martedì 5 maggio 2020
POLICORO. IL GIP ONORATI HA CONVALIDATO IL FERMO DI DANIELE GUERRA
NEL CORSO DELL'UDIENZA DI CONVALIDA L'IMPRENDITORE DEL CENTRO JONICO HA RIGETTATO TUTTE LE ACCUSE MOSSE CONTRO DI LUI DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA. IL MAGISTRATO HA RESPINTO ANCHE LA RICHIESTA DI REMISSIONE IN LIBERTA' O DI ARRESTI DOMICILIARI FORMULATA DALL'AVVOCATO DIFENSORE ANGELO DI SANTO. L'UOMO, SECONDO LA DDA, IL 26 GENNAIO SCORSO, AVREBBE ESPLOSO COLPI DI ARMA DA FUOCO CONTRO LO STUDIO DEL NOTAIO MASSIMO PLASMATI
POLICORO - Il giudice delle indagini preliminari (gip) del tribunale di Matera, Angelo Onorati, ha convalidato il fermo dell'imprenditore Daniele Guerra, nato a Policoro (MT) il 27 novembre 1971. L'uomo il 30 aprile scorso fu tradotto nel carcere di Matera dai carabinieri della locale Compagnia poiché accusato dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Potenza di tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso e di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo. Secondo la Dda avrebbe esploso il 26 gennaio scorso una gragnuola di colpi d’arma da fuoco contro la porta, l’insegna con lo stemma della Repubblica e lo stabile in cui è ubicato lo studio del notaio Massimo Plasmati. Il gip Onorati, altresì, ha rigettato l'istanza di remissione in libertà o, in alternativa, di arresti domiciliari per Guerra avanzata dall'avvocato difensore Angelo Di Santo. Il legale ha già preannunciato ricorso al Tribunale del Riesame di Potenza. Secondo investigatori ed inquirenti il movente alla base del gesto sarebbe da individuare nel fatto che “il notaio avrebbe osato acquistare ad un’asta giudiziaria una villa sita in Tursi, località Pane e Vino, che era di proprietà della famiglia di Guerra. Questo affronto non veniva perdonato e l'imprenditore pretendeva la restituzione del bene senza corrispondere al notaio Plasmati neanche il prezzo che costui aveva pagato per rilevare l’immobile all’asta giudiziaria”.
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