TRA LE 11 PERSONE INDAGATE FUNZIONARI ISMEA E REGIONE BASILICATA. COMPLESSIVAMENTE SONO 22 GLI INDAGATI. SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI 8,2 MILIONI DI EURO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
IL CASO
MATERA, TRUFFA PER FONDI PUBBLICI IN AGRICOLTURA: 11 ARRESTI, TRA LORO FUNZIONARI ISMEA E REGIONE BASILICATA. 22 INDAGATI E SEQUESTRATI 8,2 MLN.
OPERAZIONE DELLA GDF COORDINATA DALLA PROCURA DI MATERA. IMPEGNATI CENTO MILITARI DELLE FIAMME GIALLE TRA LE PROVINCE DI POTENZA, MATERA, TARANTO, CASERTA, ROMA, MILANO E TORINO
REDAZIONE ONLINE
26 GENNAIO 2021
MATERA - Con l’accusa, a vario titolo, di aver commesso reati contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio, undici persone (tra cui alcuni funzionari pubblici) sono state arrestate e poste ai domiciliari dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera. L’operazione vede impegnati cento militari delle Fiamme Gialle tra le province di Potenza, Matera, Taranto, Caserta, Roma, Milano e Torino. Sono in corso sequestri per un valore totale di 8,2 milioni di euro. L'operazione riguarda truffe scoperte nell’ambito dell’erogazione di fondi pubblici per l’agricoltura e l'ISMEA. Secondo quanto si è appreso, le indagini sono cominciate nel 2017 e sono terminate durante lo scorso anno. Tra gli arrestati ci sarebbe un funzionario del dipartimento agricolo della Regione Basilicata.
Le ordinanze per gli undici arresti domiciliari, eseguite stamani dalla Guardia di Finanza, sono state emesse dal gip di Matera. Tra loro anche un funzionario «infedele» dell’Ismea (l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). In totale sono undici le persone poste ai domiciliari e 22 quelle indagate, e sono stati sequestrati beni per un valore complessivo di 8,2 milioni di euro.
Le indagini delle Fiamme
Gialle hanno riguardato "un’organizzazione criminale dedita a
truffe ai danni dell’Ismea» attraverso «l'acquisto di terreni
agricoli in regime di finanziamento agevolato erogato dall’Unione
europea e destinato all’inserimento di giovani imprenditori in
agricoltura».
Le persone coinvolte sono accusate, a vario
titolo, di associazione a delinquere finalizzata nei confronti dello
Stato, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio,
riciclaggio, autoriciclaggio, ricettazione, falsità ideologica
commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico, falsità ideologica
commessa dal privato in atto pubblico, favoreggiamento personale,
emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Oltre al funzionario dell’Ismea, Giuseppe Fierro, stamani la Guardia di Finanza ha posto ai domiciliari anche un impiegato della Regione Basilicata, Saverio Nuzzolese. In una conferenza stampa, il Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino, ha illustrato i dettagli dell’operazione «La terra» che ha portato a undici arresti domiciliari e al sequestro di beni per 8,2 milioni di euro. In particolare, le Fiamme Gialle hanno accertato sei truffe ai danni dell’Ismea, per un valore complessivo di circa sei milioni di euro. Oltre a Fierro e Nuzzolese, facevano parte dell’associazione per delinquere anche un avvocato di Matera, Antonio Albanese, un imprenditore agricolo di Montescaglioso (Matera), Vito Contangelo, e due tecnici agronomi, Michele Carlucci e Antonio Margiore. Le altre cinque persone ai domiciliari sono: Antonietta Rucireta, Piefrancesco Contangelo, Rocco Contangelo, Filomena Contangelo e Vincenzo Lanzone.
Secondo quanto ricostruito degli investigatori, gli indagati avevano messo in piedi un «meccanismo consolidato». Attraverso il funzionario dell’Ismea, permetteva di acquisire in provincia di Matera (a Bernalda, Montescaglioso e Pisticci) venivano acquisiti terreni normalmente «privi di appetibilità commerciale» e poi sopravvalutati, «pur restando nella disponibilità diretta o indiretta dei venditori mediante l'intestazione fittizia» a persone che avevano «solo formalmente» i requisiti per ottenere i fondi e utilizzate come "teste di legno» o a società fittizie create ad hoc.
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