MARIA GIOVANNA MERLO |
IL TESTO INTEGRALE DEL MANIFESTO A FIRMA MARIA GIOVANNA MERLO
Care concittadine, cari concittadini,
torno a rivolgermi a voi attraverso un manifesto, perché ritengo questa la forma più immediata e diretta di comunicazione con la comunità.
Sento di essere legata a voi da un vincolo di correttezza e trasparenza anche se non rivesto più la carica di Consigliera comunale; anzi penso che questo vincolo debba essere mantenuto e rinvigorito. Per questo mi sembra giusto riferirvi che con sentenza del 18 maggio il Giudice del Tribunale di Matera mi ha assolto dal reato di oltraggio a pubblico ufficiale per mancanza dei presupposti dell’ipotizzato reato a mio carico.
Forse non tutti sono a conoscenza, o non ricordano, che nel marzo del 2017 il sindaco Ripoli decise di togliermi la delega di vice sindaco e di assessore al bilancio perché avevo manifestato il mio dissenso al documento unico di programmazione ed al bilancio di previsione 2017-2019 chiedendo che la relativa approvazione fosse preceduta da un approfondimento di alcuni elementi economico-finanziari (tra cui i debiti fuori bilancio), i cui documenti non ero riuscita ad avere perché il funzionario preposto non era in servizio.
Nel corso del Consiglio Comunale del successivo 27 marzo, si verificò un aspro confronto politico-amministrativo tra me ed il Sindaco. Sulla base di elementi tecnici, tentavo di spiegare le ragioni del mio dissenso al documento programmatico e al bilancio. In quella infuocata seduta di Consiglio Comunale, cui partecipò un folto pubblico, molti dei presenti protestarono dopo che fui ripetutamente interrotta e ingiuriata mentre svolgevo il mio intervento. La contrapposizione continuò fino a quando, nel contestare le inconsistenti argomentazioni dell’ex Sindaco, ricordai un episodio verificatosi nell’ambito di una riunione del gruppo di maggioranza, di cui si era reso protagonista lo stesso Sindaco.
L’ex Sindaco Avv. Ripoli e gli ex assessori Pantano, Sabato e Puce, non gradendo tale richiamo, denunciarono me e mio marito; quindi, sono stata costretta a difendermi dal reato di oltraggio a pubblico ufficiale e mio marito da quello di minaccia.
Nella sentenza di assoluzione si legge: <<...il Presidente del Consiglio dava dunque, la parola alla MERLO che contraddiceva il Sindaco, ribadendo, in sostanza, che le vere ragioni delle revoche risiedevano nel fatto che la stessa era divenuta "voce di disturbo", con le sue reiterate critiche all'indirizzo politico impresso alla giunta in contrasto (a suo dire) con il mandato ricevuto dagli elettori, anche nella parte confluita nel DUP posto alla sua attenzione della seduta di giunta di qualche giorno prima...>>.
Per la posizione di mio marito, il Tribunale ha dichiarato la propria incompetenza per materia rientrando, la fattispecie, nella competenza del Giudice di Pace.
Sento di dover ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta e che hanno manifestato la loro solidarietà in tutto questo tempo.
Il Comune di Scanzano Jonico è stato commissariato a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale disposto con decreto del Presidente della Repubblica del 27.12.2019, per essere emerse - come precisato nello stesso decreto - forme di ingerenza della criminalità organizzata che hanno esposto l’amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l’imparzialità dell’attività comunale. Trattasi di una decisione molto forte che getta un’ombra sinistra su una comunità laboriosa, fatta di cittadini perbene.
Durante tutto il mandato che mi è stato concesso ho provato ad evidenziare tutti i limiti dell’Amministrazione Ripoli, dall’assenza di progettualità politica in grado di rispondere alle esigenze in divenire della cittadinanza, allo stallo operativo, alla mancanza di visione complessiva del tessuto urbano e socio-economico, al mancato rispetto del mandato ricevuto dagli elettori.
Anziché valorizzare le idee e le proposte del Gruppo Scanzano Libera, Ripoli e la sua maggioranza hanno manifestato insofferenza alla critica e al dissenso che, quando si manifesta, diventa insofferenza verso la democrazia.
Ora occorre mettersi al lavoro per archiviare e dimenticare quanto prima questa stagione politica (quella di Ripoli e quella dei Commissari). Occorre chiamare all’impegno politico donne e uomini di buona volontà che facciano di Scanzano una città libera, tollerante, solidale, democratica. Una città nella quale poter esprimere liberamente, senza condizionamenti, nell’ambito della dialettica politica, le proprie opinioni e le proprie critiche senza temere di essere denunciati.
Il futuro comincia adesso.
Scanzano Jonico, 11/06/20
Maria Giovanna Merlo
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