ED IL SINDACO MASCIA HA RILANCIATO:
“ESPRIMO FORMALE RICHIESTA PER UNA FAVOREVOLE VALUTAZIONE DEL
PROLUNGAMENTO DI PERMANENZA DELLA MOSTRA “LE TAVOLE DI ERACLEA. TRA
TARANTO E ROMA”. UN PROLUNGAMENTO CHE POTREBBE FAR ATTUARE
INIZIATIVE CULTURALI DANDO LA POSSIBILITÀ DI ARRICCHIRE L’OFFERTA
IN UN’OTTICA DI ATTRATTORE TURISTICO NELL'IMMINENTE STAGIONE
ESTIVA”
IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
STAMPA DEL SINDACO ENRICO MASCIA
Desidero
esprimere il più vivo compiacimento per la decisione assunta dalla
Direttrice del Polo Museale della Regione Basilicata, Dott.ssa Marta
Ragozzino, che nel predisporre il piano operativo della cosiddetta
fase 2 ha inteso ripartire da tre luoghi simbolo della nostra
regione.
Oltre al
Museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata –
Palazzo Lanfranchi di Matera ed al Parco Archeologico di Venosa, è
stato riaperto anche il “nostro” Museo Archeologico Nazionale
della Siritide.
Significativo
è il fatto che il giorno della riapertura, 18 maggio, coincide con
la Giornata Internazionale dei Musei, promossa dall’ICOM, che
nell’edizione 2020 è dedicata al tema Musei per l’eguaglianza:
diversità e inclusione.
Proprio
rifacendomi al testo elaborato dallo stesso Consiglio Internazionale
dei Musei (ICOM, appunto) con L’Organizzazione per la Cooperazione
e lo Sviluppo Economico (OCSE) dal titolo: “Cultura e sviluppo
locale: massimizzare l’impatto. Una guida per le amministrazioni
locali e i musei”, il presente comunicato assume valore di formale
richiesta per una favorevole valutazione del prolungamento di
permanenza della mostra “Le tavole di Eraclea. Tra Taranto e Roma”,
inaugurata in occasione del 50° anniversario della fondazione del
museo.
Infatti, a
mente del documento sopra menzionato, le amministrazioni locali, le
comunità e musei devono definire insieme un’agenda di sviluppo che
promuova un futuro più sostenibile.
Bisogna
prendere atto che i Musei e i siti del patrimonio culturale sono
fondamentali nel riqualificare le economie locali, attirare
visitatori e generare, quindi, economia.
In questo
momento storico a dir poco eccezionale, tutti siamo chiamati a dover
esprimere il massimo sforzo per favorire una rapida ripartenza della
vita sociale, culturale ed economica.
Il
prolungamento del periodo di permanenza della mostra rappresenterebbe
tutto questo.
È evidente,
infatti, che nel lungo periodo di chiusura dei musei nessuno ha
potuto “godere” della mostra, non si è potuto dare corso alle
numerose ed interessanti iniziative pensate in collaborazione con il
Comune di Policoro.
Prolungare
la permanenza potrebbe far attuare tutte le iniziative di cui innanzi
e darebbe anche la possibilità di arricchire l’offerta culturale
in un’ottica di attrattore turistico nell'imminente stagione
estiva, con grande orgoglio dell’intera comunità.
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