la crisi politico-amministrativa al Comune è più aperta che mai. Attorno alle 12, infatti, ha rassegnato le sue dimissioni il vicesindaco Gianluca Marrese, recordman di preferenze nel giugno 2017 e fresco riconfermato nella carica dal sindaco Enrico Mascia, mentre i consiglieri del gruppo Futuro Comune, Maria Teresa Prestera, Pasquale Carrera e Teresa Carretta, sono passati all'opposizione. Alle 12 in punto di ieri, invece, come aveva anticipato la Gazzetta due giorni fa, era nato il Mascia bis. Il sindaco Enrico Mascia, infatti, aveva notificato agli interessati la nomina ad assessori all'avvocato Titti Cacciatore, mai candidata in elezioni politiche, figlia del primo preside della locale scuola media, Francesco, ed al geometra Francesco D'Amico, mai candidato anche lui anche se esponente di primo piano dell'Udc locale. Nella stesso decreto n. 44 il primo cittadino aveva preso atto delle dimissioni dall'incarico assessorile di Giuseppe Razzante ed aveva revocato le deleghe a Daniela Di Cosola. L'ultimo rebus ancora da risolvere nelle anticipazioni del nostro giornale era quello relativo al ruolo di vicesindaco. Ebbene la carica era rimasta in capo a Marrese. Mascia, altresì, aveva operato anche una redistribuzione di competenze tra gli altri assessori della sua Giunta, Giovanni Trifoglio e Valentina Celsi. A Cacciatore, intanto, erano stati affidati turismo, sport, attività produttive, agricoltura, rapporti con associazioni e volontariato. D'Amico, invece, si occuperà di lavori pubblici, infrastrutture, arredo e decoro urbano, piano viabilità e trasporti. Questa la prima dichiarazione nel nuovo incarico di Cacciatore: “Mi sento prestata alla collettività. Intendo far di tutto per offrire la mia opera e la mia anima alla città”. E D'Amico: “Assicuro impegno totale, 24 ore al giorno, per affrontare i problemi di Policoro”. Presente all'insediamento il consigliere Benedetto Gallitelli, del gruppo Più Policoro di cui i due nuovi componenti del Mascia bis sono espressione. Quanto durerà il nuovo governo cittadino? “Mi auguro – rispose Gallitelli - che duri per i rimanenti 4 anni della legislatura. Ad oggi questo è l'equilibrio che si è potuto raggiungere. Ma io non ho la sfera di cristallo”. E Mascia, alle 12.30 di ieri: “Tutto è bene quel che finisce bene. Ringrazio gli ex assessori Giuseppe Razzante e Daniela Di Cosola per il loro operato. Dalla crisi la maggioranza esce rafforzata avendo acquisito nelle sue fila il consigliere Carmine Agresti, già eletto in una delle liste civiche a sostegno di Gianni Di Pierri. Ora occorrerà dare forza all'attività amministrativa attuando l'accordo programmatico annunciato in sede di ballottaggio con liste ex Di Pierri che ora si riconoscono in Più Policoro”.



L'EX SINDACO LEONE IERI ALLE 15: “IL MASCIA BIS DURERA' UN ANNO, UN ANNO E MEZZO MA NON SARA' CAPACE DI PORTARE A TERMINE IL MANDATO AFFIDATOGLI DAI CITTADINI”


POLICORO - “Il Mascia bis durerà un altro anno, uno e mezzo, oltre no”. Lo ha dichiarato ieri alle 15, prima del riesplodere della crisi, oggi, con le dimissioni di Marrese ed il passaggio all'opposizione di Futuro Comune, l'ex sindaco Rocco Leone, predecessore dell'attuale primo cittadino, Enrico Mascia, dopo la “presunta” risoluzione della congiuntura politico-amministrativa al Comune, aggiungendo: “Che la maggioranza abbia ricomposto il puzzle al suo interno non significa, infatti, che sarà in grado di portare a termine il mandato affidatogli dai cittadini. I rapporti fra i suoi componenti si sono incrinati e non ci sono nè equilibrio nè rispetto, anche umano, fra loro. Per un poco continuerà questa lenta agonia senza portare alcun beneficio alla città. Il sindaco Mascia, a mio giudizio, tra l'altro, non solo non è capace di amministrare Policoro ma non è capace neanche di cadere”.

