domenica 13 gennaio 2019

BELLIZZI (MEDITERRANEO NO TRIV): “L'EMENDAMENTO FERMA TRIVELLE NON E' ANCORA LEGGE. ATTENDIAMO FATTI CONCRETI PRIMA DI ESPRIMERE LE NOSTRE OPINIONI”

LA BATTAGLIERA PORTAVOCE DI MEDITERRANEO NO TRIV, AVVOCATO GIOVANNA BELLIZZI, CON FELICE SANTARCANGELO (SOSCORIE TRISAIA)

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
POLICORO
“Se un emendamento in quanto tale non è legge, perché dovrà essere discusso e approvato (con l'opposizione della Lega, ndr), non è possibile dire che le trivelle sono state bloccate. Resta da percorrere l'iter parlamentare di approvazione. La partita è aperta e dire il contrario vuol dire veicolare ai cittadini un messaggio fuorviante”. Lo ha sostenuto Giovanna Bellizzi, portavoce di Mediterraneo no triv, intervenendo sull'annuncio pubblicato il 9 gennaio scorso sul sito del Ministero dello sviluppo economico (Mise), “Pronto l’emendamento blocca trivelle che sarà presentato nel Decreto semplificazione”. Così l'esponente ambientalista: “Il sottosegretario con delega all’energia, Davide Crippa (M5s), ha dichiarato che si prevede l'introduzione
del Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, strumento già in programma da tempo, e la rideterminazione di alcuni canoni concessori. L'annuncio ha creato attenzione e in alcuni casi entusiasmo dopo le proteste provocate dalla notizia dei tre decreti di autorizzazione di ricerca di idrocarburi nel mar Ionio rilasciati proprio dal Mise. In merito Mediterraneo no triv ritiene di non poter ancora esprimere alcuna opinione”. Perchè? “Perchè – ha sostenuto Bellizzi – il testo non è stato ancora reso noto e al riguardo ne sollecitiamo la divulgazione atteso che si tratta di questione ambientale e, quindi, di grande interesse per i cittadini. Inoltre, in merito ai tre decreti di ricerca con air-guns, l'affermazione che ci ha lasciati più perplessi è quella secondo cui il Ministero non poteva non firmare e che, avendo l'iter già ottenuto la compatibilità ambientale dal precedente Governo, la firma era atto dovuto. Affermazione falsa perché le conclusioni degli atti amministrativi non sono mai atti dovuti”.


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