LA REGIONE REVOCHI LA QUARANTENA PER GLI STUDENTI SCESI DAL NORD ED ORDINI DI SEGNALARE IL LORO ARRIVO IN REGIONE A COMUNI ED ASL
Invitiamo
la Regione a modificare ancora la sua ordinanza sulla prevenzione dei
casi di coronarovirus. Ordini agli studenti che tornano da Piemonte,
Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria, di avvisare Comuni ed
Asl del loro arrivo eliminando la “permanenza domiciliare
fiduciaria con sorveglianza attiva”. Abbiamo rivolto l'invito
all'assessore Rocco Leone ora lo rivolgiamo anche al governatore Vito
Bardi. Dopo la “mattina orribile” di lunedì, con la “quarantena”
per “tutti i cittadini” che rientravano dal Nord, anche ieri,
primo giorno dell'ordinanza indirizzata agli studenti, ci sono stati
tanti problemi. Quell'ordinanza è inutile, assurda, costosa. E'
inutile perchè se un laureando lucano arriva da Bologna con la
fidanzata residente in Emilia Romagna lui andrebbe in isolamento
mentre lei andrebbe in giro dappertutto. Presunto “untore” lui e
non lei? Assurda poiché parla di “studenti” mentre Bardi alla
Gazzetta di ieri ha precisato trattarsi di universitari. Ma ci sono
liceali in quarantena per aver fatto una gita nelle Regioni citate.
Costosa: tanti genitori non sono andati al lavoro poiché in
isolamento coi figli con deficit sui posti di lavoro ed esborsi per
le sostituzioni. Segnalare il proprio arrivo, invece, a Comuni ed Asm
risponderebbe al bisogno della Regione di censire gli studenti di
ritorno cogliendo l'obiettivo senza il caos generato sinora. Infine,
invitiamo Bardi e Leone a parlare la stessa lingua. Per il primo,
sempre alla Gazzetta di ieri, “permanenza domiciliare fiduciaria”
significa “facoltativa” mentre per Leone significa “coatta”.
E la “babele” aumenta.
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