SCANZANO JONICO. LE INDAGINI DELLA POLIZIA DI STATO SULL'INCENDIO DEL DEPOSITO DI MEZZI AGRICOLI E DI UNA CASA COLONICA UTILIZZATA A MAGAZZINO DELL'AZIENDA ROCCO GAETA

I VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.9.18

SCANZANO JONICOGli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Policoro, titolari dell'inchiesta, indagano a pieno campo sull'incendio doloso notturno che ha distrutto un deposito di mezzi agricoli realizzato in legno e lamiere ed una casa colonica utilizzata a magazzino dell'azienda Rocco Gaeta, in via Andriace 23, nella tarda serata di domenica scorsa. Già acquisite informazioni dal titolare dell'impresa agricola e da chi si è accorto delle fiamme. La “scientifica”, inoltre, ha effettuato lunedì mattina il suo sopralluogo alla ricerca di elementi che possano far risalire agli autori dell'ennesimo attentato incendiario che ha messo a repentaglio la tranquillità e lo sviluppo della città jonica. Sono tornati, quindi, gli incendi dolosi notturni contro attività produttive. A dare l'allarme due notti fa sono stati i vicini accortisi delle fiamme e del fumo. Fiamme e fumo visibili a chilometri di distanza. Sul posto, i Vigili del fuoco, giunti con tre squadre; la Polstato; i carabinieri della Compagnia di Policoro. La scena apparsa a quanti sono giunti in via Andriace era impressionante. Il rogo era altissimo e densa la nube di fumo. Alla luce delle fotoelettriche i Vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere l'incendio, alimentato dalle sostanze plastiche presenti nelle due strutture coinvolte, e poi per mettere in sicurezza il sito. Sulla natura dolosa dell'attacco criminoso, intanto, non paiono esserci dubbi di sorta. La miccia incendiaria, infatti, è stata adoperata in più punti. Dapprima è stato dato a fuoco, dopo aver dotto il vetro di una finestra, il contenuto della casa colonica non abitata, pur se contenente alcuni mobili. Il rogo, poi, è stato appiccato nel deposito dei mezzi agricoli. Qui sono stati completamente distrutti un escavatore, un frangizolle, un trattore, una spandiconcime, una fresa, una trinciasarmenti e dei decespugliatori. Il danno, pur se in fase di quantificazione, si aggira attorno ai 100mila euro. Nessuna richiesta estorsiva e nessuna minaccia di vario tipo è stata denunciata dal proprietario delle strutture bruciate. Gli inquirenti indagano, come suol dirsi, a 360 gradi non tralasciando alcuna ipotesi investigativa. 
 

L'INCENDIO NELL'AZIENDA AGRICOLA GAETA
IL PRECEDENTE. IL 7 LUGLIO FU DATO ALLE FIAMME UN CAMION FRIGO

SCANZANO JONICO – La scia di attentati incendiari dolosi notturni senza colpevoli è lunghissima. Il fatto di cronaca precedente a quello di domenica notte è avvenuto poco distante da via Andriace, in via Fiume, anche questa volta nell'agro rurale. Un camion frigo per il trasporto della frutta fu dato alle fiamme dai soliti ignoti intorno alle 23.30 del 7 luglio scorso. Il mezzo, di proprietà di una ditta di Rocca Imperiale (CS), era parcheggiato davanti all’abitazione dell'autista, del posto. Le fiamme, immancabilmente dolose, distrussero completamente il mezzo di trasporto. La carcassa, a quanto abbiamo accertato, è ancora sotto sequestro sul posto dell'attentato incendiario doloso su cui indagano i carabinieri della Compagnia di Policoro.