venerdì 1 settembre 2023

IL VIAGGIO. TURCHIA UNICA. ARRICCHIRSI DI STORIA, AMBIENTE, CULTURA, ESPERIENZE

“COSE TURCHE” MAI VISTE. UNICHE AL MONDO. ALMENO PER ME E PER I CINQUANTA ITALIANI CHE HANNO PRESO PARTE AL MIO STESSO TOUR. DIFFICILE AL RITORNO ASSEMBLEARE VIDEO, FOTO, RICORDI, EMOZIONI, SENSAZIONI. STANCHI MA CARICHI DI STORIA, AMBIENTE, CULTURA. 



Il tutto è stato reso possibile da una guida di grandissima esperienza, personalità e professionalità come Karadeniz Lalehan e da un gruppo di pugliesi, lucani e campani, di tutte le età, innamorati, quasi all’unisono, del viaggiare in qualsiasi parte del mondo per conoscere, esplorare, ammirare, arricchirsi.

Ecco degli appunti per chi voglia vivere e rivivere un viaggio fantastico.

Cominciamo dalle rovine dell’antica Hierapolis per continuare con le cascate pietrificate del sito Unesco di Pammukale “costruite” nel corso dei secoli dall’acqua calcarea. 


A seguire, ecco la Cappadocia. Qui c’è uno scenario naturalistico, storico, artistico, religioso e culturale impressionante. In molti l’hanno ammirato all’alba, da un centinaio di mongolfiere. Viste mozzafiato. Goreme, altro patrimonio Unesco, ne è la “capitale”. Un regno di centinaia di chiese rupestri scavate nelle rocce con i loro affreschi ancora, in alcuni casi, in buona conservazione. Il gioiello è la Chiesa oscura con “esposte” figure pregevoli de “L’ultima cena”, “L’arrivo dei magi” ed altre ancora. Ma sono Cappadocia anche le formazioni geologiche della Valle dell’amore o le cittadine di Uchisar, Acivlar sino alla città sotterranea di Ozkonak. La visita di quest’ultima è una esperienza unica. Immancabile per molti anche la serata la “classica” danza del ventre. 


Il viaggio prosegue con una sosta al lago salato di Tuz Golu prima della visita ad Ankara, la capitale della Turchia moderna fondata da Mustafa Kemal Ataturk proprio cento anni fa e al suo Museo ittita e delle civiltà anatoliche. Gli ittiti, inventori della biga, dominarono al loro tempo, il mondo conosciuto sino a Babilonia.


Ed eccoci allo sfolgorio di gente, colori, suoni, odori, di Istanbul, la città da 23 milioni di abitanti sospesa tra Europa ed Asia; regno di spie e di grandi viaggiatori e scrittori, fra tutti Agata Christie; delle ricchezze (vere) delle sue moschee e del palazzo imperiale di Topkapi e delle vetrine del Gran bazar piene zeppe di griffe dell’alta moda e di Rolex, il tutto irrimediabilmente falso. Immancabile la visita a Topkapi, con le sue pietre preziose record, il famoso pugnale di un film dell’agente James Bond, i suoi troni e culle d’oro e d’avorio ed al suo favoloso harem. Altrettanto imperdibile è entrare nelle moschee di Santa Sofia, la “cartolina” della città, e di quella Blu. Ma non si possono saltare l’ippodromo e il Bazar delle spezie e il Gran Bazar, un dedalo di stradine al coperto diventato la “mecca” di quanti vogliono acquistare Gucci, Fendi, Prada, Louis Vuitton, Rolex a poche decine di euro. Il “bello” dell’acquisto, tuttavia, non è tanto l’oggetto, ma il “tira e molla” sul prezzo. I turchi sono maestri nell’arte del mercanteggiare. Giurano che borse, magliette, giacche, orologi, sono simili agli originali, costruiti da loro con gli stessi materiali usati dalle “griffe”. E gli acquirenti se ne vanno carichi di “meraviglie” e di “pezzi”. Felici e gabbati. Tanto che c’è chi viene ad Istanbul due volte l’anno per rifarsi vestiti ed accessori. 


Ma il viaggio continua. Efeso è uno dei siti archeologici più importanti del mondo con il suo Tempio di Adriano, la Casa dell’amore, l’agorà, il teatro greco. 


Conclusione del nostro itinerario a Izmir, l’antica Smirne, con il lungomare sul mar Egeo sfavillate di luci; il Gran bazar veramente autentico con i pochi falsi nascosti (per pudore o per altro?) nei piani superiori o in negozi anonimi e quasi impercettibili. Anche qui, tuttavia, il mercanteggiare è l’arte maestra.

Il tutto “condito” da pranzi e cene ricche di chorbe, borek, kebab, dolma, baclava, yogurt, vegetali, frutta.

Ma i trasferimenti troppo lunghi dall’arrivo all’aeroporto di Milas Bodrum sino a Pammukale, da Pammukale alla Cappadocia e da quest’ultima sino ad Istanbul?

Dimenticati. A neanche 24 ore dal ritorno rimangono ancora in po' di stanchezza ma la voglia di riprendere la valigia è tanta, rafforzata anche dalla Turchia di agosto 2023.

Viaggiate, viaggiate, viaggiate! Diventerete più ricchi di sapere e umanità. Ambasciatori di pace e fratellanza tra popoli, culture, religioni, colori della pelle, usi e costumi.

A risentirci, pertanto, al prossimo tour in qualche altra parte del nostro vecchio mondo.

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