venerdì 18 novembre 2022

IL GIALLO DI METAPONTO. GIUSEPPE MOTTOLA NON È STATO UCCISO. EMERGONO LE PRIME RISULTANZE MEDICO-LEGALI SUL DECESSO DEL 59ENNE DI PALAGIANELLO RINVENUTO CADAVERE NELLO JONIO

INDAGINI A 360° GRADI DEGLI INVESTIGATORI MA NON SAREBBERO STATI RINVENUTI SULLA SALMA TRAUMI CONTUSIVI DA AGGRESSIONE. DI SEGUITO IL NOSTRO IL PUNTO SULLE INDAGINI 


FOTO TGR BASILICATA

Giuseppe Mottola, l’uomo di Palagianello rinvenuto cadavere nelle acque antistanti la spiaggia di Metaponto il 22 ottobre scorso, non è stato ucciso. Emergono su quello che è stato definito, appunto, come “il giallo di Metaponto”, le prime risultanze medico-legali. E ciò nonostante il riserbo assoluto mantenuto sul caso dagli investigatori. E, pur non essendo ancora stata depositata la perizia da Davide Ferorelli, il medico-legale incaricato di svolgere l’esame autoptico sulla salma, sarebbero stati esclusi traumi contusivi compatibili con un omicidio. Le indagini, tuttavia, proseguono, come suol dirsi, sia da parte dei Carabinieri del comando provinciale di Matera sia degli uomini della Capitaneria di porto di Taranto, a 360 gradi. A coordinare il lavoro degli investigatori è il pubblico ministero Maria Christina De Tommasi. Ricordiamo, a proposito, che l’indicazione sul fascicolo di “Omicidio commesso da ignoti” è stata effettuata dalla Procura di Matera proprio per poter eseguire un esame irripetibile come l’autopsia. La morte di Mottola, tuttavia, a 59 anni, va chiarita. Di sicuro egli non è annegato poiché non è stata trovata acqua nei suoi polmoni. Significa che egli era già senza vita quando è caduto in mare. Della presunta lesione valla base del collo di cui si è parlato come alla base del possibile delitto è stato evidenziato che essa era venuta fuori da una ipermotilità proprio del collo all’atto del rinvenimento. Allora cosa ha causato la morte di Mottola? Un infortunio? Un incidente? E dove sarebbe avvenuta? Su quest’ultima domanda sono ancora in corso gli studi sulle maree dei giorni della scomparsa dell’uomo da parte degli esperti. Si propende, però, per la caduta in mare in una località della costa jonica pugliese. Ovviamente il deposito della perizia medico-legale da parte del dottor Ferorelli chiarirà altri aspetti del giallo. Contributi importanti, inoltre, si attendono gli investigatori dalle testimonianze in corso nella Procura di Matera di amici e testimoni dello sfortunato Giuseppe Mottola. Egli, a quanto è stato accertato, viveva da solo a Palagianello, città dove era benvoluto da tutti.

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