domenica 3 febbraio 2019

ANZIANI NEL MATERANO. I PENSIONATI VOGLIONO POLITICHE DI QUALITA'. CAMPAGNA DI SPI-CGIL, FNP-CISL E UILP-UIL NEI COMUNI PER CHIEDERE INCREMENTI PENSIONISTICI E SERVIZI DOMICILIARI PER I NON AUTOSUFFICIENTI. ANCHE DA MATERA E PROVINCIA ALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 9 FEBBRAIO

L'INCONTRO DI SCANZANO JONICO. DA SX: ENZO ZUARDI, ANGELO VACCARO, PAOLO FERRARA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.2.19
SCANZANO JONICO - “Gli anziani del Materano non stanno affatto bene sia economicamente sia per quanto riguarda i servizi loro offerti. Basti pensare che la media della loro pensione è di 686 euro al mese e che ancora non esiste alcuna integrazione tra l'assistenza domiciliare materiale con quella sanitaria. E questa condizione di estrema difficoltà aumenta a dismisura nei piccoli Comuni delle aree interne dove alle già citate criticità si aggiunge anche quella dell'isolamento, con la quasi completa esclusione dalla vita delle comunità”. Lo hanno detto incontrando gli iscritti del Centro sociale di corso De Gasperi il segretario provinciale di Matera dello Spi (Sindacato pensionati italiani)-Cgil, Angelo Vaccaro, e quello regionale della Fnp (Federazione nazionale pensionati)-Cisl, Enzo Zuardi. I due sindacalisti, anche a nome dei loro colleghi della Uilp (Unione italiana lavoratori pensionati)-Uil, hanno spiegato di aver lanciato nei giorni scorsi una serie di incontri territoriali, come appunto quello di Scanzano Jonico, per illustrare quella che sarà una vera e propria vertenza terza età in Basilicata. “Con la Regione, infatti – hanno detto i due sindacalisti – è sempre in piedi un tavolo per il finanziamento e la gestione delegata degli ambiti socio-assistenziali e sociosanitari per offrire servizi alle fasce più deboli. Per noi questi strumenti sono importanti ma vanno messi nelle condizioni di poter operare da un punto di vista sia organizzativo sia, soprattutto, economico”. Insomma, i cosiddetti “ambiti territoriali”, che in provincia sono quello di Matera città, di Policoro (Metapontino e collina Materana), ed Irsina (Aree interne), stentano a decollare e ad integrare i servizi domiciliari materiali per soggetti fragili (pulizie, cucina, assistenza), che dovrebbero essere offerti dai Comuni, con quelli sanitari (medico di famiglia, infermiere, specialisti, fisioterapisti) di competenza, nel caso, della Asm. Cosa fare? Vaccaro e Zuardi hanno informato che gli incontri su scala municipale in corso sono anche finalizzati ad illustrare la piattaforma rivendicativa che Cgil-Cisl e Uil stanno elaborando per la manifestazione nazionale del 9 febbraio prossimo. “Ci saremo anche noi dal Materano e dalla Basilicata – hanno detto – per far sentire la nostra voce a Roma. Il Governo Conte, infatti, ha approvato la legge finanziaria senza ascoltare i rappresentanti dei lavoratori. Saremo nella capitale, perciò, per chiedere l'innalzamento dei minimi pensionistici, verificando i decreti attuativi della cosiddetta pensione di cittadinanza a 780 euro al mese; il rispetto dell'accordo stipulato col precedente Governo, stralciato da quello in carica, sull'adeguamento delle pensioni alle dinamiche inflazionistiche; una legge per i non autosufficienti, che, tuttavia, lo sappiamo, possono essere anche non pensionati; il lavoro, fondamentale in una realtà come la nostra e per ridare dignità alle nostre popolazioni; una politica organica per lo sviluppo del Mezzogiorno”.

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