giovedì 1 dicembre 2022

SANITA’. CONTINUA LA VERTENZA DELLE STRUTTURE SANITARIE PRIVATE ACCREDITATE CON MIGLIAIA DI PRESTAZIONI ANNULLATE E CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A RISCHIO

COSI’ GLI ADERENTI AL’UNITA’ DI CRISI: “L’ULTIMO CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO UN ORDINE DEL GIORNO PER LA COPERTURA FINANZIARIA DELLE PRESTAZIONI SANITARIE EROGATE NEGLI ULTIMI TRE MESI DEL 2022. ADESSO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DIPENDE DALLA GIUNTA REGIONALE GUIDATA DAL PRESIDENTE VITO B ARDI” MA RIMANE SENZA RISPOSTA LA DOMANDA: “INTERROMPERE LE PRESTAZIONI O NO?”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FOTO UNITA' DI CRISI SANITARIA BASILICATA FACEBOOK

FONTE UNITA’ DI CRISI SANITARIA BASILICATA 

MIGLIAIA DI PRESTAZIONI SANITARIE ANNULLATE E CENTINAIA DI POSTI DI LAVORO A RISCHIO 

CONSIGLIO APPROVA ODG PER COPERTURA DEGLI ULTIMI TRE MESI DEL 2022. ADESSO LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DIPENDE DALLA GIUNTA 

IL DOCUMENTO IMPEGNA BARDI E FANELLI, MA LA DOMANDA RIMANE SENZA RISPOSTA: INTERROMPERE LE PRESTAZIONI O NO?

Continua a tenere banco in Consiglio regionale la vertenza delle strutture sanitarie accreditate riunite nel comitato “Unità di Crisi Sanitaria - Basilicata”. Nell’ultima seduta, quella del 29 novembre, è stato approvato a maggioranza l'ordine del giorno che impegna la Giunta a trovare e a stanziare le risorse necessarie per scongiurare la grave crisi sanitaria che da mesi sta impattando pesantemente su strutture, lavoratori e pazienti. L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri Luca Braia, Mario Polese, Roberto Cifarelli, Carlo Trerotola e Gianni Perrino e approvato da 12 consiglieri su 13 (un astenuto), evidenzia come la tematica sia fortemente rilevante e preoccupa non poco le forze politiche sedute in Consiglio Regionale, consapevoli del disagio che si sta creando soprattutto a danno dei cittadini.

Come si legge in una nota, con il documento approvato si impegna il presidente Bardi e la Giunta regionale “a valutare la possibilità di individuare nel bilancio regionale 2023 (extra fondo sanitario LEA), le risorse da destinare al comparto della specialistica ambulatoriale da privato accreditato. Si tratterebbe di 4,5 mln di euro per la remunerazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale dell’anno 2022 che ad oggi non hanno copertura finanziaria”.

L’Unità di Crisi dà atto ai consiglieri che hanno proposto l'ordine del giorno della loro attenzione e impegno, così come a tutti i consiglieri che hanno votato per approvarlo, consci che si tratta di una questione molto delicata e potenzialmente esplosiva la cui soluzione sta tardando troppo ad arrivare.

Già nella mattinata del 29 novembre, la convocazione in “Seconda Commissione - Bilancio e Programmazione” era stata un segnale di attenzione e rilevanza da parte delle istituzioni. Prima che si svolgesse il Consiglio infatti, il Presidente della commissione permanente Luca Braia, aveva dato seguito alla richiesta di audizione dell’Unità di Crisi, che ha così potuto affrontare presso un organo interno della Regione le questioni che riguardano gli aspetti economici della vicenda, in vista della manovra di assestamento del bilancio regionale.

Quello che è accaduto nell’ultimo Consiglio è dunque un’ulteriore testimonianza di quanto la vicenda del blocco delle risorse alle strutture sanitarie accreditate lucane non passi inosservata e totalmente ingestita. Ciò però non basta. Si tratta sicuramente di un ulteriore passo in avanti, ma il traguardo non c’è. Va ricordato, per precisione dei fatti, che le strutture private che appartengono all’Unità di Crisi hanno visto saldare (per ora ancora sulla carta) i conteggi relativi alle prestazioni erogate fino al 30 settembre di quest’anno. Un risultato ottenuto con non pochi sforzi e con una battaglia iniziata quattro mesi fa.

Per i tre mesi che vanno a chiudere il 2022, invece, fino allo scorso Consiglio, non c’erano certezze. Ma siamo consci e lo abbiamo provato sulla nostra pelle, che anche con una richiesta formale e ufficiale alla Giunta da parte della maggioranza del Consiglio, la concretezza di un risultato non è certa e comunque necessita lunghi tempi.

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