domenica 21 settembre 2025

CRONACA GIUDIZIARIA. CALENZANO (FI). PER L'ESPLOSIONE AL DEPOSITO ENI GLI INDAGATI SALGONO A 10. NEL DISASTRO MORIRONO DUE OPERAI LUCANI, FRANCO CIRELLI E GERARDO PEPE


CALENZANO (FI) - Nuovo avviso di garanzia nell'inchiesta della procura di Prato sull'esplosione al deposito Eni di Calenzano per cui è in corso un incidente probatorio. L'atto è stato notificato al nuovo indagato, Andrea Strafelini, coordinatore operativo giornaliero e preposto, accusato di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali colpose. Il suo coinvolgimento, ha riferito il procuratore Luca Tescaroli, scaturisce in particolare dalle dichiarazioni del coindagato Enrico Cerbino. La procura ha chiesto al gip di estendere al neo-indagato l'incidente probatorio. Udienza il 3 ottobre. Gli indagati, quindi, salgono ora a 10 persone più Eni.

Ricordiamo che la tragica esplosione del 9 dicembre dello scorso anno costò la vita a cinque persone, tra cui i due operai lucani della ditta Sergen, di Viggiano (PZ), Gerardo Pepe, 45 anni, di Sasso di Castalda (PZ), e Franco Cirelli, 50 anni, di Cirigliano (MT). L’ipotesi degli inquirenti è che il disastro sia stato provocato dai lavori di manutenzione tra la corsia 6 e 7 affidati proprio alla squadra lucana di operai della Sergen, con una fuoriuscita di carburante a causa della rimozione di una valvola collegata con un “gomito” a una linea di benzina in pressione (circostanza sconosciuta ai lavoratori). Poi un innesco involontario e la devastante esplosione.

 


FRANCO CIRELLI, A SX, E GERARDO PEPE

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