SCANZANO JONICO. CHIESA DI SAN GIULIO |
DAVANTI ALLA CHIESA DI SAN GIULIO SONO ARRIVATI I MEZZI ED I VOLONTARI DEL CESTRIM. SIGNIFICATIVO L'INCONTRO CON GLI IMMIGRATI OSPITATI DALLA PARROCCHIA. L'INIZIATIVA È STATA ORGANIZZATA PER DENUNCIARE LO SFRUTTAMENTO SESSUALE, IL LAVORO GRAVEMENTE SFRUTTATO, L'ACCATTONAGGIO, LE ECONOMIE CRIMINALI (SPACCIO E FURTI), I MATRIMONI FORZATI E IL TRAFFICO DI ORGANI, AMBITI DOVE POTENTI RETI CRIMINALI SFRUTTANO LE LORO VITTIME RICAVANDO ENORMI QUANTITÀ DI DENARO E CONDIZIONANO PESANTEMENTE L’ECONOMIA LEGALE. FENOMENI CHE SONO AL CENTRO DELLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA. LA CAROVANA, PARTITA DA POTENZA, HA SOSTATO A VENOSA, MATERA, METAPONTO (STAZIONE) E SCANZANO JONICO
SCANZANO JONICO. CHIESA DI SAN GIULIO |
COMUNICATO STAMPA CESTRIM
GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI – 18 OTTOBRE
IN
BASILICATA UNA CAROVANA CONTRO LA DISUMANIZZAZIONE
Sfruttamento sessuale, lavoro gravemente sfruttato, accattonaggio ed economie criminali forzate (spaccio e furti), matrimoni forzati e traffico di organi sono gli ambiti dove potenti reti criminali, spesso transnazionali, sfruttano le loro vittime ricavando enormi quantità di denaro che condiziona pesantemente l’economia legale.
Fenomeni che sono al centro della campagna che il Dipartimento per le Pari Opportunità, la rete nazionale dei Progetti Anti-tratta e il Numero Verde Nazionale organizzano come ogni anno in occasione della 14° Giornata europea contro la Tratta di esseri umani istituita dalla Commissione Europea.
Nella nostra regione, purtroppo non esente da queste piaghe, il Ce.St.Ri.M. da anni si impegna in modo particolare nell'accoglienza e nell'accompagnamento di donne e uomini vittime in modo particolare di sfruttamento lavorativo e sfruttamento sessuale.
CESTRIM. IL METAPONTINO NON TRATTA |
Per questo motivo aderiamo alla Campagna nazionale organizzando per il 18 ottobre una carovana antitratta che toccherà alcuni luoghi secondo noi significativi della Basilicata; non potendo organizzare eventi pubblici a causa dell'emergenza sanitaria in atto riteniamo che la sola presenza della Carovana con materiale divulgativo, manifesti e striscioni messi ben in mostra possa costituire nello stesso tempo un momento di denuncia e di riflessione: la denuncia per le condizioni di sfruttamento e di violazione dei diritti umani che molti uomini e donne subiscono quotidianamente ormai nell'indifferenza di tanti e per una cultura di respingimento e di disumanizzazione che sempre più sembra attraversare la nostra società, e la riflessione su quale nuovo modello di sviluppo economico e sociale immaginare per società che vogliono fare dell'accoglienza e del riconoscimento della dignità umana la colonna portante di una propria nuova civiltà e di un nuovo umanesimo.
Nessun commento:
Posta un commento