giovedì 9 maggio 2024

UNA STORIA TRISTE MA A LIETO FINE. CHIUSO IN UN DEPOSITO SENZA CIBO NÉ ACQUA, AL BUIO. I CARABINIERI SALVANO UN PASTORE TEDESCO

SEMPRE PIÙ CASI DI MALTRATTAMENTI DI ANIMALI IN BASILICATA. NEL CASO CHIAMATE IL 112! DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FOTO DI REPERTORIO

FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI POTENZA

PROVINCIA DI POTENZA: RINCHIUSO IN UN DEPOSITO SENZA CIBO NE’ ACQUA.  I CARABINIERI INTERVENGONO E TRAGGONO IN SALVO UN ESEMPLARE DI PASTORE TEDESCO

Un’altra triste storia di maltrattamento e abbandono che vede quali vittime i nostri amici più fedeli.

Non potevano lasciare indifferenti quei latrati provenienti dall’interno di uno scantinato sempre chiuso. Vere e proprie richieste di aiuto che sono arrivate dritte al cuore.

È bastata una telefonata al NUE (Numero Unico di Emergenza) 112 affinché il Comandante della Stazione Carabinieri di un piccolo Comune del Vulture Melfese ed i suoi colleghi intervenissero immediatamente sul posto. In poco tempo è stato rintracciato il proprietario dello stabile, un 50enne del luogo “padrone” anche del cane, ai quali i militari hanno intimato di aprire la porta dietro la quale la povera bestia si stava consumando nei suoi guaiti.

Lo spettacolo che si è presentato dinanzi ai loro occhi è stato subito eloquente di una situazione di chiaro abbandono di un tenerissimo cane di razza “pastore tedesco” lasciato al buio, in pessime condizioni igienico-sanitarie, privo di cibo e acqua.

Gli occhi languidi dell’animale e le sue precarie condizioni fisiche facevano intuire che i maltrattamenti subiti non costituivano certo un’eccezione e che quel locale, sporco, buio e pieno di rifiuti era la sua “casa”.

Il cane veniva immediatamente visitato da personale veterinario dell’Asp di Potenza e affidato ad operatori della società che gestisce il canile del capoluogo lucano.

Il proprietario è stato deferito in stato di libertà per abbandono di animali e dovrà ora rendere conto all’Autorità Giudiziaria potentina della sua censurabile condotta.

Per lui, si sottolinea, vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna.

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