lunedì 9 febbraio 2015

“LA NUOVA SS 106 JONICA CI STRANGOLA”

NOVA SIRI MARINA. IERI MATTINA UN CORTEO DI PROTESTA DAL SEMAFORO LUNGO VIA PITAGORA SINO ALLO SVINCOLO NOVA SIRI CENTRO. SOLLECITATE LE COMPLANARI

ULTIMATUM DEGLI IMPRENDITORI CHE MINACCIANO DI OCCUPARLA A OLTRANZA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.2.15





NOVA SIRI MARINA – “La nuova 106 ci sta strangolando. Siamo sul punto di chiudere”. Lo hanno detto gli imprenditori con attività lungo la vecchia Jonica ieri in corteo di protesta dal “famigerato” semaforo, lungo via Pitagora, sino allo svincolo Nova Siri centro. Per tutti, Antonella Latronico, dell'Ecoresort dei Siriti e della Cantina dei Siriti, ha lanciato l'ultimatum ad Anas ed istituzioni: “Se entro un mese non avremo risposte precise occuperemo ad oltranza la nuova Jonica. In tre anni abbiamo avuto un calo dell'80%. La strada per arrivare da noi è dissestata e manca il ponte sul torrente San Nicola”. Ma ecco altre voci dal corteo. Leonardo Conte è il titolare di una braciera: “Ho 15 dipendenti e sto cercando di resistere. Ma se continua così andremo tutti a casa. Il calo è del 70%. Debbono aprire nella Statale la complanare Sud che passa davanti a noi”. Enrico Montagna, un giovane: “Via Pitagora è un imbuto pericoloso. Debbono aprire subito Nova Siri Sud e Nord”. Maria Vittoria Pugliese è terapista al centro Aias, proprio su via Pitagora: “Ci sono disagi notevoli per chi viene da noi. Prima il semaforo faceva rallentare. Ora qui sfrecciano come su un autodromo”. Giuseppe Maggiore è il titolare del caseificio Eraclea da 18 anni in attività: “Dal 5 novembre (giorno dell'inaugurazione della variante, ndr) siamo in crisi. Avevo 17 dipendenti ora ne ho 12. Ieri ho incassato 1,50 euro. Prima, erano 600 al giorno. Un altro mese così e chiudo”. Giovanni Stigliano è il gestore di una stazione di servizio: “Ho licenziato un dipendente. Ne ho 4 ma sto valutando un nuovo licenziamento. Il volume di affari è calato del 60%. Darò disdetta all'Eni e dopo 18 anni chiuderò”. In corteo i sindaci di Nova Siri, Eugenio Stigliano (Pd); di Rotondella, Vito Agresti (Civica); e di Rocca Imperiale (CS), Giuseppe Ranù (Pd). All'unisono hanno assicurato che chiederanno all'Anas l'apertura di un tavolo permanente a Roma per affrontare le criticità di viabilità interna, percorribilità del Regio tratturo, costruzione del ponte sul San Nicola, apertura degli svincoli di Nova Siri Nord e Sud. E solidarietà ai manifestanti è arrivata dall'on. Cosimo Latronico (FI) e dall'ex sen. Carlo Chiurazzi (Pd): “L'Anas deve realizzare tutte le prescrizioni già indicate. Il cantiere non chiuderà prima della risoluzione dei problemi esistenti”.



BATTAFARANO

AL BANDO L'IPOCRISIA DI TECNICI E POLITICI”

NOVA SIRI MARINA - Gino Battafarano è stato candidato alle ultime amministrative con la lista di opposizione “Civica civica”: “Siamo solidali con la gente che protesta per i danni da nuova 106 Jonica ma condanniamo l'ipocrisia di politici e di tecnici comunali che hanno avuto il progetto sul tavolo. A novembre hanno inaugurato l'arteria festeggiando. Oggi cavalcano la protesta”. Ed in corteo ecco Francesco Gallo, vicesindaco Pd di Rocca Imperiale e già dirigente dell'Ufficio tecnico del Comune di Nova Siri: “Noi abbiamo avuto solo un progetto di massima. Quello esecutivo è stato gestito da impresa ed Anas. Che hanno puntato sulla viabilità maggiore e non su quella minore che interessa la popolazione. Ed io protesto coi cittadini”.

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