E L’INTERA COMUNITÀ SI STRINGE ATTORNO ALLA FAMIGLIA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
SCANZANO JONICO – Morire a 42 anni lasciando due bellissime figlie minori, Irene e Cristina, lontano dai luoghi di nascita e dei primi anni di vita dove vivono ancora i genitori, i fratelli, i nipoti. E’ accaduto a Donato Cordasco, chef in un ristorante, nella lontana Silkeborg, in Danimarca, lunedì scorso. Una morte che ha colpito l’intera comunità del centro del Metapontino che si è unita attorno alla famiglia. Forse perché in tanti si sono riconosciuti in quel ragazzo del Sud partito a 20 anni per lavorare e vivere in terra straniera ma col cuore sempre qui, in riva allo Jonio. Donato, appena poteva, tornava, per respirare l’aria del Metapontino, abbracciare i suoi cari. Nelle foto su Facebook appare come un uomo forte, sorridente, gioioso. Quanti lo conoscevano diranno che era così anche nella vita reale e non solo sui social. Sino all’epilogo. Ora il suo ritorno. Definitivo. Triste.
C’è bisogno di vicinanza per la sua famiglia, il padre Maurizio, la madre Cristina, il fratello Enzo, la sorella Domenica. Vicinanza di cui si è fatto interprete il sindaco Pasquale Cariello esprimendo tutto il cordoglio personale, della civica amministrazione e della intera comunità alla famiglia di Donato.
I funerali si svolgeranno appena saranno ultimate le pratiche per il rientro della salma da Silkeborg a Scanzano Jonico.
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