IL SINDACO ENRICO BIANCO: “L’OPERAZIONE, GESTITA DALLA REGIONE, SARÀ
RIPETUTA”. IL VICEPRESIDENTE DELLA GIUNTA RAGIONALE, FRANCESCO FANELLI:
“BATTUTE NECESSARIE. TROPPI DANNI ALL’AGRICOLTURA ED ALLA SICUREZZA STRADALE.
ED OCCORRE CONTRASTARE LA PESTE SUINA”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
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FOTO CASERTANEWS.IT |
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CINGHIALI IN CITTA'
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FOTO AVISL.IT
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POLICORO - Non sarà stata come la caccia al cinghiale organizzata per il
barone Giulio Berlingieri e la sua consorte nel Bosco Pantano nel periodo precedente
la seconda guerra mondiale ma poco ci manca. Stamane, infatti, dalle ore 6.30, una
squadra di otto selecontrollori, tra agenti della Polizia ambientale regionale
e cacciatori selezionati dall’Atc (Ambito territoriale di caccia), con i cani,
hanno effettuato la prima battuta di caccia al cinghiale nella pineta costiera.
Per la precisione nel tratto antistante il Lido centrale del litorale del
Comune del Metapontino. Non senza, però, che la Polizia locale avesse
interdetto alla circolazione veicolare e pedonale tutto il tratto interessato. Un’operazione
voluta dalla Regione Basilicata nel suo Piano di prelievo selettivo della
specie suis scrofa a cui ha assistito il sindaco Enrico Bianco. Il primo
cittadino di Policoro come il novello barone Berlingieri? “No - ha riso alla
nostra ironica domanda il nostro interlocutore. Il problema è serio. La pineta
è piena di questi animali. Mai era stata effettuata una battuta del genere nel
bosco costiero. E di cinghiali ne sono venuti fuori diversi. Due quelli
abbattuti e consegnati ad una ditta della provincia di Potenza rientrante nella
filiera individuata dalla Regione”. Continueranno queste azioni di contrasto al
sovraffollamento di ungulati? “Certo. Il rammarico, però, è che siamo arrivati
a maggio. Avremmo preferito farle da settembre in poi. Si è perso tempo per
tutte le autorizzazioni del caso”. Sarebbe auspicabile che le battute interessassero
tutto il Metapontino? Bianco: “Sicuro”.
Ed ecco il pensiero in merito del vicepresidente della Giunta regionale,
Francesco Fanelli: “Non si tratta di portare avanti una lotta dura contro i cinghiali.
Il fatto è che siamo di fronte ad una emergenza che dura, ormai, da diversi
anni. Il sovraffollamento è dannoso per l’agricoltura ma anche per la sicurezza
stradale. Questi animali, ormai, sono arrivati nelle città. E bisogna contrastare
la peste suina. Le battute. E, le altre misure di contrasto, continueranno non
solo a Policoro ma su tutto il territorio Metapontino e su quello regionale
secondo i piani da noi adottati”.
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