DONATO ANDRISANI: “DOPO CHE SONO INTERVENUTI I CARABINIERI E
I SINDACI PER PRENDERE IN CARICO I CITTADINI
BISOGNOSI DI DIALISI, L’ASM HA MESSO A DISPOSIZIONE
MEZZI, AMBULANZE E PERSONALE PER IL TRASPORTO. CI AUGURIAMO CHE IL NUOVO SERVIZIO RISPONDA ALLE ESIGENZE DI PAZIENTI E FAMIGLIE”. DI SEGUITO LE DUE NOTIZIE DI FONTE ASM ED ANED
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DONATO ANDRISANI
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SABRINA PULVIRENTI
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FONTE AZIENDA SANITARIA MATERA
TRASPORTO
DIALIZZATI: L’AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA ADOTTA UN ELENCO DI OPERATORI
DEL TERZO SETTORE PER SUPERARE LE CRITICITÀ
Si avvia
a risoluzione la vicenda legata al trasporto dei pazienti dializzati dalle
proprie abitazioni ai centri dialisi di riferimento. L’Azienda sanitaria locale
di Matera ha pubblicato, lo scorso 27 gennaio, l’esito della manifestazione
d’interesse riservata esclusivamente agli enti del terzo settore, e volta ad
individuare organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale
e comitati di croce rossa in grado di effettuare il servizio di trasporto dei
pazienti sottoposti a trattamento di emodialisi.
Alla
manifestazione di interesse hanno risposto 8 operatori del terzo settore che
garantiranno la qualità e la continuità del servizio senza difficoltà di
reperimento dei mezzi. I dializzati (come stabilito dalla Legge regionale 30
dicembre 2009, n. 42) hanno ora la possibilità di scegliere tra una rosa di
operatori che garantiscono un servizio di accompagnamento, con autovettura o
con ambulanza, espletato secondo idonei standard qualitativi, superando
definitivamente le criticità che erano emerse nelle scorse settimane.
“A
seguito delle varie interlocuzioni avute al riguardo –afferma il Direttore
Generale, Sabrina Pulvirenti- è stato possibile comporre un elenco di operatori
del terzo settore, comprensivo delle tariffe da questi applicate direttamente
agli utenti per i vari comuni di residenza, tale da garantire ai pazienti
dializzati che devono raggiungere il Centro Dialisi del presidio ospedaliero di
Matera l’intera copertura del territorio di riferimento”.
Con
questo provvedimento l’ASM, pur rimanendo esonerata, secondo quanto stabilito
dalla legge, da ogni responsabilità nei rapporti tra dializzati e vettori, si è
attivata per risolvere definitivamente la vicenda del trasporto dei pazienti,
confermando l’attenzione verso i propri assistiti.
FONTE ANED (ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI –
DIALISI E TRAPIANTO – ONLUS)
“FORSE SI E’CONCLUSA UNA MISERA VICENDA”
DA IERI, LUNEDÌ 30 GENNAIO, I DIALIZZATI DEL MATERANO SONO
TRASPORTATI DA DIVERSE ASSOCIAZIONI
E’ finito un
incubo? Lo speriamo. Da ieri, lunedì 30 gennaio, ai 30 dializzati, in gran
parte residenti nei Comuni della provincia di Matera e non autosufficienti, viene regolarmente garantito il servizio di
trasporto presso il centro dialisi dell’ospedale di Matera per sottoporsi alla
terapia salvavita un giorno si, un giorno no.
Tale
prestazione è organizzata da diverse associazioni, individuate dall’azienda sanitaria
di Matera, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico di manifestazione
di interesse per il servizio di trasporto dei pazienti sottoposti a trattamento
di emodialisi. Ad ogni associazione sono stati assegnati i pazienti residenti
in specifici Comuni.
E’ quanto risulta dalla delibera dell’azienda sanitaria di
Matera n. 32 del 27/01/2023, anche se ci lascia perplessi la parte in cui
stabilisce un rapporto diretto tra gli operatori del servizio e i pazienti,
anziché prevedere la sottoscrizione di una convenzione tra asl e ditte di
trasporto.
Nel merito specifico delle modalità di organizzazione,
fornitura e controllo del servizio trasporto dializzati, ANED da sempre
ha sostenuto che le azienda sanitarie devono
prendere in carico il malato che comincia la dialisi e provvedere a
fornirgli, oltre ai vari adempimenti più propriamente sanitari, anche il
servizio di trasporto tra il suo domicilio e quello del centro dialisi e
ritorno, in particolare per i pazienti non autosufficienti o che non sono in
grado di raggiungere autonomamente l’ospedale di riferimento.
Ora ci
auguriamo che il nuovo servizio di trasporto risponda alle legittime esigenze e
aspettative dei pazienti e delle loro famiglie e che non debbano mai più
rivivere le inquietudini del recente passato.
Per diversi mesi, troppi, la vita dei dializzati è stata
tormentata da ansie, trepidazioni, paure costanti ed eccessive in aggiunta alle
quotidiane difficoltà e condizioni che la patologia impone. Hanno vissuto notti
insonni insieme ai loro familiari ponendosi domande senza risposte:” Cosa
succede? Perché tirano in ballo noi pazienti? Quali responsabilità ci
attribuiscono?”. Hanno ricevuto diverse volte minacce di sospensione del
servizio di trasporto, lettere di messa in mora, decreti ingiuntivi di pagamento
dal tribunale di Matera con l’amara sorpresa di essere qualificati debitori di
una somma di denaro pari a € 10.000-12.000, oltre le spese varie, gli interessi
legali, i compensi professionali, l’iva e quant’altro ed il rischio di
esecuzione forzata.
Dopo che l’agenzia Di.ma aveva annunciato venerdì 13 gennaio
scorso, la sospensione del servizio di trasporto a partire da lunedì 16
gennaio, ANED e tanti pazienti si sono organizzati e hanno reagito con fermezza
e decisione allertando i sindaci, i carabinieri, la prefettura di Matera,
inviando un telegramma al presidente della Regione Basilicata, presentando
esposti alle istituzioni regionali e sanitarie e contattando altre associazioni
e ditte in grado di effettuare il trasporto dei dializzati. Un impegno snervante
e gravoso, a volte affrontato con reazioni emotive intense e nervose perché era
in gioco la vita dei dializzati, che ha dato i suoi frutti.
Sono intervenuti i carabinieri, i sindaci dei Comuni di
Ferrandina e Salandra hanno preso in carico i loro concittadini bisognosi di
dialisi, l’azienda sanitaria di Matera ha messo a disposizioni mezzi, ambulanze
e proprio personale per garantire il trasporto, seppure non sono mancati i
disagi per i pazienti, purtroppo inevitabili in una situazione di emergenza.
Sua Eccellenza il Prefetto ha convocato un incontro sottolineando più volte la
preoccupazione che ai dializzati fossero garantite le terapie, il personale del
centro dialisi di Matera si è adoperato al meglio per rassicurare i pazienti e
limitarne le difficoltà. A tutti esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento.
IL SEGRETARIO REGIONALE
DONATO ANDRISANI