POTENZA – E’ scontro sulla sanità tra l’assessore Cosimo Latronico e le opposizioni. Ieri, in Consiglio, il primo ha relazionato sullo stato del settore in Basilicata mentre le opposizioni hanno presentato un documento molto critico sulla situazione. Ma lo scontro in aula è stato rinviato, su richiesta della maggioranza, ad una prossima seduta. Attesa per la posizione sull’argomento del presidente del Consiglio, Marcello Pittella, e di Azione.
Ma eccovi la relazione di Latronico e il documento delle opposizioni.
RELAZIONE ASSESSORE LATRONICO
“La Basilicata non è in piano di rientro e non ha fatto ricorso a leve fiscali aggiuntive”. E’ la premessa in Consiglio regionale con la quale l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha introdotto la lettura della sua relazione sullo stato della sanità lucana, evidenziando i risultati concreti raggiunti e le prospettive di sviluppo del sistema sanitario regionale. Nel 2024 – ha spiegato Latronico – il disavanzo sanitario è stato ridotto di circa 10 milioni rispetto all’anno precedente e interamente coperto con risorse regionali, senza tagli ai servizi. Il Fondo Sanitario Regionale, cresciuto di oltre 41 milioni, ha consentito di investire sul personale con nuove assunzioni e stabilizzazioni, rafforzando la rete di cure.
La Regione, inoltre, si distingue nella battaglia per un riparto più equo del Fondo Sanitario Nazionale, affinché vengano riconosciute le peculiarità dei territori a bassa densità abitativa. Parallelamente, sono state introdotte misure innovative di contenimento della spesa farmaceutica: la collaborazione con il Piemonte ha già garantito significativi risparmi, assicurando allo stesso tempo accesso a cure innovative.
Sul fronte delle liste d’attesa Latronico ha sottolineato l’istituzione di un coordinamento centrale e lo stanziamento di un pacchetto di 10 milioni stanziati per ridurre i tempi di accesso, coinvolgendo strutture pubbliche e private accreditate: 4,6 milioni di euro per prestazioni sanitarie sia presso le strutture pubbliche che quelle private accreditate e convenzionate, compreso incentivi per il personale per l’anno 2024; approvazione nuovo Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa –Sezione Specialistica Ambulatoriale (prime visite e prime prestazioni diagnostiche) per l’anno 2025 che finanzia i relativi piani attuativi aziendali assegnando la somma di oltre 3,4 milioni di euro per il solo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte del personale dipendente delle Aziende sanitarie e la rifinalizzazione di oltre 2 milioni di euro già stanziati per ulteriori prestazioni da far svolgere ai centri privati accreditati e contrattualizzati.
Importanti segnali positivi arrivano anche dalla mobilità sanitaria: la Basilicata è tra le prime regioni in Italia per attrattività ospedaliera, con il 42% dei ricoveri da fuori regione riferiti a prestazioni di medio-alta complessità, tutte garantite dal sistema pubblico.
Il potenziamento del 118 ha segnato una svolta: per la prima volta sono stati conferiti incarichi a tempo indeterminato a 16 medici dell’emergenza, migliorando stabilità e qualità del servizio. Accordi integrativi rinnovati con medici di base e specialisti ambulatoriali, insieme a un piano di assunzioni che prevede 950 nuove unità, rafforzano la medicina territoriale e pongono le basi per un’assistenza più vicina ai cittadini.
Decisivi anche gli investimenti del PNRR Missione 6: cantieri in corso per Case e Ospedali di Comunità, nuove apparecchiature diagnostiche già operative e un tasso di avanzamento in molti casi superiore al 90%. A questi si aggiunge il progetto di digitalizzazione avviato a gennaio 2025, che consentirà di monitorare in tempo reale bilanci, tempi di attesa e livelli di assistenza.
Un capitolo rilevante, ha rimarcato l’assessore, riguarda la prevenzione: secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Screening, la Basilicata si colloca tra le prime regioni italiane per adesione ai programmi oncologici, superando la media nazionale e registrando performance migliori rispetto al resto del Mezzogiorno. Con oltre il 74% di adesione allo screening mammografico, la Basilicata è al quinto posto in Italia, confermandosi modello virtuoso. L’assessore, infine, ha ribadito che il Piano Sanitario Regionale, già avviato al confronto pubblico, costituirà la cornice strategica per consolidare i progressi raggiunti e affrontare le nuove sfide, con l’obiettivo di garantire sostenibilità finanziaria, qualità dei servizi e pari diritti di salute a tutti i lucani. “La Basilicata – ha concluso Latronico – sta costruendo un modello di sanità fondato su responsabilità, innovazione e vicinanza ai cittadini. È questa la strada che intendiamo percorrere, con il contributo di tutti”.
DOCUMENTO OPPOSIZIONI
Per i consiglieri dell’opposizione: “Una narrazione favolistica, ma scollata dalla realtà, tesa a eludere le problematiche che, quotidianamente, affrontano cittadine, cittadini e personale sanitario”
“Ci saremmo aspettati una profondità di analisi sui futuri scenari dell’andamento demografico ed epidemiologico, scenari di contesto più appropriati entro i quali collocare qualche elemento in più rispetto alle Linee Guida del Piano Sanitario Regionale. E, nello specifico, ancora i conti non tornano, malgrado siano passati già oltre sei anni di governo di centrodestra e nonostante siano state bruciate molte delle risorse provenienti dalle compensazioni ambientali”. Ad affermarlo i consiglieri Alessia Araneo (M5S), Antonio Bochicchio (AVS-PSI-LBP), Angelo Chiorazzo (BCC), Roberto Cifarelli (PD), Piero Lacorazza (PD), Piero Marrese (BP), Viviana Verri (M5S), Giovanni Vizziello (BCC).
“La relazione di Latronico -
sottolineano i consiglieri della minoranza - è una cronaca vuota che non
risponde ad alcuna questione sollevata nei mesi e nei giorni scorsi. Una
narrazione favolistica, ma scollata dalla realtà, tesa a eludere le
problematiche che, quotidianamente, affrontano cittadine, cittadini e personale
sanitario. Nessuna parola sui tempi delle liste d’attesa, sui ritardi
accumulati nell’attuazione degli investimenti PNRR in sanità, sui costanti
doppi turni di infermieri e medici, sull’assenza di cure di prossimità e sulle
criticità del sistema di emergenza-urgenza”.
“Per tutte queste ragioni, data la distanza siderale delle nostre posizioni
rispetto a quelle della maggioranza, - concludono i consiglieri - sulla
votazione degli atti amministrativi relativi alle aziende sanitarie abbiamo
abbandonato l’Aula. Ad oggi, al di là dei più o meno convinti proclami, resta
la rabbia per le tante lucane e i tanti lucani che vedono tradito il proprio
sacrosanto diritto alla cura”.



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