lunedì 18 maggio 2020

SCANZANO JONICO. LAVORI ALLA SPIAGGIA DI TERZO MADONNA

L'AREA DELLA ROTONDA DI TERZO MADONNA 17.5.2020

L'AREA DELLA ROTONDA DI TERZO MADONNA NEL FEBBRAIO 2018
POSIZIONATI NEL LIDO SCOMPARSO GROSSI MASSI DI CAVA NEL PUNTO PIÙ INTENSO DELL'EROSIONE DEL 2017. RESTA DA ULTIMARE L'ASFALTO DELLA EX ROTONDA. PIPPO CORRADO, INTANTO, TITOLARE DELL'UNICO STABILIMENTO BALENARE RIMASTO, IL “CIRINGUITO DEL SOL”, DEI TRE DI QUALCHE ANNO FA, ANNUNCIA: “STO METTENDO A POSTO LA DOCUMENTAZIONE. APRIRÒ ANCHE NELL'ESTATE CHE VERRÀ”

SCANZANO JONICO – lavori edili in corso alla spiaggia di Terzo Madonna, quella che non c'era più da alcuni anni a causa del gravissimo fenomeno erosivo che la contraddistingue. Grossi massi di pietra di cava, naturale, sono stati già posizionati a mò di barriera di difesa lì dove insisteva il punto del lungomare completamente distrutto dai marosi, vale a dire la rotonda centrale. Il lido, però, è un cantiere con i segni dell'abbandono. Di fatti i lavori, eseguiti negli scorsi mesi con fondi regionali dalla civica amministrazione, sono sospesi. Si attende il via libera regionale all'impiego delle economie recuperate nell'esecuzione del lavoro pubblico al fine di realizzare il nastro d'asfalto mancante tra quello esistente e il muro di pietre realizzato ex novo. Dopo di che Terzo Madonna dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, riacquistare una sua fisionomia territoriale. Precisiamo, tuttavia, a scanso di equivoci, che si tratta di un intervento tampone, non definitivo. A tal proposito c'erano 7,5 milioni di spendere, dal 2016, di cui, al momento, di son perse le tracce, per costruire le barriere soffolte, tipo Metaponto. Chissà... Già ieri, tuttavia, abbiamo visto persone prendere il sole, fare il bagno nello Ionio, dedicarsi alla pesca. E Pippo Corrado, titolare del "Ciringuito del sol", l'unico stabilimento balneare rimasto su questo arenile dei tre esistenti alcuni anni fa, ha annunciato che sta predisponendo la documentazione necessaria per aprire la sua attività anche nella prossima estate. “Per me – ha detto l'artigiano - imprenditore turistico – si tratta più che di un lavoro di una passione. Farò di tutto per riaprire i miei ombrelloni. Lo farò in sicurezza rispettando tutte le normative in vigore sia nazionali sia regionali”.

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